LA GESTIONE DELLE SCORTE
Per questo approfondimento si ringrazia Simco Consulting
La gestione delle scorte rientra nell'ambito del controllo del flusso dei materiali all'interno di un processo logistico/produttivo e il suo obiettivo è minimizzare il costo di mantenimento dei prodotti a magazzino, pur garantendo una corretta alimentazione dei flussi produttivi e di vendita.
Per scorta si intende una certa quantità di un articolo accumulata per essere messa a disposizione di un utilizzatore, affinché la consumi secondo le sue necessità. La scorta è un serbatoio di compensazione, che permette di creare un collegamento flessibile tra fasi adiacenti del processo produttivo, ma la cui frequenza operativa è diversa. Ad esempio, l'approvvigionamento di materie prime è periodico, mentre l'utilizzo in produzione è continuo.
Esse garantiscono la disponibilità dei materiali al fine di ridurre il tempo di ciclo ordine-consegna, la continuità di funzionamento del processo a valle/monte e la riduzione del rischio di rottura di stock (stock out). A tal proposito si parla di copertura delle scorte se gli articoli sono immediatamente disponibili per la consegna al cliente.
Oltre che asservire alle funzioni appena citate, le scorte possono avere anche fini speculativi come ad esempio cogliere opportunità di investimento e controllare il pricing dei prodotti.
All'interno di un sistema distributivo si possono individuare due macro-tipologie di scorte:
- Scorte in transito (o viaggianti): scorte presenti all'interno dei mezzi di trasporto;
- Scorte nei depositi:
- Scorte di ciclo: scorta legata ad un diverso ritmo operativo tra due fasi immediatamente successive della catena logistica. Permettono di disaccoppiare i processi;
- Scorte di sicurezza: scorta necessaria per coprire la variabilità della domanda e/o del lead time di rifornimento;
- Scorte speculative, Scorte strategiche, Scorte Morte.
Da un punto di vista di politiche gestionali delle scorte, un sistema logistico/produttivo deve essere suddiviso in due fasi: una a monte caratterizzata da un fabbisogno dipendente di materiale (la quantità richiesta è correlata al consumo a valle del processo logistico/produttivo considerato) e una a valle caratterizzata da un fabbisogno indipendente (la quantità richiesta non è correlata al consumo di altri ma dipende solo dal mercato). Una decisione fondamentale sarà quindi stabilire in che punto posizionare la "cerniera" di disaccoppiamento fra questi due momenti, il primo dei quali sarà organizzato mediante una gestione su previsione, mentre il secondo mediante una gestione su ordine.
I modelli di gestione delle scorte classici sono
- a punto fisso di riordino;
- a periodo fisso di riordino.
Nella tabella seguente si mostrano le sostanziali differenze fra i due modelli:
PUNTO FISSO |
PERIODO FISSO |
|
Quanto Ordinare |
Lotto economico (EOQ) | Riordinato un quantitativo tale da ristabilire un livello di disponibilità prefissato |
Quando Ordinare |
Emissione dell’ordine quando la disponibilità è pari al punto fisso di riordino (Order Point) | Intervalli di tempo “T” regolari |