Logistica 4.0: Ridefinire la Gestione dell’inventario all’Ultimo Chilometro
Fino a tempi recenti tre giorni di scorte erano considerate un buon compromesso di rotazione scorte. Per molti clienti non è attualmente accettabile, due giorni sono appena accettabili e solo tempi di consegna inferiori a un giorno sono considerati veramente adeguati. Queste aspettative hanno imposto ai produttori e agli operatori logistici di a ottimizzare i loro processi logistici e, se possibile, fare leva su questo adeguamento per acquisire un vantaggio competitivo. Per quanto quest’ultimo aspetto non sia un obbligo l’esigenza rimane imperativa.
Molti dei miglioramenti del flusso logistico sono attualmente focalizzati sull’ultimo chilometro. In precedenza l’ultimo chilometro era una barriera perenne anche per i trasportatori più efficienti mentre ora, con l’avvento della logistica digitalizzata (senza parlare dell’evoluzione del mondo del lavoro), vengono fornite agli operatori logistici molte nuove opzioni per connettere fornitori e clienti superando i vincoli del passato. Non siamo ancora allo stadio in cui robot e droni possono completare le consegne, ma vediamo un continuo incremento delle tecnologie a supporto del completamento delle consegne. Sappiamo che questo cambiamento è stato in buon parte determinato dalle aspettative dei clienti, ma cosa lo rende possibile? La risposta è semplicemente Logistica 4.0
C’è una Applicazione Dedicata
Con Logistica 4.0 ci riferiamo a ai processi connessi e digitalizzati che sono sempre più diffusi nella logistica globale. Il concetto è partito come complemento di Industria 4.0 (la struttura funzionale a sostegno della moderna fabbrica intelligente), ma si è poi sviluppato per coprire le sue specifiche esigenze e i suoi paradigmi, dalla logistica integrata (inclusa l’integrazione con container, pallet e accessi intelligenti), alle decisioni guidate da dati attuali basati sulla progressiva digitalizzazione. In un processo di spedizione, i processi Logistica 4.0 sono in grado di ridurre gli impatti causati da imprevisti e rallentamenti, fornendo ai planner non solo previsioni sui futuri eventi, ma anche le opzioni per consegnare con efficacia dal punto a al punto b. Ma in che modo questi processi impattano l’ultimo chilometro?
Per chi inizia, la visibilità incrementata fornita da Logistica 4.0 facilita la gestione delle notifiche di consegna e il tracking delle spedizioni in modo molto più efficace che in passato. Anche se vi appoggiate a partner per completare l’ultimo tratto delle consegne, potete dotare i conducenti con terminali con applicazioni su smartphone o terminali portatili per tracciare la posizione della consegna tramite GPS e accettare firme digitali della ricezione merce, aggiornando i sistemi centrali dello stato attuale o dell’avvenuta transazione e di conseguenza informare in tempo reale tutte le parti interessate. Questo può sembrare non eccezionale, ma considerando che una delle maggiori criticità dell’ultimo chilometro spesso risiede nel tracciare il completamento della consegna, esso è un elemento essenziale su cui costruire una base solida da cui partire. Una volta che sono acquisite le informazioni nel vostro sistema centrale potete analizzarne i dati e verificare le performance e decidere di conseguenza su come introdurre progressivi e sistematici miglioramenti.
Il “Magazzino Mobile”
Industria 4.0 è stata definita in alcuni consessi come la Fabbrica Globale. Perché? Perché promuove un tale livello di visibilità e di flessibilità attraverso tutta la catena del valore superando poco significativi i tradizionali vincoli geografici dell’industria manifatturiera. Invece di costruire in toto la vettura in un singolo stabilimento, i planner possono distribuire la produzione su differenti unità produttive a poi completare l’assemblaggio in un terzo sito – un processo che sarebbe stato molto improbabile in un contesto in cui non era disponibile l’interscambio tra gli stabilimenti di informazioni dirette in tempo reale. Questo concetto ha un suo parallelo nel contesto di Logistica 4.0, e l’ultimo chilometro è una delle aree in cui questo cambiamento è più visibile.
