Il picking nella logistica – breve storia e come ottimizzarlo
La sfida delle aziende per svilupparsi, conquistare nuovi mercati, nuove clientele ed ottenere risultati sempre più soddisfacenti passa oggi attraverso la qualità del proprio sistema logistico e l’ottimizzazione della gestione del magazzino, con l’integrazione delle proprie risorse in una logica di industria 4.0. Il tema in questi anni è stato messo sotto i riflettori delle analisi e delle progettazioni di moltissime Pmi italiane, che hanno scontato un certo ritardo rispetto ad altri paesi avanzati. L’approfondimento serio rispetto ai temi alla logistica dell’intera filiera produttiva, alla gestione e all’automatizzazione del proprio magazzino sono elementi che hanno preso piede piuttosto recentemente: i concetti di logistica integrata arrivavano a maturazione nella seconda metà degli anni Ottanta del Novecento, mentre nel nostro Paese l’approccio gestionale alla logistica è comparso più tardi e solo negli ultimi anni si può parlare di vera a propria logistica della filiera produttiva con un’integrazione di quella che è la fase di gestione e stoccaggio materiale, prelievo e picking, imballaggio e immagazzinamento e tutto quello che comporta l’ottimizzazione di queste operazioni.
Sono state soprattutto le esigenze dei consumatori, orientate alla personalizzazione dei prodotti, a rendere necessarie produzioni “lean” e “just in time”, con dei magazzini puntuali e precisi senza uno stoccaggio di enormi quantità di merci immobilizzate per lungo tempo. Lo sviluppo degli e-commerce e la richiesta di consegne rapide ed efficienti hanno reso necessarie diverse fasi di automatizzazione gestionale e di tracking.
La gestione della logistica rapida e puntuale, ormai richiesta sia nel B2B che nel B2C, si sposa bene con processi di picking automatici, con gestioni interne che si basano sull’automazione dei magazzini, nel contesto dell’industria 4.0 integrata a tutti i processi produttivi.
Il picking è quindi una funzione essenziale. Per picking si intende la serie di operazioni nella fase di prelievo parziale di materiali, prodotti o colli da unità di carico più grandi quali, per esempio, pallet e imballaggi, da destinare a un comparto interno del magazzino o alla spedizione verso l’esterno. Più il picking è efficiente più i tempi e le risorse si ottimizzano, apportando così un risparmio significativo sui costi di magazzino.
Come ottimizzare quindi i processi di picking?
La prima fase importantissima è analizzare la propria azienda con l’aiuto di uno sguardo esterno. È in questo che noi Di Massa siamo specializzati: andiamo a studiare la situazione di ogni piccola media impresa che abbia bisogno di migliorare i propri processi di gestione della logistica, in modo da fornire la risposta adatta alle esigenze reali di ogni singola azienda. Quello che c’è scritto sui manuali di logistica, infatti, va sempre calato nella realtà di ogni impresa, in modo da comprendere le situazioni effettive che ogni azienda si trova a vivere.
Una volta svolta l’analisi, si può pensare a diverse ottimizzazioni caso per caso. Ad esempio, si possono pensare a miglioramenti nel picking organizzando in modo migliore la mappa degli articoli da prelevare e depositare. Non necessariamente il percorso più breve è il migliore: a volte la rapidità è nemica della precisione, come quando due articoli molto simili rischiano di essere facilmente confusi e aumentano gli errori nel processo, peggiorando anziché migliorando la gestione.
Un altro passo è la configurazione di un software ottimizzato per la gestione del proprio magazzino, personalizzato sulle esigenze, che renda disponibile una mappa precisa degli articoli e della fase in cui si trovano nella filiera, in modo da rendere precise e senza perdite di tempo le operazioni di picking. In alcuni casi, si potrà proporre un’automazione parziale o totale del magazzino, ma sempre facendo un’analisi di costi benefici e una stima precisa di quanto tempo ci vorrà per rientrare dell’investimento.
L’automazione completa del picking di magazzino è uno degli elementi che possono fare la differenza nella gestione dell’area logistica, ma non è necessariamente la scelta migliore per una piccola media impresa. L’unico modo per capire di cosa ha bisogno la propria azienda è scegliere un consulente della logistica che sappia ascoltare, capire e soddisfare le esigenze di ogni cliente, accompagnando passo passo nell’analisi dell’esistente, nella progettazione, nella scelta di prodotti a norma di legge e soluzioni di massima sicurezza, oltre che il continuo dialogo nella fase di realizzazione e la perenne disponibilità per eventuali interventi di manutenzione e di ricambi. Per questo c’è Di Massa, al fianco delle piccole medie imprese italiane.