MAGAZZINO DOGANALE
Il magazzino doganale è un magazzino di custodia in cui è stoccata merce allo stato estero cioè senza che siano effettuate le operazioni doganali di importazione. Può essere in conto terzi o in conto proprio. Si ricorre al magazzino doganale per una serie di vantaggi finanziari.
I pro e i contro del magazzino doganale
Il principale vantaggio è il differimento della riscossione di oneri doganali, accise ed IVA al momento in cui la merce viene effettivamente utilizzata o venduta.
Imposte che in genere sono pagate quando arriva la merce. Pertanto si configura come un "regime economico di tipo sospensivo" ed è un ottimo sistema per ovviare ai flussi di cassa negativi in caso di prodotti deperibili, soggetti a scadenze, lotti invenduti, scarti di lavorazione, lunghe giacenze. In pratica il titolare del magazzino doganale ha il diritto di distruggere, manipolare o rispedire al mittente i prodotti non più idonei al commercio senza pagamenti gravosi quali dazi, accise e IVA.
Inoltre in caso di ridistribuzione dall’Italia verso paesi extra U.E. non è dovuto alcun diritto doganale né fiscale perché le merci, sebbene presenti sul territorio nazionale, risultano come fossero stoccate in un paese estero. Tra gli altri benefici: la possibilità di avere mercanzia pronta alla vendita e di immediata consegna senza aver fatto grandi anticipazioni prima di aver incassato realmente la commessa o l’ordine. In questo senso, un magazzino doganale permette di recuperare competitività sul mercato.
Il magazzino doganale presenta anche uno svantaggio: è obbligatorio espletare una pratica, con relativi tempi e costi, per ogni prelievo effettuato. Tuttavia, se al magazzino è associata una sezione doganale interna, di frequente nei magazzini doganali per conto terzi, i tempi si dimezzano.
Per detenere un magazzino doganale di merce proveniente da paesi extra UE per un periodo non determinato è necessaria apposita autorizzazione da parte dell'Autorità doganale.
Le 3 tipologie di magazzino
Stabilito che il deposito serve per la conservazione di merce in sospensione di imposte e dazi, la legislazione vigente identifica tre fattispecie: in base al tipo di merci in custodia, alla provenienza e al regime impositivo.
Il magazzino doganale
Il magazzino doganale vero e proprio accoglie merci non U.E. ed alcune U.E. specificamente indicate dalla normativa vigente. Il magazzino doganale a sua volta si suddivide in due macro categorie: il deposito pubblico gestito da enti pubblici o da una pluralità soggetti privati (aziende manifatturiere o commerciali, società di logistica, ecc.) e il magazzino privato destinato a conservare le merci di un unico depositario/titolare dell’autorizzazione di gestione del deposito.
Il magazzino fiscale
Il magazzino fiscale dove sono costruite, trasformate, conservate, ricevute o spedite merci nazionali e U.E. in sospensione da imposte.
Il magazzino IVA
Il magazzino IVA che custodisce beni nazionali e U.E. destinati solo alla vendita all’ingrosso e solo all’interno della U.E.
I soggetti autorizzati al magazzino doganale possono esercitare la gestione del deposito fiscale. Di frequente, infatti, il magazzino doganale diventa anche fiscale. Basta inviare un’apposita comunicazione alla Direzione Regionale delle Entrate e all’Autorità doganale di competenza che controlla il corretto svolgimento dell’attività con visite periodiche e verifiche documentali.