Tecniche di preparazione a strati: impianto automatico di prelievo
Ci sono casi in cui le condizioni commerciali di vendita di alcuni Clienti richiedono e/o permettono la preparazione “a strati” dei loro prodotti.
Sia che si tratti di attività di cross-docking (materiale che entra dal fornitore e, senza essere stoccato, viene smistato e ricaricato sui mezzi per la consegna finale) che di allestimento ordini da scaffalature tradizionali, questa è in genere un’attività svolta a mano dagli operatori di magazzino che, pur essendo in qualche modo facilitati nella “conta” dei pezzi, di contro devono spesso spostare e allestire materiale ingombrante e pesante (pensiamo per esempio allo spostamento e allestimento di interi vassoi di prodotti alimentari).
In molti casi oltretutto queste operazioni vengono svolte da un numero abbastanza elevato di operatori e hanno necessità di ampi spazi di manovra.
In aiuto e supporto a questa attività è pertanto possibile pensare all’introduzione di un Impianto Automatico di Prelievo a Strati denominato Mixed Layers Palletizing (MLP).
Le principali componenti di questi impianti sono:
- Linea di avvio dei pallet interi (definiti pallet "madre")
- Sistema robotizzato, dotato di organo di presa, per la destratificazione dei pallet
- "Polmone" generalmente costituito da scaffalature asservite da un Trasloelevatore.
A queste componenti “base” possono poi essere aggiunte una serie di altri importanti componenti quali:
- Sistemi di “De-Wrap” per l’eliminazione automatica della “filmatura” dei pallet “madre”
- Applicatori di interfalda
- Etichettatrici automatiche
- Chiudi falde
- Magazzini automatici di pallet vuoti
- Buffer pallet/strati
- Etc...
Tali impianti, particolarmente flessibili seppur automatici, possono poi essere installati come “impianti a sé stante” oppure ad integrazione di altri impianti di stoccaggio automatico come Magazzini multiprofondità serviti da shuttle.
Essendo impianti automatici di un certo valore economico, è fondamentale, per la loro installazione ed effettiva redditività, svolgere a monte un serio e approfondito “studio di fattibilità” che dovrà tenere conto di molti fattori concomitanti, fra i quali:
- Spazi di installazione
- Volumetria dei prodotti da gestire
- Modalità di ricevimento dei prodotti
- Modalità di ricevimento degli ordini
- Lead time di consegna prevista
- etc.
In uno dei nostri ultimi interventi su un magazzino di circa 60.000 mq adibito a stoccaggio ed attività di cross-docking nel settore alimentare, lo studio di fattibilità ha consentito di ridurre di quasi il 50% l’area dedicata al cross-docking e del 30% l’utilizzo del personale in preparazione.
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