La logistica nell’emergenza: uno sguardo al passato per un futuro diverso
“I logistici appartengono ad una razza di uomini solitamente tristi. Sono molto richiesti in tempo di guerra, ma cadono nell’oblio in tempo di pace. Sono uomini concreti, ma sono costretti a lavorare spesso per altri uomini che sono, invece, mercanti di teorie. Emergono durante la guerra perché la guerra è, essenzialmente, un fatto concreto. Scompaiono in tempo di pace perché la pace è soprattutto teoria….” (da una storia di autore sconosciuto).
Sono ormai passati molti anni da quando questa “storia di autore sconosciuto” è stata scritta e probabilmente molti di voi, lettori delle nostre newsletter, la conosceranno; ma quanti, sinceramente, potevano pensare che quelle parole sarebbero state così drammaticamente attuali!
Quando quest’articolo verrà pubblicato, quasi certamente saremo ancora in piena emergenza o, come qualcuno afferma, ancora in “guerra”, contro un nemico invisibile e subdolo e senza una vera “arma” con cui potersi difendere, costretti ad un isolamento forzato, con una mobilità ridotta se non completamente inibita, con le ormai lunghe file d’attesa fuori dai negozi di alimentari, supermercati, farmacie che inevitabilmente, dopo giorni di vero e proprio “assalto”. stanno soffrendo per la mancanza di prodotti sugli scaffali (in back order diremmo noi).
E’ proprio ora che anche la gente “comune”, nel senso più ampio della parola, si sta accorgendo di quanto la “logistica” sia materia tremendamente importante e fondamentale per garantire a tutti il mantenimento del proprio benessere e la possibilità, per quanto possibile, di continuare una vita normale.
La storia ci insegna che i grandi condottieri del passato, da Giulio Cesare a Napoleone, ai più recenti eserciti delle ultime guerre mondiali, hanno spesso vinto o perso le loro battaglie non solo per il coraggio e la capacità guerresca delle loro truppe o l’efficienza e modernità dei loro armamenti, ma perché dotati di una “buona” o “cattiva” logistica.
Solo una continua ed adeguata capacità di rifornimenti di viveri, abbigliamento, armi e munizioni poteva infatti garantire la possibilità di continuare la battaglia e far la differenza fra la vita o la morte, fra la vittoria e la sconfitta e per questo era necessario avere scorte a sufficienza e un sistema di distribuzione capillare e tempestivo.
Da quei tempi sono cambiate moltissime cose: le strutture, i magazzini, i sistemi di stoccaggio e le modalità di preparazione ordini, i mezzi di movimentazione sono sostanzialmente mutati e le evoluzioni ed innovazioni tecnologiche hanno completamente stravolto le modalità di trasmissione delle informazioni: cellulari, lettori barcode, trasmissioni wi-fi, voice picking, hanno di fatto eliminato l’uso della carta e permesso di abbattere vertiginosamente i tempi di trasmissione dei messaggi.
Pensate solo ai corrieri a cavallo che, partendo da Roma con un dispaccio, dovevano raggiungere le armate di Giulio Cesare in Gallia, giorni di viaggio contro millisecondi di invio di un sms!
Ma nonostante tutto questo ci sono due cose che non sono mai cambiate nel tempo e precisamente: la “filiera” e gli “attori” della logistica, dove per “filiera” intendiamo l’insieme Produttore-Distributore-Negozio-Consumatore, mentre gli “attori” sono coloro che operano in queste strutture, ne definiscono il funzionamento, il posizionamento sul mercato, le strategie e le modalità operative.
La tendenza degli ultimi anni e forse ultimi decenni è stata quella di cercare di abbattere le scorte con tecniche di produzione just-in-time o di distribuzione in cross-docking, tecniche che permettono certamente di limitare investimenti in strutture onerose e aumentare la rotazione dei prodotti con effetti finanziari positivi, ma hanno anche l’effetto di aumentare in maniera significativa i rischi nel caso di situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo in questi giorni, dove non si trovano più mascherine o guanti di protezione.
E cosa dire dei megacentri di vendita, soprattutto nel settore del food, dove ora si può entrare solo in maniera contingentata con file interminabili. E’ vero che alcune catene offrono servizi a domicilio collegati con gli acquisti on-line, ma la domanda è così aumentata che il servizio non è più efficiente ed in molti casi non viene più erogato.
E allora si riscopre il vecchio e piccolo negozio di quartiere, che sta improvvisamente rivivendo una seconda giovinezza, capace in qualche caso di evolversi fornendo per esempio anch’esso servizi a domicilio.
Quale è dunque la “logistica” vincente? Quella che si concentra sull’abbattimento delle scorte, che stressa la filiera dal produttore al consumatore o quella che preferisce un magazzino più rifornito con costi di immobilizzo maggiori ma minori rischi? Quella che punta alla realizzazione di grandi strutture in centri costruiti in mezzo al nulla o quella che preferisce le piccole strutture di prossimità a due passi dal consumatore?
Non è semplice dare una risposta, soprattutto perché i fattori che entrano in gioco sono molteplici e vanno valutati non solo sulla base dell’emozione e del momento attuale, ma su una corretta ed attenta valutazione dei dati che deve essere affrontata da professionisti in grado di cogliere l’essenza dei “numeri” e soppesare le varie possibili soluzioni.
Questa volta non abbiamo voluto scrivere un articolo prettamente “tecnico”, ma un articolo di “riflessione” dal quale prendere spunto magari per ripensare all’intera supply chain per la quale NeT-LOG Consulting può offrire i propri servizi di consulenza.
NeT-LOG Consulting, società di Consulenza specializzata nella Logistica e nei processi di ottimizzazione di contesti operativi, è in grado di supportare e guidare le Aziende in questo delicato percorso progettuale e decisionale.
L’approccio normalmente utilizzato è quello di sviluppare un iniziale studio di fattibilità, con soluzioni innovative ed alternative fra loro perfettamente integrate o integrabili in realtà già operative, per poi passare ad un progetto realizzativo di dettaglio attraverso l’elaborazione di layout, la stesura di capitolati tecnici di mezzi e attrezzature, la preparazione di tender, la valutazione degli investimenti, la determinazione dei fabbisogni di risorse umane e tecniche, la compilazione e la stesura dei planning operativi.
NeT-LOG Consulting è anche in grado di supportare i Clienti con attività di program e project management, per assistenza in fase di start-up operativa.
NeT-LOG Consulting è una società di Consulenza Logistica con una elevata specializzazione operativa e tecnica, sviluppata in oltre 40 anni di esperienza con oltre 1.500 progetti realizzati, oltre 20 Milioni di mq di aree riorganizzate, più di 400 Clienti, molti dei quali continuativi.