Perché i giganti della tecnologia si stanno focalizzando sui trasporti
Lo scoop di Business Insider riguardo alla creazione da parte di Amazon di un’app Uber per Autotrasporti (“Uber for Trucking”) non rappresenta una sorpresa. Gli investimenti in capitale di rischio delle aziende LogTech stanno crescendo rapidamente in questi ultimi anni (come recentemente riportato da CB Insights).
Ma c’è di più: il fondatore di Alibaba, Jack Ma, ha annunciato all'inizio di quest'anno che il gigante cinese investirà quasi 16 miliardi di dollari nel settore della logistica nell’arco dei prossimi 5 - 8 anni, mentre un fornitore di logistica cinese in cui ha investito 256 milioni di dollari sta contemplando un’IPO. Per finire, poche settimane fa proprio Uber ha ventilato il lancio della sua app “Uber for Trucking”.
La conclusione che se ne trae è chiara: le aziende di alta tecnologia che si sono focalizzate sull’e-commerce si stanno espandendo lungo tutta la supply chain, sfruttando la loro grande disponibilità di capitale per espandere il loro business.
I motivi sono i seguenti:
Aumento delle aspettative dei clienti
Le vendite del canale e-commerce sono cresciute selvaggiamente nel corso degli ultimi due decenni, raggiungendo quasi i 2 miliardi di dollari l'anno (più delle esportazioni annuali degli Stati Uniti). Ciò è dovuto all’aumento della possibilità di accesso a internet e dalla maggiore formazione dei clienti; al contempo i dispositivi mobili stanno consentendo di effettuare acquisti ovunque e in qualsiasi momento (1/3 delle vendite del Black Friday di quest'anno sono state effettuate da dispositivi mobili).
La popolarità dell’e-commerce deriva dal fatto che esso ha “alzato la posta in gioco” e vede nella consegna uno dei principali campi di battaglia. Ben il 50% dei clienti ammette che fattori di consegna non eccellenti, come ritardi o costi, sono sufficienti a scoraggiare un acquisto. Di conseguenza la consegna in due giorni, il giorno stesso o dopo solo due ore, si sono via via susseguite nell’ambito dell’ecosistema e-commerce rappresentando prima un vantaggio rispetto ai concorrenti e poi sempre più uno standard minimo da garantire.
Le consegne con i droni, sia per via aerea che terrestre, rappresentano la prossima frontiera. Amazon ha annunciato il concept del suo servizio Amazon Prime Air nell’estate del 2013, quando la data in cui questo modello potesse prendere forma concreta sembrava ancora molto lontana. A metà dicembre ha avuto luogo la prima consegna con drone: nel Regno Unito è stato consegnato un piccolo pacchetto in 13 minuti dall’effettuazione dell'ordine.
Amazon non ha comunque evitato spese di trasporto costose: alla fine del terzo quadrimestre del 2016 ha sborsato ben 3.9 miliardi di dollari in trasporto. Tuttavia, tra le richieste dei clienti, niente può eguagliare la spedizione gratuita.
I guadagni dalle vendite on-line dovranno essere composti da ordini effettuati da entrambe le tipologie di clienti: chi pagherà per la comodità di avere a disposizione in brevissimo tempo il prodotto acquistato e chi invece si accontenterà dei metodi più standard pagando di meno o non pagando affatto la consegna.
Guerra fredda dell’e-commerce
Jack vs Jeff. Tra Alibaba e Amazon sta per scatenarsi una battaglia globale.
Nel 2015, Amazon ha aperto un negozio su Tmall, un sito web di proprietà di Alibaba. Il potente richiamo della crescente classe media cinese, così come il fatto che il 6% degli acquisti e-commerce cinese è di tipo cross-border (dato destinato ad aumentare al 25% entro il 2020), è stato un fattore abbastanza convincente da far sì che il colosso americano lanciasse da quest'anno i suoi servizi Amazon Prime in Cina. L’espansione a livello globale rappresenta infatti una priorità fondamentale per Amazon per continuare a crescere, visto che il mercato statunitense è ormai consolidato, accettando di mettersi direttamente in contrasto con i mercati locali.
Alibaba dal canto suo non sta a guardare: pur forte di una quota di mercato dell’80% in Cina, sta lavorando sulla costruzione di un’infrastruttura fisica con base negli Stati Uniti con investimenti in Jet.com, Lyft e Groupon. Nel far questo, tuttavia, sta incontrando delle difficoltà. Il vero vantaggio competitivo di Alibaba potrebbe risiedere nell’atteso rapido sviluppo delle infrastrutture logistiche cinesi che potrebbe dargli la possibilità di sfruttare i bassi prezzi all’origine per le esportazioni, oltre alla possibilità di avere il controllo delle spedizioni verso la Cina.
Tutto diventa servizio
Tutto diventa servizio. Uno dei risultati della guerra fredda dell’e-commerce è un tentativo di espandere i servizi offerti al cliente lungo la supply chain.
Amazon ha iniziato con le vendite on-line, prima di espandersi verso i magazzini e poi ancora verso la consegna al cliente. In tutti i casi, la tecnologia diventa una leva di penetrazione del mercato per sostituire attori esistenti e ridurre i costi. È quindi chiaro come le imprese di autotrasporto possano sentirsi minacciate da queste piattaforme digitali.