Mentre la logistica tradizionale tende ad adottare magazzini fisici e centri di distribuzione per riorganizzare le grosse spedizioni in piccoli lotti avvicinandosi alla consegna finale, la maggiore visibilità e flessibilità che sono endemiche in Logistica 4.0, consentono di superare questo paradigma. Piuttosto che centralizzare le scorte in un magazzino e verificare la base dati per verificare la disponibilità di specifici prodotti, sensori IoT e processi digitali di carico è possibile avere lo stesso livello di visibilità aggregando le informazioni delle giacenze con quelle dei prodotti in transito.
Ciò consente quindi di localizzare lo stato di una specifica spedizione e organizzare un punto di consolidamento nel punto in cui un qualsiasi mezzo gestisce l’ultimo chilometro per effettuare le consegne. In questo modo l’intera logistica diventa di fatto un magazzino mobile. Per quanto possa sembrare complicato, di fatto consente ai planner di definire il modo più efficace per movimentare i prodotti nell’ultimo chilometro.
Integrazione della Rete
Lo scenario descritto può sembrare ambizioso, ma è emblematico di altri cambiamenti che Logistica 4.0 rende fattibili. Anche se continuate a mantenere la struttura tradizionale di centri di smistamento e di magazzini, potete comunque utilizzare i flussi di Logistica 4.0 per integrare il vostro sistema informatico con quelli dei vostri partner e dei vostri clienti. Così come il migliorato sistema di notifica delle consegne descritto prima (che è solo un piccolo esempio di questo tipo di integrazione), di fatto la condivisione in rete delle informazioni tramite i sistemi interconnessi consente di ottenere una migliore tracciabilità delle merci e una più efficace gestione degli imprevisti.
Ad esempio, se decidete di collaborare che impiega piccoli trasportatori autonomi come subfornitori per l’ultimo tratto, la loro applicazione può essere collegata alla vostra infrastruttura di pianificazione. In questo modo potete identificare i percorsi ottimali e le tariffe adeguate in modo da ottimizzare le probabilità di ottenere consegne puntuali al costo migliore. Come evidenziato prima, la maggiore visibilità vi fornisce la flessibilità e la capacità di necessarie per evitare di convivere con strategie dell’ultimo chilometro lente e poco monitorizzate.
Ovviamente, Logistica 4.0 modifica la gestione dell’ultimo tratto in un modo più complessivo: modifica il modo in cui i manager gestiscono le scorte. Guardando avanti possiamo dire che in prossimo futuro la logistica interconnessa, dotata di una capacità di gestione della domanda e della capacità produttiva e di una logistica dei trasporti sempre più puntuale e agile, sarà sempre meno necessaria la gestione di magazzini fisici.
Questa visione può apparire inverosimile – e sicuramente vero che non siamo ancora prossimi a questo modello con la logistica attuale – ma se consideriamo i progressi fatti con Logistica 4.0 non è sicuramente un miraggio. Con il miglioramento del controllo e indirizzamento degli ordini, gli operatori logistici riescono progressivamente a ridurre i tempi di consegna, aggregando meglio i prodotti sulla base di previsioni più sofisticate e precise. Per quanto nessuno sarà mai in grado di prevedere la domanda con una precisione del 100%, più saremo in grado di avere previsioni accurate e più saremo in grado di gestire con efficacia i vari tipi di prodotti in costante movimento, dalle linee di produzione fino alla destinazione finale. In questo modo Logistica 4.0 modificherà radicalmente il modo di gestire scorte e magazzini.
Gestione delle Scorte 4.0
Come già detto, non siamo ancora prossimi al contesto senza magazzini descritto prima, ma ciò non significa che Logistica 4.0 non stia avendo un impatto significativo sulla gestione delle scorte. Il suo impatto è complementare a quello di Industria 4.0. Nella moderna fabbrica intelligente, componenti IoT (internet of things) e altri sensori controllano il flusso delle merci da e verso i magazzini, monitorano le condizioni delle merci nel tempo e inviano report automatici e altri dati ai sistemi di pianificazione. In questo modo i planner sono in grado di gestire in tempo reale i loro inventari per mantenere la visibilità e la flessibilità e decidere sulla base di dati accurati. Nei flussi di Logistica 4.0 sono in gioco gli stessi elementi ma sono finalizzati a controllare e gestire il completamento dei trasporti piuttosto che per l’immagazzinamento dei prodotti all’uscita delle linee di produzione.
