La gestione delle 3PL globali: fattori da tenere in considerazione
I provider di servizi logistici “globali” non sono qualcosa di ordinario: solo pochi di loro sono veramente in grado di fornire una gestione veramente globale della Supply Chain facendo parte di un network caratterizzato da una vasta e diversificata rete di trasporto. La maggior parte dei principali operatori (come UPS, FedEx, DHL, e DB Schenker) posseggono delle piattaforme IT per interfacciarsi con i loro clienti per fornir loro visibilità dalle origini alle destinazioni, sono esperti di pratiche di sdoganamento in tutto il globo, sono attivi in tutte le modalità di trasporto ed effettuano regolarmente spedizioni via mare (anche transoceaniche), via aera e via gomma.
Tuttavia, gli spedizionieri globali devono tenere a mente che le capacità di gestione della Supply Chain variano notevolmente da paese a paese. La sfida più grande ricade quasi sempre sulla gestione delle aspettative considerando i limiti fisici della zona geografica in cui si opera, tra cui le infrastrutture, i livelli di servizio offerti dai vettori, il flusso delle informazioni e il grado di controllo delle stesse.
Gestire le aspettative geografiche
Le economie avanzate hanno generalmente migliori autostrade, porti e ferrovie, nonché migliori tecnologie e sistemi di comunicazione. I cambiamenti politici possono complicare le cose, ma questi problemi sono di norma limitati ai mercati emergenti e a economie in via di sviluppo.
Come regola generale, il costo della logistica in termini percentuali rispetto al prodotto interno lordo (PIL) sono più bassi nelle economie avanzate e più alti in quelli in via di sviluppo o addirittura emergenti.
Non a caso, i paesi con le più grandi economie a livello mondiale dominano anche le statistiche relative alle infrastrutture.
Gli Stati Uniti sono il paese con più miglia di autostrade, ferrovie e oleodotti. La Cina, seconda economia mondiale, è la terza nazione con più strade e ferrovie. L'India è seconda nella classifica della lunghezza complessiva della rete stradale; tuttavia, solo circa il 2% - 3% delle sue strade sono delle moderne autostrade e alcune di queste (come la Highway 9, da Mumbai a Pune) presentano superfici irregolari ed ostacoli.
Per fare un altro esempio negativo, il sistema ferroviario e quello stradale del Brasile operano utilizzando standard diversi, rendendo impossibile uno scambio tra un’automotrice e una locomotiva. Come risultato, le capacità del trasporto ferroviario e di quello intermodale sono compromesse.
Al contrario, alcuni paesi più piccoli come Singapore, Hong Kong ed i Paesi Bassi hanno infrastrutture di alta qualità per tutti i mezzi e le modalità di trasporto; ciò rappresenta una vera e propria chiave per il commercio, il trasporto e lo stoccaggio a livello globale.
Una considerazione sui costi della logistica
Come accennato in precedenza, le nazioni sviluppate industrialmente e quelle post-industriali sono caratterizzate da un’incidenza dei costi della logistica rispetto al loro PIL più bassa. Infatti, nel 2013, il valore di tale parametro per il Nord America e per l’Europa è stato rispettivamente dell’8,8% e del 9,2%; al contrario, nel macro-continente Asia-Pacifico il valore registato è stato pari al 12,8%, leggermente superiore a quello del Sud America, pari al 12,3%.
Questi risultati sono funzione delle infrastrutture logistiche (strade / ferrovie / porti) a disposizione, dello stato del ciclo di vita delle principali pratiche logistiche e dell'influenza del miglioramento dei processi in corso, compresa l'eliminazione degli inutili ostacoli governativi e burocratici.
A livello globale, l’autotrasporto rappresenta la più grande componente di costo della logistica: 3.800 miliardi di dollari (!), pari al 43,7% della spesa complessiva. Il trasporto ferroviario, il trasporto su acqua (mare o fiume) e il trasporto aereo rappresentano delle modalità di trasporto importanti per molti paesi, ma sono decisamente secondari rispetto al trasporto su gomma. Per fare un confronto, i costi logistici connessi al trasporto via ferro, a livello globale, sono pari a 274,2 miliardi dollari, che rappresentano solo il 3,2% del totale dei costi logistici.
Dopo l’autotrasporto, i costi di magazzino sono al secondo posto della classifica dei costi logistici globali, a quota 1.9 miliardi di dollari, con il 22,4% del totale. La sfida costante per logistici è quello di utilizzare con efficienza le leve del trasporto e del posizionamento di magazzini per soddisfare i clienti, riducendo al minimo i costi complessivi.
Gli spedizionieri globali che cercano di avere successo dovrebbero ricordare quanto segue: anche quando una Supply Chain globale è gestita da un 3PL diffusa, esperta e completa, in molte regioni e nazioni esistono dei limiti, come le infrastrutture, le tecnologie e il livello di servizio offerto dai vettori.
È importante gestire le aspettative in base alle proprie aree di attività e cercare delle 3PL che siano veramente globali, che siano in grado di comprendere i costi della logistica in diverse regioni e che conoscano la configurazione del terreno in cui si trovano ad operare.