Il plus competitivo del magazzino automatico
Il “made in Italy” vincente di Cassioli, dall’intralogistica alla preparazione degli ordini in uscita dagli stabilimenti produttivi. Tra i vantaggi della scelta economia di spazi, maggiore sicurezza sul posto di lavoro e miglior servizio reso al cliente.
Sono diversi i settori dell’industria in cui l’automazione diventa sempre di più un’esigenza. Uno di questi, indubbiamente di fondamentale importanza, è quello dei magazzini automatici dedicati alla metalmeccanica. Oltre al risparmio di spazio, che si traduce in una significativa riduzione dei costi collegati, installando un magazzino automatico si ottengono vantaggi anche dal punto di vista della sicurezza sul lavoro mentre l’informatizzazione consente di ottimizzare sia il servizio prestato alla clientela sia la gestione delle scorte. “Ma è soprattutto l’intralogistica in fabbrica che consente una storica evoluzione dei modelli di produzione grazie alla possibilità di collegare tra loro le varie fasi, creando flussi razionali e automatici, dalle macchine operatrici ai magazzini, fino alle spedizioni”, osserva Vincenzo Campanella marketing manager di Cassioli, l’impresa di Torrita di Siena specializzata nell’offerta di soluzioni logistiche integrate che progetta sulla base delle esigenze specifiche del cliente.
Cura anche per il design
Per i clienti che decidono di avviare il processo di automazione interno, su qualsiasi tipo di scaffalatura esistente o per nuove installazioni, Cassioli realizza praticamente tutto in seguito all’analisi del contesto in cui è chiamata ad agire, con misure precise e specifiche tecniche. Parliamo dunque di rulliere, nastri trasportatori, isole di picking, isole robotizzate con macchine antropomorfe o cartesiane, satelliti, shuttle e trasloelevatori sempre più imponenti, capaci di spingersi fino a 38 metri: “Oggi ci si sviluppa in altezza – commenta Campanella – con magazzini automatici autoportanti in grado di resistere a forti sollecitazioni, da quelle atmosferiche a quelle sismiche”.
Da impresa italiana al 100% Cassioli dedica una particolare attenzione anche al design dei suoi prodotti, una caratteristica che nonostante non incida sulla proposta economica presentata al cliente aiuta l’industria toscana a differenziarsi e ad emergere tra la concorrenza. Testimonia questo sforzo la serie di shuttle, i veicoli che movimentano prodotti e componenti, posti all’interno degli stabilimenti Electrolux riprendendo le linee dei convogli dell’alta velocità ferroviaria italiana.
Tecnologia e innovazione
Attiva dal 1943, Cassioli si occupa di automazione industriale da 70 anni con un’attenzione crescente per i magazzini automatici serviti da trasloelevatori che trovano largo impiego nella metalmeccanica. L’azienda ha elaborato negli anni soluzioni sempre più efficienti per gestire il magazzino con un minimo impiego di manodopera e velocizzare l’accesso alle merci riducendo di conseguenza i costi per la loro manipolazione.
Per questo, nel tempo, è stata concepita una gamma di prodotti ad hoc per la metalmeccanica con magazzini:
- per prodotti lunghi come barre e profili di metallo;
- per prodotti piatti (lamiere e pannelli);
- per accessori e minuterie;
- multifunzione interfacciati con macchine operatrici.
Numerosi e prestigiosi sono il clienti che hanno affidato a Cassioli la propria automazione. Tra gli altri citiamo Lear, azienda leader nell’automotive, Denso, Electrolux e Whirlpool
“I magazzini automatici progettati e prodotti da Cassioli – continua Campanella - sono dimensionati in maniera tale da soddisfare i requisiti del cliente in termini di potenzialità ricettiva e di movimentazione. La considerazione dei vincoli plano-volumetrici è decisiva al fine di contenere i costi complessivi mediante un bilanciamento tra numero di trasloelevatori, vani in orizzontale e vani in altezza”.
Prevedere l’evoluzione
Dal momento che la progettazione dei depositi automatizzati basata sulla tecnologia a trasloelevatore determina in maniera pressoché univoca non solo la potenzialità ricettiva ma anche la loro potenzialità di movimentazione, è necessario che il valore di throughput meccanico offerto dall’impianto sia il più congruente possibile con il valore del flusso di unità di carico in transito attraverso il magazzino (flusso di progetto). “Tale valore di flusso deve considerare sia la prevedibile evoluzione nel tempo del ruolo del magazzino all’interno del sistema logistico sia gli eventuali fenomeni di picco nella distribuzione temporale dei flussi. Come spesso accade nei centri produttivi o distributivi, ogni unità di carico introdotta nell’area di stoccaggio intensiva può provenire direttamente dalla produzione, da fornitori esterni oppure dalle aree di picking in seguito al flusso di reintegro”, precisa il manager.
