L’importanza delle UdC in un progetto logistico
Uno degli aspetti maggiormente impattanti ed insidiosi nella realizzazione di un progetto logistico è la valutazione delle unità di carico (UdC).
Poco importa il settore merceologico, il livello di servizio o altri fattori; qualsiasi magazzino deve muovere qualcosa ed è importante individuare fin dall’inizio del progetto quali saranno le unità di carico da movimentare.
Le UdC possono differenziarsi per tipologia e dimensione e questo, come vedremo più avanti, avrà un impatto diretto su molti fattori fra cui le aree necessarie per una corretta movimentazione, le attrezzature ed i mezzi da prevedere in fase di progettazione.
Alcuni esempi di UdC, di diversa tipologia, sono i seguenti:
- Pallet
- Colli
- Scatole
- Profili
- Ceste metalliche
- Fusti
- Bobine
Tutte queste tipologie potranno inoltre avere dimensioni e pesi differenti, che potrebbero determinare la necessità di prevedere attrezzature, mezzi di movimentazione e aree di stoccaggio dedicate.
Le singole tipologie di UdC possono a loro volta contenere dei sotto-insiemi e potrebbe essere necessario dotarsi di diverse tipologie di pallet, che possono andare dall’EPAL standard, ai pallet 100x120 o 110x110 nel caso sia necessario movimentare oggetti particolarmente voluminosi, oppure se si commercia con mercati esteri.
In sede di progettazione, generalmente, l’analisi delle UdC è una delle prime da eseguire, in modo da valutare fin da subito gli impatti che queste potranno avere nei vari dimensionamenti di aree, layout, attrezzature e mezzi.
La valutazione in realtà non dovrà limitarsi esclusivamente ai supporti che dovranno essere movimentati, ma dovrà essere estesa anche agli eventuali debordi della merce rispetto ai supporti.
Alcuni dei fattori strettamente legati alla tipologia di UdC e altamente impattanti in sede progettuale sono:
- Larghezza delle travi delle scaffalature
- Corridoi di lavoro
- Aree di movimentazioni
- Tipologie di mezzi di movimentazione
Tutti questi aspetti sono fondamentali anche per realizzare un progetto che sia conforme ai franchi di sicurezza richiesti per legge e per rispettare le prescrizioni assicurative, aspetti che se trascurati possono arrivare a pregiudicare la buona riuscita del progetto o compromettere l’azienda in caso di problemi.
Vale solo la pena ricordare che nel caso della progettazione di un magazzino automatico questi aspetti assumono una rilevanza ancora maggiore in quanto le “tolleranze” richieste sono certamente più stringenti, di quelle di un magazzino tradizionale con scaffalature porta pallet dove, per esempio, l’abilità del carrellista può consentire la movimentazione di bancali non così perfetti come invece generalmente richiesto su impianti automatici.
Effettuare un’analisi accurata e corretta fin dall’inizio del progetto presenta diversi vantaggi, fra i quali:
- non dover reiterare più volte i calcoli di progetto
- non richiedere più volte delle offerte ai fornitori
- evitare ritardi
- non incorrere in costi non previsti
Questi aspetti, che sono ovviamente tanto più importanti quanto più le tempistiche a disposizione sono ristrette ed i budget limitati, in ogni caso riducono significativamente i tempi e di conseguenza i costi stessi del progetto.
Sappiamo bene che solitamente un progetto logistico articolato e complesso è un evento non ordinario per un’azienda, e una conduzione corretta dello stesso può avere un impatto importante sui risultati futuri dell’azienda stessa.
Inoltre questi progetti richiedono molto tempo e un alto livello di esperienza e anche nel caso in cui l’azienda ed i suoi responsabili posseggano le giuste competenze spesso non hanno il tempo materiale per seguirli in quanto giustamente impegnati nelle attività operative giornaliere.
Per queste ragioni può essere utile e conveniente ricorrere al supporto di chi ha già consolidato rilevanti e specifiche esperienze nell’ambito della logistica ed è specializzato nell’integrazione e nell’ottimizzazione delle risorse e dei processi operativi caratterizzanti la catena logistica.
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