La documentazione del trasporto internazionale su strada – in particolare CMR- e la prassi di mercato
Torrente Vignone - Studio Legale Internazionale
Il più importante documento di trasporto internazionale è la lettera di vettura internazionale, c.d. CMR, che è l'acronimo di Convention des Merchandises par Route del 19 maggio 1956.
Questo tema verrà anche trattato nel corso di un seminario di aggiornamento organizzato dal nostro studio il 19 Novembre p.v., nel corso del quale ci sarà un confronto fra operatori del settore e professionisti per individuare la prassi più efficiente per la gestione della documentazione del trasporto.
Va, innanzitutto, sottolineato che la CMR non è stata prescritta dalla legge come necessaria ai fini della validità del contratto di trasporto, il quale, indipendentemente dalle vicende della CMR (sua esistenza, smarrimento, o irregolarità di emissione) continua ad essere pienamente efficace. Inoltre, non rappresenta la merce né consente di trasferirne il possesso durante il viaggio ad altri soggetti.
La CMR fa, invece, fede dell'esistenza del contratto fino a prova contraria.
Ancora più importante è il fatto che, grazie alle indicazioni ivi contenute, la CMR riproduce le pattuizioni del contratto di trasporto e diventa fondamentale per stabilire lo stato delle merci alla consegna in modo da accertare con lo stato a destino se si sono verificate perdite o danni. Ciò rileva al fine di determinare, quindi, quali siano le responsabilità del vettore nel trasporto.
Le indicazioni contenute nella lettera di vettura riguardo al luogo di carico e scarico servono anche per determinare la normativa applicabile.
Si comprende, quindi, come sia importante che chi redigi la lettera di vettura la compili in modo accurato e completo affinché non vi siano omissioni che potrebbero compromettere il buon esito del trasporto.
A tale riguardo, la Convenzione CMR non specifica a chi spetti il rilascio della lettera di vettura internazionale e sul punto manca un orientamento unanime anche da parte della giurisprudenza e della dottrina. Nella pratica accade che il più delle volte la CMR viene emessa dal mittente o spesso dallo spedizioniere in qualità di committente del trasporto, su richiesta del vettore.
Consigliamo sempre ai nostri clienti di partecipare alla compilazione della CMR o, almeno, di verificare la correttezza dei dati inseriti. Purtroppo, infatti, abbiamo esperienza di casi in cui eventuali omissioni o errori abbiano, poi, avuto un effetto controproducente sulla parte che avrebbe dovuto curare l'informazione mancante o inesatta. Per esempio, dal punto di vista del committente del trasporto, una sua negligenza nella compilazione può diventare materia per dimostrare da parte del vettore l'esistenza di una causa liberatoria del sua responsabilità per danni per perdita (per il fatto del mittente).
La lettera di vettura internazionale contiene obbligatoriamente i dati relativi alle figure soggettive, al trasporto e alle merci.
Fra le indicazioni eventuali, segnaliamo il divieto di trasbordo del carico che a volte, per la natura della merce, si rivela alquanto importante. Accade di includerla quando, ad esempio, si tratta di merci il cui stivaggio è molto delicato e deve essere effettuato secondo precise modalità per evitare danni.
Va ricordato che nella prassi del trasporto, molte volte la merce passa attraverso i c.d. transit point. Questo aspetto va considerato attentamente. A seconda delle modalità del transito e del territorio in cui tali depositi si trovino, si dovrà determinare se la CMR si applichi a tutto il percorso o solo a partire, per esempio, da tali transit point. Non solo. Tali aspetti potrebbero avere un'influenza sulla determinazione della normativa applicabile. Infatti, si può trattare di puro trasporto come anche di un combinato fra attività di deposito e trasporto. Tutto ciò dovrebbe essere considerato in modo particolare dal vettore che, senza averne consapevolezza, potrebbe trovarsi ad assumere responsabilità maggiori o, comunque, di natura diversa da quelle originariamente previste.
Vi sono, poi, altri documenti a seconda della tipologia di beni trasportati. Ricordiamo, fra questi, il trasporto su strada di merci pericolose, che è regolamentato dall'accordo internazionale ADR, il cui testo è aggiornato ogni due anni. In tale caso va utilizzata un'apposita lettera di vettura denominata ADR e vanno osservate misure di prevenzione.
Altri documenti di trasporto sono stati creati dalla FIATA (Federazione Internazionale delle associazioni trasportatori e assimilati), come la FBL-FIATA Bill of Lading polizza di carico diffusa nel traffico di merci che viaggiano in LCL (spedizioni in groupage), il FCR Forwarder certificate of receipt documento che ha funzioni prevalentemente finanziario e la FIATA SDT Shipper's Declaration for the transport of Dangerous Goods certificato del caricatore per il trasporto di merci pericolose.
Scarica qui il programma completo del seminario:
"IL NUOVO CODICE DOGANALE: SCENARI FUTURI PER IL TRASPORTO INTERNAZIONALE"