L’evoluzione del WMS: il Warehouse Control System
Oggigiorno il concetto di WMS ("Warehouse Management System") è entrato di diritto nel vocabolario dell'uomo che si occupa di logistica, riferendosi al sistema di gestione operativa di magazzino, parte ormai fondamentale nella gestione dell'intera catena di distribuzione, con gli obiettivi di controllare i movimenti e gli stock delle merci e di processare le transazioni, dalla ricezione alla spedizione al riordino, etc.
Sono ormai innumerevoli le aziende che si sono dotate di un WMS e che dal suo utilizzo ne hanno tratto notevoli benefici, tuttavia i tradizionali sistemi di gestione operativa, oltre ad evidenti punti di forza, presentano anche alcuni limiti: l'esplosione del fenomeno dell'e-commerce e la sempre maggiore tendenza a richiedere ordini con rapidità di esecuzione hanno messo in luce alcune lacune e suggerito approcci intermedi o alternativi con nuovi o aggiornati WMS che sfruttano alcune opzioni come il "Warehouse Control System" (WCS) e le soluzioni "voice".
Non a caso, il famoso gruppo di Ricerca Aberdeen ha rilevato che il 52% delle aziende ha pianificato di migliorare il proprio WMS, mentre il 23% ne ha programmato l'implementazione di uno nuovo.
Se, infatti, i tradizionali WMS trovano facile ed immediata applicazione nei magazzini manuali (ad esempio gestiti con normali carrelli elevatori), con le nuove esigenze delineate dal mercato finale che spingono le aziende sempre più verso l'automazione (ad esempio con traslo-elevatori, convogliatori, macchine automatizzate) si rende necessario implementare un sistema per il controllo operativo del flusso di merce, noto appunto come "Warehouse Control System" (WCS).
Un sistema WCS è un'applicazione software che dirige in tempo reale le attività interne a magazzini e centri di distribuzione, con responsabilità su tutte le operazioni e con obiettivi di efficienza e massimizzazione del risultato desiderato. Di fatto non si tratta di un sostituto del WMS, bensì di un applicazione che si interfaccia da una parte con una vasta gamma di attrezzature di material handling (come AS/RS, magazzini verticali, sistemi di trasporto, sorter, pallettizzatori, etc.), ma dall'altro lato si collega con sistemi superiori quali, appunto, i sistemi di gestione operativa (WMS).
Il tipico magazzino / centro di distribuzione moderno è composto da una architettura di controllo multi-tier, in cui ogni livello nella gerarchia di controllo ha un ruolo ben definito.
Se, dunque, il livello più alto della gerarchia di controllo spetta al WMS, il coordinamento delle attività dei vari sottosistemi di movimentazione dei materiali è il ruolo del sistema di controllo del magazzino (WCS). Il WCS gestisce, infatti, i dati e le informazioni "real time", connettendosi con i sistemi di movimentazione della merce e fornendo interfacce utente per il monitoraggio, il controllo e la diagnostica.
Se da una parte, quindi, il WCS colloquia con il WMS, dall'altra parte si trova ad interfacciarsi con il livello più basso, più vicino alle apparecchiature fisiche, dove tipicamente si trovano i dispositivi di controllo (PLC), interfacciati con fotocellule scanner, motori, lettori di codici a barre, etc.
Per molti, il ritmo dei cambiamenti nel mercato software è sconvolgente: certamente oggi non esistono più gli storici e monolitici programmi informatici con 10 anni o 25 anni di vita.
«In tutti i miei anni, non ho mai visto un così rapido cambiamento» – afferma Greg Cronin, Executive Vice President di Intelligrated (azienda internazionale fornitrice di soluzione automatizzate di material handling e software), veterano del settore da oltre 30 anni – «software solitamente utilizzati con un ciclo di vita di cinque o otto anni, ora si esauriscono dopo tre».
Oggi molti WMS offrono tale modulo, di conseguenza ci sono due "modus operandi": o il WMS si collega al WCS dell'impianto logistico oppure il WMS stesso gestisce l'impianto.