Silos Syndrome e Pianificazione Collaborativa nelle Supply Chain del settore manifatturiero
Quando pensiamo al concetto di silo, la prima immagine che sale alla mente è quella di un grande contenitore ben isolato dall’ambiente e dagli avvenimenti esterni. Queste caratteristiche sono apprezzabili quando i silos di cui parliamo sono quelli che gli imprenditori agricoli utilizzano per immagazzinare grano e altri cereali, quando parliamo però il termine silo è associato alle funzioni aziendali, queste qualità si trasformano spesso in svantaggi.
La maggior parte delle aziende manifatturiere, nate dall’applicazione dei principi classici di management, sono infatti ancora strutturate con divisioni aziendali classificabili come silos, con perimetri ben delineati e processi di comunicazione verso l’esterno difficili e laboriosi. Se è vero che queste divisioni, basate su funzionalità e/o aree geografiche, trovano una chiara razionale in termini di gestione finanziaria e delle risorse umane, è vero anche che spesso rappresentano per l’azienda un ostacolo alla capacità di coordinare il proprio lavoro e le proprie attività come un’unica unità.
Gli effetti negativi che questi silo creano per le aziende manifatturiere sono anche più evidenti quando analizziamo l’anatomia delle supply chain di queste aziende. Materiali, semilavorati, ricambi, prodotti e informazioni transitano attraverso una vasta rete, dai fornitori fino ai produttori, dai distributori ai consumatori, e viceversa. Allo stesso tempo, all’interno dell’organizzazione, questi stessi elementi si muovono fra una funzione e l’altra, ed è quindi chiaro come, con così tanti passaggi, ottimizzare come le diverse funzioni comunicano e collaborano fra loro sia un elemento chiave.
Le aziende nel settore manifatturiero, per esempio, hanno solitamente non meno di cinque funzioni da coordinare fra loro: vendite, marketing, approvvigionamento, produzione e logistica. In aggiunta, queste funzioni sono naturalmente spinte verso obiettivi, agende, e modi di gestire gli importanti elementi precedentemente citati, diversi. Le informazioni, in particolar modo, spesso scorrono lentamente da un reparto all'altro, quasi come in un gioco del telefono, aumentando la possibilità che si generino errori, incoerenze e dispersioni.
Inoltre, i sistemi informativi aziendali sono spesso costruiti con simili caratteristiche da “silos”, con software diversi per ogni funzione che comunicano tra loro in maniera approssimativa, generando ancora più errori e discrepanze.
Per abbattere le barriere create da questi silos funzionali, le aziende hanno quindi bisogno di vedere la propria supply chain nel suo complesso e di adottare soluzioni software in grado di gestirla come tale, allineando:
- Obiettivi e strategia
- Persone
- Processi
- Tecnologie
Un processo in particolare può beneficiare da una gestione collaborative della supply chain: il processo di pianificazione. Per le aziende che operano nell’industry 4.0, caratterizzata da un mercato fortemente guidato dalla domanda, le attività di pianificazione sono infatti un elemento critico.
Nello specifico, le aziende dovrebbero puntare a creare una struttura che supporti una gestione cooperativa dei processi di pianificazione per l'inventario, la domanda, le forniture, e la produzione, concedendo a ciascuna funzione ampia visibilità sui piani di tutti gli altri attori e la capacità di intervenire su ogni piano per tenere conto delle proprie specifiche necessità.
Le informazioni dovrebbero quindi fluire senza intoppi da una funzione all'altra, permettendo ad ogni funzione di contribuire nella creazione del piano di ciascuna delle altre così da allineare tutte le diverse strategie e ottimizzare ciascuno dei piani rispetto a tutti gli altri.
In modo simile, i flussi di collaborazione e di informazione dovrebbero essere ottimizzati con un approccio globale. La globalizzazione ha infatti svolto un ruolo importante per lo sviluppo delle imprese negli ultimi decenni, con il risultato che le aziende produttrici non solo devono gestire le funzioni di silos-like, ma anche aree geografiche e impianti produttivi che presentano caratteristiche e problemi di comunicazione e collaborazione simili.
sedApta lavora con i propri clienti per creare e implementare soluzioni in grado di garantire la massima efficienza nelle attività di pianificazione, esecuzione e ottimizzazione di tutte le funzioni lungo la supply chain, per massimizzare i risultati di business e abbattere le barriere tra silos.
Grazie alle soluzioni sedApta per la pianificazione collaborativa nelle diverse funzioni e aree, le aziende possono:
- Recuperare tutte le informazioni basandosi su un singolo modello dati per facilitare la collaborazione tra le varie funzioni e paesi.
- Generare simulazioni di scenario cross-plant e programmi di produzione ottimizzati sulla base di vincoli prestabiliti per la programmazione e la pianificazione delle risorse di medio termine (pianificazione MPS locale e V&OP).
- Visualizzare i colli di bottiglia, le dipendenze e le restrizioni di capacità su macchine e fornitori attraverso l'intera catena di fornitura.
- Creazione di visibilità attraverso una rete multi-livello per quanto riguarda l'inventario su migliaia di prodotti, decine di impianti, centinaia di fornitori e molti pianificatori.
- Vedere chiaramente e influenzare la domanda, l'offerta e il livello di servizio in tutta la catena del valore a più livelli della supply chain estesa.
- Supportare i processi decisionali in tempo reale valutando molteplici scenari per bilanciare domanda e offerta sulla base di vari parametri che permettono di ottimizzare i trade-off.
Tutti questi benefici si traducono in risultati crescenti e valore aggiunto per le aziende manifatturiere, che si trovano infine nella condizione di competere efficientemente in un mercato oggi fortemente demand-driven.