Terzo appuntamento in house Modula, 30 novembre 2018
Siamo stati nuovamente ospiti all’evento “in house” di Modula, che si è tenuto nella sede di Salvaterra di Casalgrande (RE) venerdì 30 novembre scorso; questa volta si è parlato di progetti ed esperienze nel settore industriale FARMACEUTICO, BIOMEDICALE e COSMETICO.
Modula Spa chiuderà il 2018 con fatturato in forte crescita (135 milioni e 2.450 macchine prodotte, più di 10.000 macchine installate solo in Italia); abbiamo conosciuto le esperienze di Modula nel settore farmaceutico e cosmetico, grazie alla presentazione di alcuni case history; interessante la testimonianza di Andrea Solimè, della omonima ditta produttrice di prodotti erboristici, materie prime ed estratti naturali, che ci ha parlato della loro scelta degli armadi verticali, del successivo acquisto (3 armadi Modula) ed utilizzo in azienda, sia come macchine da “stock” che come macchine da “picking”.
Riportiamo alcuni altri dati relativi all’analisi effettuata dal MISE (Ministero Sviluppo Economico) relativi al periodo ottobre 2017 – febbraio 2018, presentasti da Massimo Ceccarello di Vendor, società specializzata in efficienza finanziaria, energetica e digitale; il miglioramento della qualità e la minimizzazione degli errori è la prima ragione che spinge le aziende ad utilizzare le tecnologie 4.0 (circa il 60% delle aziende intervistate), seguito dall’aumento della produttività (circa 50%) e dalla ricerca di maggiore flessibilità in produzione (25% circa).
Il dato non ci stupisce, essendo queste alcune delle principali motivazioni che spingono i clienti a contattare Simco e a richiedere la nostra collaborazione.
Ricordiamo ancora che tutti gli studi effettuati da Simco possono rientrare nel Credito di Imposta per la ricerca e sviluppo e quindi su questi importi si può recuperare il 50% del costo sostenuto con compensazione immediata e automatica in F24!
Come per gli altri eventi, Simco ha presentato il suo modo di operare e affrontare i progetti logistici; in particolare ci siamo soffermati sulla fase di analisi dei dati, indispensabile per poter effettuare un ottimo studio di “fattibilità” e poi per definire un progetto di dettaglio preciso, dettagliato e rispondente alle esigenze del cliente.
Lo studio di fattibilità si svolge in tre fasi principali:
- Analisi dei dati di progetto
- Sviluppo delle possibili soluzioni alternative
- Individuazione della soluzione ottimale
La prima fase può richiedere parecchio tempo, ma è sicuramente la più importante, in quanto determina la bontà delle fasi successive; vediamo quali tipi di dati utilizziamo:
- Giacenze: andamento delle giacenze di magazzino, in genere utilizziamo i dati degli ultimi 12 o 24 mesi, che ci permettono di individuare stagionalità, trend e fluttuazioni; in questa fase è molto importante effettuare l’analisi ABC della giacenza e incrociarla con l’ABC dei flussi di magazzino, ottenendo l’analisi “ABC incrociata”.
- Anagrafica prodotti e UdC (Unità di Carico): informazioni logistiche dei singoli articoli (SKU: Stock Keeping Unit), identificazione delle Unità Minime di Vendita e delle Unità di Carico; per tutte questi elementi è importante conoscere il peso, le dimensioni e il volume, le caratteristiche di manipolazione, la fragilità e le indicazioni sulla loro conservazione (alimentari, liquidi, pericolosi, esplosivi o infiammabili, etc) e gestione (FIFO, FEFO, etc).
- Flussi in e out: espressi nelle unità di misura più consone: pezzi, righe, colli, UdC; anche in questo caso risulta fondamentale effettuare l’analisi ABC e determinare gli indici di stagionalità, i picchi di lavoro e ogni altro comportamento anomalo.
- Produttività e analisi dei processi: numero di addetti e FTE (Full Time Equivalent), numero di ore lavorate, job description e SOP (Standard Operation Procedure); tutto ciò che ci permette di comprendere i processi attuali (AS IS) e definire come si possono adattare, evolvere o modificare nella nuova situazione (TO BE).
- Necessità operative, richieste del cliente: ogni indicazione di carattere generale, necessità operative e di livello di servizio (lead time, orari di cut off, qualità delle operazioni) che deve essere preso in considerazione prima di pensare a delle nuove soluzioni.
Una volta analizzati i dati attuali è necessario proiettarli in avanti nel tempo (in genere 4 o 5 anni, il cosiddetto PUNTO DI PROGETTO), in modo che le soluzioni siano determinate e dimensionate sui dati previsionali futuri; questa attività richiede un forte coinvolgimento da parte del cliente, con il quale si valutano le stime di crescita sia in termini di volume delle attività (in genere si parte dal fatturato) che in numero di articoli trattati e numero e tipologia dei clienti (canali di vendita).
Se tutti questi dati sono disponibili e corretti, la fase successiva, ovvero lo studio delle possibili soluzioni, sarà molto più rapida e precisa; i risultati saranno tanto più attendibili tanto più saremo in grado di fotografare la situazione attuale, comprendere le esigenze del cliente e interpretare le stime di crescita e sviluppo.
Come sempre, la giornata si è conclusa con una visita del sito produttivo, compreso il nuovo stabile numero 3 (circa 10.000 mq), destinato all’area staging e spedizione.
Per saperne di più e per ricevere qualche utile consiglio sulla progettazione vi consigliamo di partecipare al corso "PROGETTARE O RIORGANIZZARE UN MAGAZZINO"