Settore logistico, iniziative per ridurre l’inquinamento ambientale
Minimizzare l’influenza ambientale della logistica industriale, con un occhio particolare alla logistica sostenibile, è ora una delle priorità per le imprese, chiamate a seguire i modelli Environmental, Social e Governance (ESG), in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, insieme di linee guida e iniziative proposte dalla Commissione Europea per raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. Infatti, oggi, occorre attuare una rivoluzione green che si traduce nel ridurre le emissioni di anidride carbonica e contrastare il cambiamento climatico. Tuttavia, come emerge dal report di Legambiente Mal Aria di città 2024, redatto nell’ambito della Clean Cities Campaign, l’inquinamento nelle città italiane è ancora in salita: nonostante una riduzione dei livelli di inquinanti atmosferici nel 2023, i comuni faticano ad accelerare il passo verso un miglioramento sostanziale della qualità dell’aria.
Nell’ambito della logistica, una gestione e pianificazione efficiente delle attività coinvolte nella catena di distribuzione, che vanno dall’acquisto delle materie prime fino all’utilizzo da parte del consumatore finale, sono fondamentali per creare un futuro sostenibile – anche in linea con i Goal dell’Agenda 2030 – e migliorare nel medio e lungo termine la redditività degli investimenti.
Uno dei progetti che vanno in questa direzione è quello di Logicor Italia, che contribuisce al supporto delle iniziative ambientali con la costruzione di un nuovo magazzino sostenibile a Rolo, in provincia di Reggio Emilia, su un terreno industriale di circa 22.300 metri quadri – di proprietà del fondo di investimento Mazer. Il suo completamento avverrà entro la fine del 2024. Come afferma Graeme Hepburn, Country Manager Italia di Logicor: “Il settore immobiliare contribuisce in modo significativo alle emissioni globali di anidride carbonica e, per questo, agiamo quotidianamente in modo responsabile per un futuro sostenibile. Nel 2022 come operatore del settore immobiliare logistico ci siamo impegnati pubblicamente a ridurre la nostra impronta di carbonio del 36% entro il 2030 e nel 2023 possiamo dichiarare di aver raggiunto il 20% rispetto a questo obiettivo”.
L’energia solare è il focus principale dell’azienda, nell’ottica di contribuire in maniera incisiva sul raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di carbonio. “Nel 2023 abbiamo installato 6MWp di pannelli fotovoltaici rispetto a 1MWp nel 2022, e questa cifra crescerà ulteriormente nel 2024. Ci poniamo l’obiettivo di includere gli impianti fotovoltaici in tutti i nostri nuovi sviluppi e, dove appropriato, di integrarli nello sviluppo e nella ristrutturazione dei nostri asset esistenti”, continua Hepburn. Nel percorso di sostenibilità, c’è una particolare attenzione all’impatto delle attività sulle comunità locali: l’azienda collabora con amministrazioni e stakeholder del territorio per progettare e sviluppare edifici che abbiano un impatto positivo sul territorio, per esempio piantumando e/o creando aree pubbliche verdi, migliorando la viabilità costruendo piste ciclabili e rotatorie.
Proprio per la consapevolezza dell’impatto del settore immobiliare sull’ambiente, l’impegno è quello di agire in modo responsabile per un futuro sostenibile e a ridurre le emissioni di gas serra Scope 1, Scope 2 e Scope 3 del 36% entro il 2030, target approvato dalla Science Based Targets Initiative (una collaborazione tra il CDP, il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute e il World Wide Fund for Nature a cui aderiscono le aziende per fissare un obiettivo climatico basato sulla scienza). Questo obiettivo rientra in un più grande piano ESG quinquennale approvato nel 2020 per creare un impatto positivo. Specifica il manager: “Abbiamo raggiunto in questi anni alcuni rilevanti risultati: per fare un esempio, nel primo semestre 2023 abbiamo realizzato 91 progetti di efficienza orientati alla sostenibilità. Tutti i nostri nuovi sviluppi e progetti di riqualificazione in Italia sono concepiti e costruiti per migliorarne l’efficienza e il risparmio energetico, la mitigazione dell’inquinamento e la riduzione del consumo di acqua negli edifici”.
Nel 2023, secondo quanto riporta il manager, si è assistito a un rallentamento della domanda rispetto ai picchi del 2021-2022, in quanto l’evoluzione del quadro macroeconomico ha frenato il processo decisionale degli occupanti. Tuttavia, la domanda è rimasta fiorente e sostenuta, in particolare nelle aree più strategiche; si è registrata, infatti, una crescita dell’8% nei mercati logistici chiave in Europa: “La strategia ha condotto a ottimi risultati in un momento in cui il mercato degli immobili logistici rimane forte. I fattori strutturali della domanda rimangono stabili, mentre i nuovi sviluppi sono limitati da una serie di fattori, tra cui la limitata disponibilità di terreni e l’aumento dei costi di costruzione”. Le tendenze dell’e-commerce e la resilienza della catena di fornitura continueranno a sostenere la domanda degli occupanti e le prospettive per il 2024 – e oltre – sono promettenti.