ANALISI ABC INCROCIATA
Uno strumento che può essere molto utile per comprendere se si stiano gestendo in maniera adeguata le scorte di magazzino è l’analisi ABC incrociata.
Essa consiste nell’effettuare due analisi ABC: una sulla giacenza media (meglio se in volume) e un’altra sulle movimentazioni (in righe di prelievo) sul un determinato periodo di tempo. Dall’incrocio delle classi di giacenza e di movimentazione ottenute è possibile ricavare delle matrici che permettono di avere una fotografia sintetica della situazione cogente delle scorte.
Per ottenere dei risultati più accurati è consigliabile ricavare quattro classi di giacenza media e, analogamente, quattro di movimentazione. Per capire quali articoli sono da collocare nell’una o nell’altra classe è possibile condurre le analisi ABC utilizzando il cosiddetto metodo delle tangenti. Esso prevede di calcolare la media delle righe di prelievo sul periodo di tempo considerato; i codici aventi un valore superiore a tale media saranno considerati di classe A. Ora si passa a calcolare la media delle righe di prelievo dei soli codici non di classe A; gli articoli ancora senza classe aventi un valore superiore alla media “parziale” saranno considerati di classe B, gli altri di classe C, con un’ulteriore distinzione: se l’articolo presenta un numero di righe di prelievo pari a zero allora viene considerato di classe D. Lo stesso procedimento viene ripetuto sulla giacenza media degli articoli (è comunque indifferente iniziare dalle righe di prelievo o dalla giacenza media). A questo punto si incrociano le due classi per ottenerne una combinata che viene indicata con due lettere consecutive (per convenzione, nel proseguo dell’articolo la prima indica la classe di giacenza, mentre la seconda quella di movimentazione; comunque niente vieta di fare il contrario).
Un primo risultato che si ricava incrociando le classi di giacenza e di prelievo è l’eliminazione dei codici “fantasma” dal database, cioè quelli senza giacenza e senza movimentazione (classe DD).
Una volta aggiornata la base dati, tramite strumenti informatici molto semplici (come MS Excel) è possibile ricavare tre matrici fondamentali:
- la matrice degli articoli, che indica, classe per classe, la % di articoli;
- la matrice delle giacenze, che indica, classe per classe, la % di giacenza;
- la matrice dei movimenti, che indica, classe per classe, la % di righe di prelievo.
Da notare come, per quanto detto, la percentuale nelle caselle relative alla classe DD deve essere sempre pari allo 0%, in quanto questi articoli non sono più gestiti a magazzino.
Una gestione delle scorte “perfetta” prevede che siano popolate solo le diagonali principali delle matrici (classi AA, BB, CC). Tutti gli articoli che presentano una classe di giacenza superiore a quella di prelievo (AB, AC, AD, BC, BD, CD) potrebbero essere codici da dover eliminare, in quanto generano una scorta che le loro movimentazioni non riescono a smaltire; tuttavia, all’interno di queste classi, potrebbero esserci degli articoli non ancora (o appena) introdotti sul mercato per cui però si è già iniziata da tempo la produzione. Al contrario, gli articoli che presentano una classe di giacenza inferiore a quella di prelievo (BA, CA, CB, DA, DB, DC) potrebbero essere a rischio di stock-out, per cui sarebbe opportuno aumentare il livello delle scorte per evitare di non essere in grado di evadere gli ordini-cliente.