Spesso le soluzioni di Cassioli abbinano al magazzino automatico anche sistemi efficienti di asservimento del materiale al fine di ottimizzare il flusso a monte e a valle rispetto all’area di stoccaggio. È per questo motivo che le soluzioni “chiavi in mano” includono non solo magazzini automatici ma anche differenti sistemi di trasporto anch’essi prodotti dall’azienda e quindi perfettamente integrati, come dorsali di convogliatori, sistemi di shuttles automotori o carrelli automatici a guida laser.
Le variabili da considerare
La famiglia di trasloelevatori Cassioli è molto ampia per adeguarsi perfettamente alle esigenze specifiche del cliente al quale i progettisti possono proporre trasloelevatori monocolonna e bicolonna con dispositivi di carico semplice o multiplo. Per non parlare dei dispositivi di presa personalizzati, con possibilità di stoccaggio in singola o multi-profondità pure con satellite a batteria. In condizioni di flusso particolari possono essere applicate anche soluzioni con trasloelevatori autosterzanti o con carrello di trasbordo per il trasferimento della stessa macchina in più corridoi.
A seconda che si trasportino pallet, box plastici, casse metalliche o prodotti non pallettizzati, le performance dei trasloelevatori Cassioli cambiano arrivando a punte massime di velocità di 6 m/sec (360 m/min) e ad accelerazioni di 2.0 m/sec2.
“Tuttavia, le prestazioni cinematiche dei trasloelevatori, intendendo velocità, accelerazioni, tempi di posizionamento e ciclo forche, unitamente alla configurazione geometrica delle scaffalature non sono le uniche variabili a condizionare la potenzialità di movimentazione di un sistema – commenta Campanella - in tal senso, il ruolo del gestionale WMS Cassioli è particolarmente importante soprattutto in questi contesti in cui i vani non sono caratterizzati dalla medesima frequenza di accesso”.
I modelli di simulazione
Ad esempio, in una soluzione di tipo zone dedicated storage, la suddivisione ottimale della scaffalatura in zone dedicate è ottenuta dinamicamente in base all’analisi dell’indice di accesso delle singole classi di Unità di carico. In questo modo, anche in un’ottica d’incremento delle differenti referenze presenti a magazzino, il sistema colloca nelle zone più accessibili gli articoli a maggior indice di accesso.
Per quanto riguarda l’allocazione fisica delle unità di carico e i criteri di abbinamento delle operazioni di stoccaggio-prelievo per i cicli combinati, Cassioli si è affidata a modelli di simulazione realizzati internamente dalla funzione di Ricerca e sviluppo. La simulazione consente di prevedere e adottare opportune politiche operative che hanno consentito di ottenere riduzioni dei tempi di ciclo variabili che, secondo i casi, possono arrivare anche al 25% - 35%. Un approccio, quello della simulazione, particolarmente apprezzato dai clienti perché offre l’opportunità di valutare in anticipo l’effetto di determinate scelte in termini di tempi di attraversamento, capacità di produzione, dimensionamento scorte e impianti.
“I costi d’impianto concernente il magazzino automatico impongono sia una precisa progettazione a livello meccanico sia un sistema informativo di gestione in grado di massimizzare la potenzialità di movimentazione”.
Ottimizzare le operazioni
Il gestionale WMS di Cassioli provvede a ottimizzare le operazioni attraverso:
allocazione fisica dei carichi in base all’indice di accesso. Il modulo Map manager implementa le funzioni di monitoraggio della mappa aggiornando la giacenza a ogni operazione di deposito e prelievo;
- ripartizione delle missioni d’immissione o prelievo sui differenti gruppi di trasloelevatori. Per quanto riguarda il flusso d’ingresso, se possibile, ciascuna tipologia di Udc è distribuita uniformemente su più corridoi, in modo da equilibrare i carichi di lavoro ai trasloelevatori (immissioni a rotazione). Per quanto riguarda il flusso di uscita da magazzino, l’Host del cliente (anche Sap) passa al gestionale di Cassioli le liste di prelievo.
- gestione dei cicli combinati. L’utilizzo di cicli combinati (stoccaggio e prelievo nella stessa missione) in sostituzione ai cicli semplici (missione di prelievo e di stoccaggio indipendenti e separate nel tempo) può comportare una riduzione anche consistente dei tempi operativi. Il modulo Order manager del WMS Cassioli provvede a modificare la sequenza delle liste di prelievo in maniera tale da individuare i cicli combinati in grado di minimizzare i tempi di trasferimento dalle celle di immissione alle celle di prelievo.
gestione dei cicli combinati. L’utilizzo di cicli combinati (stoccaggio e prelievo nella stessa missione) in sostituzione ai cicli semplici (missione di prelievo e di stoccaggio indipendenti e separate nel tempo) può comportare una riduzione anche consistente dei tempi operativi. Il modulo Order manager del WMS Cassioli provvede a modificare la sequenza delle liste di prelievo in maniera tale da individuare i cicli combinati in grado di minimizzare i tempi di trasferimento dalle celle di immissione alle celle di prelievo.