Top Trend 2022 in logistica: che anno è stato?
Fine dell’anno: tempo di bilanci. Un’occasione per soffermarsi a riflettere sul momento che stiamo vivendo e per rivolgere uno sguardo verso le sfide future.
Il 2022 è stato, di nuovo, un’anno di grande pressione per gli operatori del nostro settore, fiaccato dai sempiterni problemi di costo e provato da necessità di servizio e performance sempre in evoluzione.
Non ci esimiamo dalla tradizionale rassegna dei top trend emersi durante l’anno trascorso, convinti che sia tutt’altro che banale fotografare la natura del profondo cambiamento in corso nel modo di intendere la logistica, e certi del fatto che tutti gli operatori del settore stiano iniziando ad interfacciarsi in maniera più o meno diretta con gli argomenti che proporremo.
Le sfide della supply chain
Per meglio comprendere quelli che sono stati i trend emergenti a livello internazionale nel 2022 è bene iniziare a chiarire quali siano le sfide imposte dal contesto internazionale dato che le soluzioni in via di sviluppo sono globalmente le risposte del sistema ai problemi affrontati.
Il panorama affrontato ha proposto infatti asperità di ogni genere: dalla scarsità di materie prime all’incremento del costo di trasporto delle stesse, dalla congestione dei porti all’aumento esponenziale del costo di approvvigionamento energetico di ogni fase delle operazioni di distribuzione.
Anche le prassi di fruizione dei consumatori hanno continuato l’evoluzione iniziata con l’esplosione del COVID, comportando una crescente difficoltà di previsione della domanda, strettamente connessa al cambiamento delle abitudini dei consumatori ed alla sempre crescente trasformazione digitale del settore intero.
Le principali sfide affrontate sono quindi state:
- Il monitoraggio ed il contenimento dei costi di distribuzione;
- Una crescente necessità di performance di servizio di industria e consumatori;
- L’approvvigionamento di una capacità di trasporto coerente, affidabile e puntuale che possa erogare servizi frequenti, con bassi volumi e distribuiti capillarmente sul territorio;
- Aggiornare i propri sistemi alle ultime soluzioni tecnologiche affermatesi sul mercato;
I top trend del 2022
Ed ecco quelle che sono emerse come le tendenze imperanti nel modo di affrontare le sfide proposte, una maniera per investigare in che modo le logistiche internazionali intendono munirsi degli anticorpi utili a proteggere i propri sistemi dagli attacchi sferrati dalle circostanze:
1) AUTOMAZIONE
Veicoli automatizzati ed apparecchiature robotizzate sono disponibili per molte organizzazioni di varie dimensioni. Nei prossimi anni è certo che i veicoli e le attrezzature a guida autonoma manterranno la loro posizione di trend leader nel settore della logistica e della supply chain.
Allo stato attuale, esistono varie tipologie di apparecchiature che hanno vissuto un incremento tecnologico importante:
- Stoccaggio e picking automatizzati: include i sistemi di prelievo degli ordini robotizzati, che hanno dimostrato di svolgere il lavoro a ritmi più rapidi rispetto agli umani e in modo più sicuro. Anche su queste pagine vi abbiamo spesso aggiornato su come il modello dei magazzini elettronici sia particolarmente confacente alle necessità delle last mile delivery in ambiti urbani
- Autotrasporti automatizzati: alcuni esperti si aspettano che gli autotrasporti automatizzati diffusi prendano piede prima delle auto a guida autonoma. Negli ultimi 5 anni, gli investimenti in questo settore sono esplosi da poco meno di 1 miliardo di dollari a 5,6 miliardi di dollari.
- Automazione delle consegne: i droni per le consegne sono il sogno dell'automazione dell'ultimo miglio perseguito da alcune aziende. Starship Technologies ha completato 2 milioni di consegne nel 2021 utilizzando droni a sei ruote, mentre Amazon continua a perseguire consegne domiciliari di droni volanti. Anche in ambito nazionale, come vi abbiamo raccontato in un recente articolo, esistono progetti che includono il trasporto volante di materiale attraverso veicoli comandati da remoto.
2) CLOUD
L’utilizzo del “cloud” (ovvero di tecnologie che permettono di elaborare ed archiviare dati in rete, rendendoli di fatto fruibili da remoto), non rappresenta una novità per il settore della logistica. Sicuramente però, la Pandemia ha comportato una crescente attenzione verso questo aspetto, e la diffusione delle logistiche condivise ne ha potenziato ulteriormente le potenzialità di utilizzo.
Nell’ultimo lustro il settore della tecnologia cloud ha registrato un tasso di crescita annuo di quasi il 20%, confermando le dimensioni di crescita anche in questo 2022 guidato dai big data, dalla trasformazione digitale e dall'adozione della tecnologia 5G.
Si prevede che l’implementazione delle intelligenze artificiali e l'Internet delle cose (IoT) spingeranno ulteriormente la tecnologia cloud nei prossimi anni.
