La logistica nell’emergenza: atto terzo, il supporto di una Società di Consulenza
Sono ormai oltre tre mesi che il mondo intero vive in una quotidiana emergenza sanitaria che ha avuto effetti a volte anche “catastrofici”, come piace scrivere a molti giornalisti, che sembra ormai allontanarsi, almeno dai nostri paesi Europei, ma con lo spettro, quello si, di poter riprendere, se il livello di attenzione alle misure contenitive e di distanziamento sociale dovesse calare troppo velocemente.
Allora tutto bene? Non proprio perché l’emergenza sanitaria se ne sta portando dietro un’altra, forse per certi aspetti ancora più pesante, che è quella economica anche se, come sempre accade in situazioni di “disastro”, c’è chi ne viene travolto fino a scomparire e chi invece, quasi inspiegabilmente, ne viene fuori più forte, vigoroso, cresce a dismisura, prende fiducia in se stesso, delle sue capacità mettendo in moto processi mentali e comportamentali positivi che riescono, non solo a fargli superare la “crisi” del momento, ma anche a gettare le basi per il futuro, e magari un futuro diverso.
Succede agli esseri umani e succede alle aziende ed in genere perché ciò accada sono necessarie due principali caratteristiche: la capacità di resilienza, per affrontare i primi momenti e non scoraggiarsi al primo colpo di vento, e la capacità di reagire e riconvertirsi, a volte anche in maniera radicale, e a volte solo anche per un periodo limitato, ma mettendo a frutto quello che si sa fare senza dover necessariamente iniziare tutto da zero, un esempio su tutti la Ferrari che nel giro di poche settimane ha riconvertito alcuni reparti di Maranello per la produzione di valvole per respiratori polmonari e raccordi per maschere di protezione!
Certo, stiamo parlando di un leader indiscusso, che dalla sua possiede risorse umane, finanziarie, capacità organizzative e progettuali che non tutti hanno, ma in primis, invece di chiudere i cancelli delle fabbriche e attendere tempi migliori, ha reagito con tempestività e lo spirito giusto per contenere i danni e preparare le basi per la ripresa.
Se ora analizziamo il mondo della logistica, in questo scenario, essa ha fatto e sta ancora facendo la parte del “leone” perché è uno dei settori che, invece di scomparire, è per certi versi esploso ed è salito alla ribalta della cronaca perché ha assicurato i rifornimenti dei materiali medicali alle strutture sanitarie, i rifornimenti dei prodotti alimentari alla grande distribuzione e ai piccoli negozi di quartiere, in generale i rifornimenti a tutte le aziende che hanno continuato ad operare e ai privati che, non potendo circolare liberamente, si sono “convertiti” all’ e-commerce per acquistare i prodotti più disparati.
A onor del vero non tutti hanno avuto ugual fortuna o possibilità perché, indipendentemente dal fatto che siano provider logistici plurimarca o logistiche “aziendali”, alcuni settori produttivi per i quali operano si sono completamente fermati, vuoi per la famiglia merceologica trattata (pensiamo ad esempio a tutto il mondo del fashion), vuoi per altre cause, come i vincoli contrattuali che possono impedire a queste imprese di “riconvertirsi”.
Al di là di questo è però necessario porsi alcune domande e avere altrettante risposte obiettive:
- questo tipo di aziende sono in grado di “riconvertirsi”?
- hanno la capacità progettuale necessaria magari per un profondo re-engineering delle proprie strutture?
- sono disponibili ad una riorganizzazione del proprio modus operandi?
perché in molti casi problemi di tipo culturale (“in azienda si è sempre fatto così”), piuttosto che resistenze “interne” al cambiamento, per problemi “politici” o per la paura di perdere la propria “leadership”, possono essere cause che impediscono ad un’azienda di evolvere la propria organizzazione e la propria logistica in forme più efficaci ed efficienti.
In particolare poi nelle logistiche di tipo “aziendale” (quelle cioè che fanno logistica esclusivamente per la propria linea produttiva o commerciale) è probabile che operino risorse che possiedono conoscenze esclusive del proprio “settore di appartenenza” e quindi hanno maggiore difficoltà a trovare soluzioni migliorative e innovative che invece potrebbero essere mutuate da altri settori.
Ma tutto ciò può essere facilmente superato richiedendo l’intervento in azienda di una società di Consulenza, libera mentalmente da tutti questi problemi che, grazie alla messa in campo di un Team di progetto dedicato e formato da professionisti con un elevato grado di esperienze, specializzazioni e competenze diversificate, sia in grado, in un tempo molto ridotto, di comprendere la realtà aziendale ed il “problema”, lavorando con metodi di lavoro consolidati ed affinati nel tempo che hanno già avuto in passato feedback positivi.
L’uso di strumenti di analisi e di simulazione sono poi altri importanti assets, in genere non utilizzati in Azienda, che possono contribuire in maniera molto efficace nella risoluzione di problematiche, specie in caso di progettazioni ex novo di poli logistici o reti distributive.
Quello che deve però essere molto chiaro è che la proposta da parte della Società di Consulenza, dopo una prima fase di analisi oggettiva, basata sull’analisi dei dati forniti, dovrà portare a soluzioni di fattibilità applicabili nella realtà contestuale dell’azienda Cliente che poi potranno essere perfezionate, fin nei minimi dettagli, in una successiva fase realizzativa ma che il buon esito del progetto sarà possibile se vi sarà una partecipazione attiva e costruttiva da parte dell’azienda stessa; deve cioè crearsi una vera partnership collaborativa che abbia il compito e lo scopo di raggiungere i risultati prefissarti nel tempo e nei costi prestabiliti.
Spesso è proprio l’elemento costo che fa desistere le aziende a chiedere il supporto di una Società di Consulenza senza pensare ai costi, a volte anche molto elevati e spesso occulti, che invece si possono generare da progettazioni sbagliate, dall’acquisto di strutture e/o attrezzature inutili o inadeguate o da progetti che non vengono portati a termine perché troppo lunghi e complessi da gestire in house.
In particolare in questo singolare periodo della nostra storia è indispensabile evitare errori, perché non potrebbe esserci una seconda occasione, e progetti ben condotti si traducono invece sempre in savings, in miglioramenti delle performance, nell’ottimizzazione degli spazi ed è proprio in quest’ottica che deve essere inquadrato l’intervento di una Società di Consulenza.
A chi affidarsi dunque? Certamente ad una Società consolidata, formata da professionisti con curriculum importanti che abbia svolto molti progetti in più settori merceologici, che possa essere referenziata da Clienti conosciuti e che possa presentare case history significativi e documentabili.
NeT-LOG Consulting è una società di Consulenza Logistica con una elevata specializzazione operativa e tecnica, sviluppata in oltre 40 anni di esperienza con oltre 1.500 progetti realizzati, oltre 20 Milioni di mq di aree riorganizzate e più di 400 Clienti, molti dei quali continuativi.
NeT-LOG Consulting possiede competenze specifiche in tutti gli aspetti della catena logistica ed in particolare:
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