Criticità comuni, ma sottovalutate, che emergono durante l’ispezione tecnica delle scaffalature
Nel mondo della logistica di magazzino, la sicurezza delle scaffalature è il punto fondamentale su cui soffermarsi per garantire la continuità operativa dell’azienda e per assicurare l’incolumità del personale e della merce stoccata. Tuttavia, anche in magazzini ben organizzati e apparentemente a norma, possono nascondersi non conformità gravi che sfuggono all’occhio non esperto.
In particolare, abbiamo identificato cinque criticità ricorrenti che emergono durante le ispezioni tecniche e che vengono spesso sottovalutate o non considerate come tali da parte del cliente. Trascurarle significa esporsi a rischi operativi e legali.
Fissaggi a muro non conformi
Durante un’ispezione tecnica vengono spesso identificate delle scaffalature che, invece di essere ancorate al pavimento, come indicato dalla normativa UNI EN 15635, sono fissate ai muri portanti o alle pareti della struttura su cui sono collocate. Anche se a prima vista può sembrare una soluzione sicura, in realtà questo tipo di fissaggio non può essere considerato conforme, a meno che non sia accompagnato dalla relativa relazione di calcolo ottenuta in fase di progettazione.
Generalmente, infatti, le pareti dei magazzini non sono progettate per assorbire il carico imposto dalle scaffalature. È quindi possibile che questo tipo di soluzione provochi più danni del previsto in caso di urto o sisma. La necessità dell’ancoraggio a pavimento delle strutture di stoccaggio divenne ancora più evidente a seguito del terremoto del 2012 in Emilia-Romagna, dove molte scaffalature fissate alle pareti, a causa delle sollecitazioni a cui sono state sottoposte, furono causa di crolli.
Durante l’ispezione tecnica questa tipologia di criticità viene prontamente segnalata e vengono indicate le azioni correttive necessarie al fissaggio delle strutture al pavimento o all’eventuale messa a norma del fissaggio a muro.
Documentazione tecnica non aggiornata a seguito di modifiche o riconfigurazioni delle scaffalature
A causa dell’evoluzione delle necessità produttive o di stoccaggio di un’azienda, è possibile che le scaffalature vengano modificate o riconfigurate nel tempo. L’aggiunta o lo spostamento di livelli di carico e la sostituzione di componenti sono solo alcune delle possibili modifiche alle quali le scaffalature sono soggette. Queste alterazioni comportano una variazione della capacità portante della scaffalatura e di conseguenza della congruenza dei dati presenti nella documentazione originaria.
Per quanto l’aggiornamento della documentazione tecnica possa sembrare ininfluente sulla sicurezza dell’attrezzatura di immagazzinaggio, questo aggiornamento avviene a seguito di una verifica delle prestazioni relativa alla nuova configurazione della scaffalatura. Questa verifica è fondamentale per attestare la conformità e l’uso in sicurezza dell’attrezzatura.
La mancata corrispondenza tra la configurazione in uso e la documentazione tecnica in possesso è una non conformità frequente e sottovalutata, che, tuttavia, non andrebbe mai trascurata, in quanto, in caso di incidente, può anche portare alla perdita di copertura assicurativa.
Utilizzo di UdC (Unità di carico) fuori specifica rispetto alla progettazione originaria
Le scaffalature vengono progettate in funzione di un determinato tipo di unità di carico, di conseguenza, l’utilizzo di un supporto non in linea con le caratteristiche di progetto ne compromette implicitamente la stabilità e la sicurezza. La tipologia, le dimensioni e l’usura del supporto utilizzato sono tutte caratteristiche a cui è necessario fare la massima attenzione per prevenire possibili incidenti.
È possibile che per noncuranza o per mancanza di conoscenza dell’argomento alcune aziende sostituiscano supporti usurati o danneggiati con altri di caratteristiche diverse, portando inconsciamente ad una non conformità all‘interno del loro ambiente di lavoro. Il pericolo maggiore, in questo caso, è rappresentato dalla distribuzione errata del carico, che può causare la caduta delle unità di carico con conseguenze anche gravi per la merce stoccata e per il personale di magazzino.
In caso di ispezione tecnica sarà cura dell’ispettore identificare i pallet non idonei alle scaffalature e invitare l’azienda a sostituirli con quelli indicati nelle specifiche di progetto.
Tasselli mancanti per il fissaggio a terra delle scaffalature
Una pericolosa non conformità che emerge frequentemente durante le ispezioni tecniche riguarda il fissaggio a terra delle scaffalature, spesso eseguito in modo non conforme alla norma UNI EN 15635. In particolare, vengono spesso rilevati tasselli mancanti o danneggiati, oppure una loro distribuzione non in linea alla documentazione fornita dal costruttore.
Questa tipologia di criticità è particolarmente pericolosa poiché, in caso di urti accidentali o in presenza di sollecitazioni dinamiche, come in caso di terremoto, compromette la stabilità dell’intera struttura portando a possibili ribaltamenti della scaffalatura. È importante ricordare che ogni montante deve essere ancorato al pavimento secondo le indicazioni fornite dal manuale tecnico del produttore in quanto è un requisito fondamentale per garantire la sicurezza della merce stoccata e degli operatori di magazzino.
Mancanza di protezioni posteriori nelle scaffalature monofronte adiacenti ai passaggi pedonali
L’assenza di dispositivi di sicurezza, come reti anticaduta o arresti pallet, sul lato posteriore delle scaffalature monofronte collocate lungo i percorsi pedonali o adiacenti a zone di lavoro è un’altra situazione che viene spesso sottovalutata.
Ad indicare la necessità di questi sistemi di protezione è la Guida tecnica per la scelta, l’uso e la manutenzione di scaffalature porta pallet, redatta dall’INAIL.
Questa mancanza rappresenta un rischio concreto per l’incolumità del personale che transita o lavora nelle aree adiacenti alla scaffalatura, poiché, in caso di urti accidentali o movimentazioni errate, la merce può cadere posteriormente, invadendo la zona di passaggio o nel peggiore dei casi travolgendo gli operatori di magazzino. Durante l’ispezione tecnica, la mancanza di queste protezioni viene segnalata come una criticità per la sicurezza dell’ecosistema di magazzino e di conseguenza, ne viene richiesta l’implementazione tra le azioni correttive suggerite.
Prevedi un’ispezione tecnica per garantire la conformità delle tue scaffalature
Ignorare l’esistenza di queste tipologie di criticità può tradursi in danni fisici per il personale, danni economici per l’azienda e nella perdita della copertura assicurativa. Per questo motivo la normativa UNI EN 15635 prevede l’ispezione tecnica delle scaffalature: un controllo da eseguire almeno una volta all’anno affidato a tecnici qualificati. L’ispezione è un investimento preventivo che aiuta ad evitare blocchi operativi e a garantire la sicurezza del personale di magazzino.
E tu hai mai fatto condurre un’ispezione tecnica? Sei certo che queste criticità non siano presenti all’interno del tuo ecosistema di magazzino?
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