3) LAST MILE AS A SERVICE (LMaaS)
Modello mutuato dai servizi di mobilità per persone, quello della LMaaS rappresenta il concepimento di un tipo di servizio che, grazie a una piattaforma digitale (nella maggior parte dei casi si tratta di una app per smartphone) consente agli utenti di pianificare, prenotare e pagare più tipi di servizi di delivery.
I clienti desiderano consegne più rapide e accurate a prezzi sempre più bassi. Grandi marchi come Amazon possono soddisfare tali richieste mentre le aziende più piccole sono costrette a tenere il passo per sopravvivere.
Tuttavia, LMaaS non è ancora fortemente consolidato e stanno spuntando diversi modelli, alcuni dei quali scompaiono rapidamente: Il crowdsourcing su richiesta, l'Uberizzazione o AirBnB-ing della consegna (un esempio italiano di applicazione di questi modelli potete trovarlo in questo articolo) è visto come un potenziale rivoluzionario, data la sua confacenza con le esigenze delle necessità distributive dell’ultimo miglio. Tuttavia, il modello ha le sue difficoltà nelle aree non urbane dove risulta meno facile la reperibilità di vettori.
Altri marchi più grandi come Walmart offrono i propri servizi di consegna in white label: Teoricamente questo sistema aiuta le aziende più piccole, ma lo stesso servizio funge anche da concorrente per le attività già esistenti nel settore della logistica.
Certamente però, quello della LMaaS rappresenta un approccio che evolverà e rappresenterà uno degli obiettivi delle riflessioni strategiche sulla futura evoluzione del settore.
4) SOSTENIBILITÀ
Sono anni che sentiamo parlare di sostenibilità, ma fino ad ora davvero poche iniziative erano passate all’atto pratico. Finalmente nel corso del 2022 sono emersi i primi progetti, alcuni dei quali di ampio respiro, che hanno il fine esplicito di ridurre l’impatto ambientale delle attività di supply chain.
Anche alla luce delle determinazioni scaturite dal Green Deal europeo, è una realtà ineludibile che l’intero settore della logistica verrà esaminato per aumentare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di carbonio. L'autotrasporto elettrico non sembra essere il candidato più forte per aumentare la sostenibilità, ma non è l’unica via per la decarbonizzazione del trasporto su strada. Le sfide per il trasporto marittimo sono più complesse e probabilmente richiederanno più tempo per essere risolte.
Contestualmente sono aumentate le riflessioni riguardo alla circolarità delle filiere e sulla gestione delle logistiche inverse: una catena di approvvigionamento circolare si ottiene quando le merci che scorrono nella direzione opposta possono essere rivendute, riutilizzate o riciclate. Quando si rende ripetibile questo ciclo, si è creata una filiera circolare.
Le catene di approvvigionamento circolari non sono ancora una realtà principalmente perché dobbiamo sviluppare l'infrastruttura necessaria per renderle realizzabili. Tuttavia, questa è una tendenza che prevediamo sarò di crescente diffusione nei prossimi anni.
5) OMNICANALITÀ
I rivenditori e le altre aziende si sono da tempo prefissi l’obiettivo di distribuire le proprie merci in maniera definita "omnicanale". Cosa significa esattamente? Significa, in estrema sintesi, che il loro obiettivo è offrire ai clienti un'esperienza senza soluzione di continuità tra il negozio, online, o tramite dispositivo mobile. Alcune società di logistica hanno difficoltà a tenere il passo di questo cambiamento, e ciò avviene principalmente perché sono resistenti alla necessità di trasformarsi digitalmente. Una supply chain al passo coi tempi deve essere in grado di gestire la multicanalità dei clienti, preparare modelli di evasione degli ordini, fornire opzioni di pagamento e integrare le proprie strutture con quelle dei propri partner al fine di poter offrire un monitoraggio end to end delle operazione di distribuzione e consegna.
6) CROSS DOCKING
Il cross docking è la pratica di trasferire le merci attraverso l’utilizzo di una struttura di “transito”.
La struttura di cross docking è un terminal di stoccaggio temporaneo in cui le merci in entrata vengono smistate e caricate sui camion in uscita il più rapidamente possibile.
Modello inizialmente diffuso per le categorie merceologiche di rapidissima deperibilità (quali ortofrutta o alimentari freschi) che male avrebbero tollerato periodi di stoccaggio nei magazzini, è un'area di crescita del settore che sta riducendo i costi di stoccaggio e di carico.
La richiesta di consegne più rapide da parte dei consumatori è ciò che sta davvero guidando attualmente il mercato del cross docking, facendo risultare le operazioni di stoccaggio e di picking come attività senza valore aggiunto nella value stream delle logistiche più moderne.
Il cross docking riduce i costi, migliora la rotazione delle scorte e riduce al minimo i rischi. Tuttavia, un numero insufficiente di corrieri rappresenta una criticità per questo modello: è quindi necessario gestire programmi di spedizione complessi con una solida tecnologia di gestione dell'inventario per il funzionamento di un sistema di questo tipo.