Quattro metodologie per preparare il magazzino alle sfide future
Il momento storico in corso suscita grande interesse per coloro che prendono decisioni sulle tecnologie da adottare in magazzino, sono emersi sistemi automatizzati che possono migliorare notevolmente la produttività, l’efficienza e l’utilizzo dello spazio. Ci saranno anche diverse novità a proposito di come l’industria 4.0 e l’internet of things consentiranno in futuro di disporre di magazzini più intelligenti e adattabili.
Gli investimenti di oggi saranno resi obsoleti dai possibili sviluppi futuri?
La realtà impone che ci saranno sempre nuovi sviluppi ed ogni azienda sarà chiamata a valutare sia i rischi dell’aspettare ad implementarli sia i rischi di adottarli frettolosamente.
Per quanto riguarda l’automazione nei magazzini, le tecnologie sono significativamente migliorate negli ultimi tre anni ed esistono solidi esempi di implementazioni vantaggiose in quasi tutti i settori. Esistono anche settori in cui aspettare ad aggiornarsi non è un’opzione perseguibile, ad esempio il settore e-commerce, settore nel quale i clienti richiedono consegne sempre più tempestive, a fronte di un crescente numero di SKU, che rendono difficoltosa la soddisfazione del cliente ed aumentano la pressione sui costi. Inoltre i fornitori di automazione stanno sempre più prendendo le distanze dai sistemi proprietari chiusi che aumentano il rischio di obsolescenza.
Le nuove metodologie hanno fatto propendere la valutazione rischi/vagntaggi saldamente a favore dei vantaggi se si dispone di tecnologie versatili e in grado di adattarsi ai cambiamenti futuri. Elenchiamo qui di seguito quattro aspetti da ricercare nella tecnologia dell'automazione del magazzino per assicurare che i sistemi disponibili oggi possano continuare a fornire elevati rendimenti anche in futuro:
1. Integrazione del software
Quando gli operatori di magazzino iniziarono ad adottare i sistemi di automazione, si resero conto che i sistemi di gestione del magazzino preesistenti non erano adatti a supportarli. Si dovettero integrare i sistemi di gestione con sistemi di controllo di magazzino e nuovi sistemi di esecuzione per fornire le funzionalità necessarie al corretto utilizzo dei sistemi automatici, limitandone la capacità di raccolta ed utilizzo dati.
I vecchi WMS ad approccio top-down nella gestione del magazzino mancano della flessibilità necessaria di adattamento alle condizioni mutevoli del mercato.
Il nuovo approccio rappresentato per esempio dalla piattaforma SynQ di Swisslog utilizza un approccio di tipo bottom-up al design del software, in maniera tale da integrare tutte le funzionalità richieste per supportare un magazzino automatico utilizzando una singola piattaforma modulare.
L’architettura modulare consente al software di adattarsi facilmente al cambio di attrezzature e requisiti e diverrà presto il nuovo standard di creazione del software.
2. Design Modulare
Con il rapido cambiamento della domanda da “mercato tradizionale” a vendite di tipo e-commerce e omni-canale, sono poche le aziende in grado di prevedere con precisione i futuri requisiti del magazzino. Questo ha portato all’obsolescenza dei sistemi di automazione non flessibili, sostituendoli con sistemi modulari che possono essere ridimensionati facilmente e persino riposizionati in un nuovo ambiente.
I robot mobili, ad esempio i robot CarryPick, si adattano rapidamente ai cambiamenti della domanda e consentono un approccio "pay-as-you-grow" in cui vengono aggiunti ulteriori robot e stazioni di picking se necessario.
L'architettura della piattaforma SynQ offre anche flessibilità futura. Attraverso il suo design decentralizzato e modulare consente agli utenti di distribuire solo le funzionalità necessarie, mantenendo la possibilità di aggiungere funzionalità e strumenti di business intelligence, qualora ritenuto necessario in un secondo momento.
3. Business intelligence
Mentre il futuro risulta difficile da prevedere, una cosa è abbastanza certa: i magazzini più efficienti saranno quelli che effettivamente utilizzeranno i dati per ottimizzare i processi, migliorare la disponibilità e anticipare i cambiamenti della domanda. Il problema non sarà necessariamente raccogliere i dati, sarà essere in grado di integrarli attraverso i sistemi e visualizzarli in maniera tale da essere utilizzati facilmente dal personale di magazzino.
Sta emergendo una tipologia di tools di business intelligence che permette di avere visibilità del funzionamento delle apparecchiature,dei flussi di materiali e monitorare l’efficienza dei processi senza paragoni. I WMS del presente e del futuro dovranno permettere una facile integrazione dei sistemi di business intelligence e fornire una corretta interpretazione delle informazioni che essi forniscono.
4. Sostegno alla virtualizzazione
La gestione del magazzino virtuale non è in fase di sviluppo, esiste già. La piattaforma software SynQ ad esempio combina i dati raccolti dai sensori con i modelli di magazzino e con le simulazioni dinamiche per creare una copia “digitale” del magazzino. Oggi è possibile monitorare le condizioni del magazzino in tempo reale, monitorare i flussi di materiale e modellare i processi – tutti strumenti potenti che consentono di migliorare la disponibilità e la produttività.
La virtualizzazione stabilisce anche una base per gli sviluppi futuri che plasmeranno la gestione del magazzino, tra queste:
- Realtà virtuale: Capacità di combinare le funzionalità di virtualizzazione per fornire una visione dettagliata 3D dei sistemi di gestione dei materiali per l'esecuzione di profili di ordini specifici.
- Realtà aumentata: I lavoratori potranno confrontare le loro prestazioni con gli altri in tempo reale per normalizzare il tempo di lavoro e ottimizzare la produttività.
Nessuno conosce esattamente cosa riserverà il futuro ma con l’aiuto di sistemi integrati, modulari, intelligenti e che permettono la virtualizzazione sarà possibile preparare il magazzino ad adattarsi ai cambiamenti e alle nuove tecnologie per trarne vantaggio rispetto alla concorrenza.