La Creazione di un Food Hub all’interno dei Mercati agroalimentari
di Massimiliano Manca
L’assetto classico di un mercato agroalimentare a servizio di un’area metropolitana prevede l’insieme di box di grossisti presso i quali si recano i clienti e finalizzano gli acquisti.
Nasce però la necessità di avere, all’interno dei mercati un’impresa di servizi logistici o una rete di aziende che gestisca attivamente, l’aggregazione/ groupage degli ordini, la distribuzione, di prodotti alimentari, identificato principalmente dai grossisti del Mercato per rafforzare la loro capacità di soddisfare la domanda all’ingrosso e al dettaglio.
L’hub logistico può nascere inizialmente a servizio esclusivo delle spedizioni originate dai grossisti assegnatari dei box del mercato; tuttavia, per creare economie, può operare offrendo servizi di movimentazione e trasporto anche per altre filiere e “generi misti compatibili che devono affrontare l’ultimo miglio di ingresso in città”.
In questa logica i servizi per lo svolgimento di tutte le attività di movimentazione programmata a supporto dei grossisti del Mercato ortofrutticolo può essere rivista all’interno di un servizio globale, un Mix completo che termina con la finalizzazione della consegna (ovviamente se richiesta dal cliente del grossista) o con un ritiro ma che è originato da una richiesta non per forza “in loco” dell’ordine.
La Creazione del food Hub, permette quindi di rivedere ed ottimizzare anche i servizi di movimentazione interna, rendendoli più performanti ed allineati alle reali esigenze del cliente; essi sono integrati ai trasporti.
L’hub logistico dovrà a questo punto essere autonomo e capace di rispondere alle reali esigenze dei grossisti; per questo dovrà avere disponibili tutte le Attrezzature necessarie per la movimentazione dei prodotti ortofrutticoli, nel rispetto delle disposizioni di legge in materia di Haccp, ed è in grado di garantire in modo ottimale la catena del freddo, ponendosi in perfetta complementarietà con l’operato delle imprese concessionarie del Mercato.
La differenza importante per un mercato che “ammette” la creazione di questa realtà, sarà nell’approccio che il nuovo Sistema Hub avrà nei confronti del Grossista e del Suo Cliente; non più un insieme di facchini ma un vero e proprio operatore logistico che, a fronte di una commessa ben codificata, lavorerà in sincrono con il sistema distributivo e faciliterà tutti i processi di movimentazione integrata.
Le dotazioni necessarie sono quelle più classiche ma negli spazzi contermini dei Mercati: celle a temperatura differenziata, sistemi di spinatura dei mezzi a ridosso delle celle e, soprattutto, ribalte idonee per facilitare il carico dei mezzi deputati al delivery; punti di ribalta protetti dai tunnel isotermici.
Il Parco mezzi in genere verrà dimensionato in funzione:
- della distribuzione ordinaria e regolare verso i clienti localizzati per lo più all’interno delle aree metropolitane;
- dei servizi a chiamata in funzione delle esigenze spot dei clienti.
La programmazione del servizio di distribuzione che origina dall’Hub dei Mercati deve quindi prevedere due approcci:
- linee costanti e regolari tipiche del contesto metropolitano ( l’esigenza è legata alle tempistiche, al traffico, alla sostenibilità).
Basti pensare, ad esempio, alla carenza di spazi per il carico/scarico delle merci che determina o aggrava il fenomeno delle soste in doppia fila; si allungano i tempi di viaggio dato che spesso si è costretti a scaricare lontano dai punti di vendita e gli operatori logistici sono “obbligati” a ricorrere a due autisti, causando così un aumento dei costi e quindi delle tariffe. Ciascun destinatario è, inoltre, servito da più trasportatori, ognuno dei quali effettua consegne per pochi colli impiegando, per ogni consegna, tempi di poco inferiori a quelli che sarebbero necessari per grandi consegne. Le consegne in totale sono molto numerose, il tempo complessivo è elevato ed i costi, proporzionati al tempo, crescono, generando ulteriori diseconomie, tutte da attribuire all’organizzazione del servizio. - linee spot in funzione delle esigenze di quegli esercenti (anche ambulanti) che in alcuni periodi/giorni dell’anno non hanno la possibilità di andare direttamente e negoziare gli acquisti presso i vari grossisti.
Entrambi gli schemi organizzativi delle consegne devono essere sempre assistiti da una “movimentazione” efficiente e rapida.
Gli obbiettivi, che si pone un Food Hub di nuova realizzazione nel Mercato agroalimentare, riguardano:
- l’incremento del livello di servizio per i clienti attuali dei grossisti proprietari di box;
- l’acquisizione di clienti potenziali (persi o mai gestiti) puntando proprio su un Sistema di supporto logistico che esalta i livelli di servizio.
In particolare gli obbiettivi specifici riguardano:
- consegne efficienti: incoraggiare l’acquisto dei prodotti del mercato anche grazie al sistema di consegne efficienti in termini di costi generali affrontati dal Cliente; nel conto economico generale, la consegna presso il punto vendita dovrà essere intesa non come il il prezzo affrontato ( tradotto in costo) ma un risparmi generale rispetto alla situazione attuale. Questo aspetto dovrà passare attraverso un’attenta dimostrazione di convenienza ai clienti.
- consegne efficaci. Questo sistema garantirebbe processi di “riapprovvigionamento” rapido dei punti vendita e punti Horeca dell’area di prossimità, stimolando le vendite durante la giornata (con politiche di pricing studiate per fasce orarie).
- Consegne estese ad un territorio più ampio della fascia cittadina: ben organizzate con giri e volumi che permettano di “lasciare un utile netto al giro del 15%;
- Mezzi di trasporto: le Consegne effettuate con mezzi di trasporto che, per esempio, “sponsorizzano il network di punti vendita che decidono di “sposare” l’acquisto presso i mercati.
- Reverse Logistics: per la fidelizzazione del cliente e la creazione di un legame sempre più continuo, le Unità di carico (cassette/pallets) possono essere dichiarate nei DDT e recuperate;
- consegne studiate ad hoc per la logistica urbana: spingere ed incoraggiare lo sviluppo della consegna terziarizzata in sostituzione al conto proprio e ad organizzazioni che rubano tempo al commerciante;
- Hub di ingresso alla città: in relazione al punto precedente, strutturare spazi e infrastrutture per permettere ad altri settori/filiere di insediarsi nell’area, creando indotto ed economie che, fra gli altri vantaggi, permettano di incrementare i volumi di consegna per l’area metropolitana;
- consegne green: che si integrino con le nuove politiche di ecosostenibilità della logistica urbana;
- consegne saturanti: soprattutto all’inizio, quando la massa critica non sarà tale da garantire saturazioni dei vani di carico sopra il 60%, trovare altre commesse ed offrire servizi di trasporto che partano dall’Hub;
- consegne notturne: consentire l’uso più efficiente delle infrastrutture stradali poco utilizzate
- facilitando lo sviluppo di consegne notturne;
- punti di recapito sicuri e h24: che permettano le consegne a battenti chiusi.
In sintesi, La competitività dei mercati agroalimentari oggi passa necessariamente da un importante incremento dei servizi di valore rispetto ad altri canali di fornitura; fra questi i servizi logistici faranno la differenza.