Il magazzino del futuro – parte 2
leggi la prima parte
2 - Quick Commerce:
si tratta dell’evoluzione – o meglio della più recente esasperazione – del già noto e-commerce, ossia una modalità di vendita che è spesso caratterizzata da consegne molto rapide (l’obiettivo è spesso un tempo di consegna di un’ora dall’ordine) e da realizzare a costi convenienti, con ordini allestiti naturalmente in modo accurato. Questo tipo di mercato sta vivendo un trend di crescita molto forte, e infatti si pensa che esso vada a triplicarsi entro il 2025. Sebbene questa tendenza sia diffusa soprattutto nel settore “Food”, essa sta diventando un paradigma per i settori più svariati, inclusa la moda e il farmaceutico. I consumatori stanno diventando sempre più esigenti: un recente survey di McKinsey dice che il 45% degli utenti abbandono il proprio “carrello”, se scopre di dovere aspettare la consegna più di quanto non fosse nelle loro aspettative (e per quel che riguarda il Food, il tempo di attesa accettato non eccede i 40 minuti: ma anche per gli altri settori la consegna in giornata è ormai comunemente sentita come uno standard);
3 - Decrescita demografica, invecchiamento della popolazione:
questo evidente trend, oltre a fornire spunti sui prodotti e i servizi che potranno andare per la maggiore in futuro (la cosiddetta “silver economy”, ossia quanto un mercato formato per una buona fetta da popolazione anziana, il che in qualche modo impatterà anche sulla logistica) avrà un effetto soprattutto sulla disponibilità di risorse attempate a orari di lavoro lunghi, nonché sulla possibilità fisica di effettuare operazioni pesanti e logoranti. Questa situazione funge ovviamente da spinta alla sempre maggiore introduzione di automazione, e di dispositivi che possano alleviare la fatica fisica e mentale;
Come è naturale, vi sono anche altri trend socio-economici che impatteranno sulle Supply Chain e sulla logistica, come ad esempio la volontà delle aziende di rendere più corte e resilienti le loro Supply Chain, ad esempio pensando all’inshoring e/o imbastendo rapporti con fornitori alternativi di prodotti e di servizi logistici, con tutta la conseguente complessità e il rischio di aumento dei costi distributivi, ma le tendenze sopra elencate sono quelle che avranno più possibilità di impattare il magazzino.
Nelle prossime puntate di questo articolo, pertanto, andremo a vedere come queste tendenze – combinate tra loro e rese possibili dalla disponibilità di soluzioni tecnologiche ed organizzative all’avanguardia – disegneranno il profilo del magazzino del futuro.
Nel prossimo articolo scopriremo altri aspetti …