ASRS (Automated Storage and Retrieval System)
Per questo approfondimento si ringrazia Simco Consulting
Gli ASRS sono sistemi di movimentazione automatica ad alta densità di stoccaggio e – tipicamente – a forte sviluppo verticale per massimizzare il rendimento di superficie.
Tra le altre caratteristiche troviamo: elevati investimenti iniziali ma successiva riduzione dei costi di esercizio, velocità, accuratezza, allineamento inventariale, possibilità di operare in condizioni ambientali particolari (es. celle frigo), indipendenza dal know-how del personale, migliore gestione e controllo del magazzino, sicurezza.
Questi sistemi si differenziano principalmente per le caratteristiche delle unità di carico movimentate: pallet/cassoni o scatole/cassette.
- Nel primo caso la movimentazione avviene con trasloelevatori pesanti mono/bi-colonna che possono raggiungere i 45 mt di altezza ed una portata di 3000 kg in configurazione standard.
- Nel secondo caso si parla di impianti miniload in grado di muovere unità di carico leggere (fino a 50 kg) con accelerazioni e velocità decisamente più elevate e fino ad altezze di 20 mt in configurazione standard.
Gli impianti ASRS vedono anche la possibilità di realizzazioni particolari come quelle che vedono una macchina operare su più corridoi (trasloelevatori sterzanti), con attrezzi di presa multipli (2, 4 forche) oppure con profondità di stoccaggio maggiore di uno (doppia o addirittura multipla utilizzando i sistemi di stivaggio a shuttle).
Solitamente questi impianti sono collegati con le diverse aree operative (ricevimento, picking, spedizione) attraverso sistemi di convogliamento più o meno articolati quali rulliere, catenarie, AGV, EMS. Il dimensionamento di un sistema AS/RS è un processo complesso sia per quanto riguarda la scelta della tipologia di macchina alla luce dei vincoli presenti, sia per quanto riguarda il calcolo della potenzialità del singolo trasloelevatore come funzione della geometria dello scaffale (dimensioni, posizione punto di I/U) e delle prestazioni cinematiche della macchina (velocità, accelerazione, tempi fissi ecc.).
In questi casi è suggeribile affiancare ai metodi di dimensionamento classici anche strumenti avanzati quali la simulazione dinamica.