Le aree esterne/interne di magazzino, le baie di carico/scarico e i dispositivi di sicurezza
Le aree esterne di magazzino vengono identificate come le zone di accesso e manovra per gli automezzi, la disposizione delle aree di ricevimento e spedizione, le zone di manovra dei mezzi interni al magazzino, le attrezzature delle rampe di carico, scarico mobili, i sistemi automatizzati per il carico e lo scarico della merce esterni al magazzino.
Tutti sono elementi indispensabili per poter ottimizzare le tempistiche di carico e scarico della merce, ottimizzare le ore di lavoro, far fronte alle emergenze di spedizione della merce, ed avere degli indiscutibili vantaggi relativamente alla sicurezza per gli operatori che svolgono tali operazioni per evitare infortuni sul lavoro e anche per evitare il danneggiamento della merce durante le operazioni.
La sicurezza nelle operazioni deve essere garantita anche in considerazione della contemporanea presenza di più operatori nello stesso momento per lo svolgimento delle operazioni.
La disposizione delle aree di ricevimento e spedizione della merce all’interno del magazzino sono particolarmente sensibili. Infatti le due attività possono coesistere negli stessi spazi dove il transito dei carrelli elevatori e la presenza dei lavoratori rendono la zona estremamente pericolosa; sono quindi necessarie procedure operative ed il rispetto ferreo della sicurezza nelle operazioni, anche se questa zona di coesistenza dovrebbe essere prevista solo nel caso di flussi particolarmente modesti in cui le operazioni di carico e scarico vengono svolte in momenti diversi della giornata.
L’ideale sarebbe separare l’area di carico da quella di scarico, sia per logicità di operazioni che per la sicurezza sul lavoro, e non da ultimo per abbattere eventuali errori di gestione merce.
Le zone di accesso e di manovra degli automezzi devono avere larghezze di vie di accesso di almeno 4 metri, se a senso unico, e di 8 metri nel caso di doppio senso di circolazione a cui va sommato anche lo spazio per il transito dei pedoni di almeno 1 metro.
Meglio ovviamente la soluzione a senso unico per questioni legate alla sicurezza, da tenere sempre presente.
Da considerare anche eventuali spazi per la manovra degli autoarticolati in retromarcia.
Un ulteriore aspetto da considerare è la pendenza delle baie di carico e scarico, generalmente tra il 2 e 3%, che possono variare in pendenza positiva dove il piazzale è in leggera salita rispetto alla parte interna del magazzino, pendenza negativa, se il piazzale visto dall’interno del magazzino è in leggera discesa.
Esiste anche la possibilità di avere a disposizione eventuale pendenza mista, vale a dire pendenza negativa per i primi 10 metri vicino al magazzino, che diventa positiva dopo i 10 metri, appunto.
Comunque per effettuare le operazioni di carico e scarico in tutta sicurezza è necessario predisporre cartelli segnalatori sul manto stradale e di ogni banchina di carico e scarico, una buona illuminazione delle baie stesse, ed infine per le pendenze negative e miste, l’utilizzo dei cunei da inserire sotto le ruote del mezzo.
L’orientamento delle baie di carico può essere perpendicolare al lato dell’edificio, per approfittare del maggior numero di automezzi da far attraccare sul lato della banchina e quando lo spazio esterno prevede un’ampia area di manovra per gli automezzi che possono attraccare senza problemi di sicurezza in retromarcia, oppure può essere obliquo, quando lo spazio per il piazzale è inferiore rispetto alle baie con andamento ortogonale. Questa soluzione riduce però la facilità di manovra degli automezzi, dovendo spesso utilizzare lo spazio tra gli altri veicoli già presenti sulle altre baie adiacenti.
L’orientamento parallelo alle banchine di carico e scarico deve consentire sufficienti dimensioni per far attraccare in sicurezza gli automezzi; tale orientamento che deve prevedere una decina di metri del piazzale.
I dispositivi di sicurezza per l’attracco degli automezzi alle baie di carico consistono nel posizionare delle guide di centraggio a terra cioè delle specie di binari posizionati a circa 30/40 cm da terra posti qualche metro di fronte alle baie.
In questo modo si evitano pericolosi disallineamenti tra rampa e pianale del mezzo assicurando così più sicurezza per le operazioni di carico e scarico.
I dispositivi di attracco consentono di bloccare l’automezzo dopo che si è accostato alla baia, in modo da evitare pericolosi scorrimenti ed allontanamenti del mezzo durante le operazioni di carico e scarico causati dagli impatti dell’avanti e indietro dei carrelli elevatori.
Questi dispositivi, già descritti brevemente in precedenza, sono efficaci anche per evitare partenze anticipate del mezzo durante le operazioni di carico e scarico, ma devono prevedere un sistema di comunicazione perfetta circa il termine delle operazioni di scarico, soprattutto, tra autista del mezzo ed operatore di magazzino.
Per lo spostamento degli operatori e per le attività di carico e scarico all’esterno del piazzale occorre prevedere delle scale in posizione adiacente alla baia e la collocazione di un piano inclinato che consenta lo spostamento dei carrelli elevatori tra la zona di ricevimento e spedizione e il piazzale di manovra degli automezzi in totale sicurezza.
Anche l’altezza delle rampe di carico e scarico ha la sua importanza, variabile tra 1 metro e 1,3. Le rampe possono essere idrauliche, con piattaforma inclinabile per adattarsi all’altezza del mezzo.
Le rampe secondo la definizione dei requisiti legati alla sicurezza (UNI 1398:2009) sono definite: “dispositivi dinamici finalizzati a colmare lo spazio tra un piano di carico ed il pianale di un veicolo di altezza differente”. La rampa per questioni pratiche e di sicurezza è costituita dalla rampa vera e propria ed il becco. Il becco della rampa ha il compito di colmare lo spazio tra magazzino e veicolo.
Ovviamente le operazioni di carico e scarico devono essere effettuate dall’operatore di magazzino in totale sicurezza mai dando per scontato le “solite operazioni” che esegue tutti i giorni per evitare eventuali errori umani dovuti alla troppa confidenza nelle operazioni o nel caso di operatori inesperti evitare operazioni rischiose perché non abituati a questa tipologia di lavoro.