BITO ed il Kanban ecologico
BITO CTB-SFC: Il primo contenitore GREEN della logistica
BITO è un’azienda che investe da sempre molto in ricerca e sviluppo dei propri prodotti, in termini di ergonomia, funzionalità e design, ma anche in termini di materiali e performance.
La continua ricerca ha permesso alla BITO di individuare un materiale di recupero che consentisse di realizzare i propri prodotti, con un minor impatto ambientale, pur mantenendo le performance garantite dall’utilizzo del polipropilene vergine.
Si tratta della buccia dei semi di girasole, scarto nella lavorazione dell’olio. Già nel 2016 la BITO ha preso contatto con una giovane azienda che le utilizzava come rinforzo per materiale plastico. In collaborazione con BITO hanno iniziato una fase di studio e test che ha portato al loro utilizzo insieme al polipropilene vergine, con una ratio di PP 75% e fibra di buccia di semi di girasole del 25%
I risultati ottenuti sono stati davvero brillanti! Poiché le caratteristiche di portata e flessibilità del materiale restano invariate, se comparate al polipropilene vergine!
L’impiego di questo materiale riduce notevolmente le emissioni di CO2.
Comparando la produzione di una cassetta CTB realizzata in Polipropilene vergine ed una SFC (SunFlower Coumpound) si riducono le emissioni pari a:
- 297 cicli di lavaggio con lavatrice
- 279 docce calde
- 433 km su auto diesel
- 2154 tazze di caffè
Normalmente i prodotti cosiddetti green hanno un costo notevolmente maggiore rispetto al prodotto standard, in questo caso no, il prezzo è il medesimo ed anche i tempi di consegna sono i medesimi del prodotto standard.
Per ora la produzione è stata realizzata su un solo modello di cassa, la CTB, dedicata alla gestione kanban delle C-parts.
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