Ciò significa che, piuttosto che gestire I livelli delle scorte per monitorare la domanda e I flussi in uscita delle merci per informare I processi produttivi (evidenziando ad esempio un eccesso di disponibilità di uno specifico prodotto per consentire un ribilanciamento della produzione), i planner della logistica gestiscono la domanda sulla base della disponibilità nei vari siti produttivi. Da un punto di vista pratico si concentrano su come gestire uno nuovo ordine in funzione della disponibilità cercando di individuare l’aggregazione merci più funzionale e generare i percorsi.
Integrazione della Pianificazione dei Trasporti
Abbiamo velocemente esemplificato su come sarebbe una gestione delle scorte supportata da Logistica 4.0. Proviamo ora ad analizzare con un esempio più puntuale come Logistica 4.0 può impattare la gestione delle scorte. Ipotizziamo una serie di differenti ordini cliente che pervengono contemporaneamente a produttore di medie dimensioni di componenti auto. L’azienda ha una quantità di magazzini sul territorio, collegati tra loro tramite sensori intelligenti e di una piattaforma di pianificazione digitalizzata. I planner, alla ricezione degli ordini, verificano in quali magazzini hanno le parti richieste e le quantità disponibili.
Considerando che anche i clienti possono essere sparsi in località diverse, il modo di gestire le spedizioni non è scontato a priori.
Qui è dove analisi dati evolute o addirittura soluzioni di auto apprendimento entrano in gioco. Un planner che lavora con carta e penna ha sicuramente difficoltà nel definire rapidamente e con precisione a quale sito assegnare la spedizione, quali percorsi scegliere e a chi assegnare la spedizione mentre un’analisi basata su dati certi in tempo reale consente decisioni rapide e accurate per soddisfare la domanda dei clienti con puntualità e a costi convenienti.
Ciò comporterà molto probabilmente il dovere andare contro le consuetudini di logistica dei trasporti, decidendo modalità di aggregazione e di smistamento in cui non si consolideranno raggruppamenti di un singolo prodotto e non si effettuerà un a consegna singola. Più probabilmente la soluzione ottimale richiederà raggruppamenti di prodotti diversi da centri diversi, cosa molto improbabile senza una logistica digitalizzata supportata da sofisticati flussi di analisi dati.
Il Magazzino Globale
Quando processi come quello descritto diventeranno più comuni, i supply chain manager vorranno rivedere le modalità con cui viene gestita la loro strategia di gestione delle scorte e degli inventari. Ad esempio, le strategie sempre più complesse e decentralizzate della gestione dei trasporti imporranno ai planner di orientarsi verso modelli decentrati di distribuzione delle merci. Disponendo di strumenti adeguati per capitalizzare l’uso delle nuove fonti di dati in modo rapido e flessibile, essi saranno in grado di ripensare i flussi e di perseguire più sofisticate ed efficaci interazioni fra i magazzini e la logistica.
Per quanto la supply chain globale sia ancora molto lontana da un modello logistico senza magazzini, Logistica 4.0 sta rapidamente rafforzando la creazione di un contesto di virtuale magazzino globale – con i principi della fabbrica globale di Industria 4.0 adattati al la gestione delle scorte e degli inventari. Con la progressiva espansione di dei processi di Logistica 4.0 nell’ambito della catena del valore complessiva, essi supporteranno sempre più un approccio di decentralizzazione della gestione e del trasporto delle merci. Le barriere geografiche tra i centri di stoccaggio saranno sempre meno un vincolo, stimolando potenzialmente le aziende a condividere moderni spazi di magazzino opportunamente digitalizzati (assimilabile a un modello cloud-storage di componenti fisici). Per avvantaggiarsi con questo cambiamento globale su come le merci verranno gestite e movimentate, i manager della logistica dovranno fare in modo che le loro aziende si indirizzino rapidamente verso la visibilità delle informazioni in tempo reale tramite la digitalizzazione dei processi. Solo così saranno in grado di acquisire nuovi livelli di flessibilità e di reattività per la gestione efficace dei processi logistici.
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