Lo scambio di informazioni in una supply chain
La Knowledge Value Chain (KVC) e il sistema "Quick Response"
di Paolo Facco
Definizione e caratteristiche di una KVC
Una conoscenza è un insieme organizzato di idee, procedure ed informazioni che viene gestito ed usato per migliorare ed aggiungere valore ai processi che hanno luogo dentro un'azienda. È molto importante per un'azienda capire quali sono le conoscenze delle quali ha bisogno per fare innovazione e migliorarsi. Quindi occorre ricercare le giuste fonti di informazioni dalle quali vengono ricavate le informazioni necessarie. Queste informazioni diventano poi parte del bagaglio di conoscenze di un'azienda e, in seguito, vengono applicate per causare rinnovamenti così da migliorare la propria posizione competitiva. Questo sistema di reperimento e trasferimento delle informazioni fino alla loro applicazione pratica viene chiamato Knowledge Value Chain (KVC) cioè catena a valore della conoscenza e può essere esteso da un'azienda ad un'intera supply chain.
Da quanto è stato appena detto si capisce che una KVC necessita di essere inserita in una Supply Chain Management (SCM) in quanto essa è solo un sistema nel quale vengono raccolte e trasferite informazioni. Se queste operazioni non fossero gestite in maniera opportuna, un'azienda o una supply chain non potrebbe raggiungere i suoi obiettivi. Deve quindi esserci una corretta gestione dei flussi di informazioni da una parte all'altra di una supply chain così da favorire un'utile diffusione di conoscenze.
Logistica a "Risposta Rapida"
A proposito del problema dello scambio di informazioni in una rete di fornitura negli ultimi anni si è sviluppato nell'ambito della logistica il sistema cosiddetto "a Risposta Rapida" o QR (Quick Response). L'idea alla base di questo sistema stabilisce che per sfruttare i vantaggi della competizione basata sul tempo è necessario sviluppare sistemi reattivi e rapidi. Per questo QR è il termine impiegato per definire i sistemi informatici e di logistica che insieme sono in grado di fornire "il prodotto giusto nel posto giusto e al momento giusto".
La risposta rapida esiste grazie allo sviluppo dell'informatica e, in particolare, alla diffusione dello scambio di dati via Internet, dell'impiego del codice a barre, dell'utilizzo di sistemi EPOS (Electronic Point of Sale, punti vendita elettronici) con scanner laser e così via.
Essenzialmente la logistica a risposta rapida si basa sul concetto che la domanda viene acquisita in tempo quasi reale e il più vicino possibile al consumatore finale. La risposta del sistema di logistica avviene poi in maniera diretta in seguito all'acquisizione di tali informazioni. Un esempio di questo approccio è rappresentato da Procter & Gamble negli Stati Uniti che riceve i dati di vendita direttamente dalle casse del più grande rivenditore al dettaglio del Nord America, Wal-Mart. Servendosi di queste informazioni P&G può pianificare la produzione e la consegna a Wal-Mart sulla base dei rifornimenti. Il risultato di questo sistema è che Wal-Mart ha meno scorte e meno stock-out e P&G risparmia tempo e soldi sulla produzione e sulla logistica grazie alla tempestività delle comunicazioni.
Inoltre, aspetto ancora più importante, sono incrementate le vendite di Wal-Mart. Se l'investimento nel sistema informatico è considerevole anche il payback è significativo. Secondo alcune testimonianze sull'utilizzo della QR, è possibile aspettarsi un payback inferiore a due anni.
I sistemi a Risposta Rapida hanno cominciato ad emergere nel settore della moda e dell'abbigliamento dove i costi dei tradizionali sistemi di giacenza basati sulle previsioni degli acquirenti prima dell'acquisto possono essere molto elevati. Infatti in questo settore il sistema di produzione è di tipo "Push".
Negli Stati Uniti si stima che i costi annuali per i sistemi di logistica convenzionali del settore tessile e dell'abbigliamento siano di 25 miliardi di dollari.
Se il concetto di QR fosse applicato a tutta la supply chain allora tutte le parti coinvolte potrebbero trarne vantaggio. Nel caso dei capi di abbigliamento l'obiettivo è di collegare le vendite al dettaglio con i produttori di abiti, che a loro volta sono collegati con i produttori tessili collegati ai fornitori di fibre tessili. Un esempio è costituito dal collegamento attraverso informazioni condivise della società tessile americana Milliken con Seminole Manufacturing Company (un produttore di pantaloni da uomo) e il rivenditore al dettaglio Wal-Mart. In questo caso le informazioni relative alla domanda degli utenti finali sono state acquisite presso il punto di vendita e poi rapidamente trasmesse alla supply chain, consentendo una notevole riduzione dei tempi di lead e quindi una riduzione sostanziale delle scorte.
Su scala globale si ritiene che la presenza di scorte tra l'impianto e il mercato offuschi la visione della domanda effettiva. È per questo che sono necessari sistemi informatici a "Risposta Rapida" che possano leggere la domanda a qualsiasi livello dell'iter e fornire la forza motrice per un sistema di logistica controllato a livello centrale.