Recupera produttività in magazzino e nei trasporti per eccellere
Buone notizie per l'economia italiana! L'Istat rivede al rialzo la crescita del Pil del 2016, portandola su base annua a +1,1% (+0,3% rispetto al 2015). Anche sul fronte del mercato del lavoro segnali incoraggianti le previsioni sono di un tasso di disoccupazione pari all'11,3% calando di 0,6 punti percentuali sul 2015 (11,9%).
Uno dei problemi più evidenti delle aziende italiane rispetto ai propri competitor stranieri è, da sempre, la produttività. Diventa sempre più necessario per intraprendere una vera e propria ripresa economica "fare meglio con meno", altrimenti i nostri concorrenti (in special modo quelli internazionali) risulteranno più competitivi; come disse Paul Robin Krugman, professore e noto editorialista per il New York Times: "la produttività non è tutto, ma a lungo andare è quasi tutto".
Per produttività, nel nostro settore, si intende la misura dell'efficienza di utilizzo delle risorse logistiche: magazzini, attrezzature, uomini, sistemi, automezzi.
Primo passo per ritrovare la produttività è ... misurarla! Parafrasando una mia, indimenticabile, professoressa del liceo: "È lapalissiano ma bisogna farlo!". Senza un valido, solido e accessibile (in una parola smart) sistema di cruscotto di controllo della logistica non avremmo nemmeno la bussola con la quale orientarci nel complesso mondo del miglioramento. Ovviamente non basta avere un report... per attivare un vero e continuativo processo di perfezionamento è necessario che i KPI (quelli giusti ... quelli veramente importanti) vengano diffusi all'interno dell'azienda e che si individuino/attivino i progetti per l'ottimizzazione.
La mappatura dei costi è una delle analisi fondamentali per pianificare il miglioramento e raramente, a onor del vero, è disponibile in azienda; le tecniche di analisi per mappare i costi della logistica fanno riferimento alle logiche dell'Activity Based Costing (modello che ripartisce i costi della logistica in funzione delle risorse effettivamente consumate dalle varie attività) e prevedono:
- Disegnare i processi e quindi rappresentare gli elementi fondamentali delle sue attività (flussi di materiali, snodi e punti di accumulo delle scorte, fornitori e clienti, etc.)
- Definire i driver che determinano il consumo di risorse per avere un criterio di ripartizione dei costi collegato al reale assorbimento
- Definire i valori di produttività per ogni processo e attività
- Elaborare i costi della logistica
Ma dove e come ritrovare la produttività? La verifica della saturazione delle risorse (aree di magazzino, UdC, mezzi di trasporto, risorse umane, sistemi automatici, etc.) è la prima cosa a cui prestare attenzione; in particolare un buon Supply Chain Manager dovrà curare:
- Gli spazi --> forse non vi è nulla di più banale; nella gestione del magazzino, spazio significa denaro. Per questo, l'ottimizzazione dell'area di stoccaggio e di quelle ausiliarie (ottimi risultati si possono ottenere per esempio nelle are di ingresso lavorando sulla certificazione dei fornitori) è un'operazione fondamentale per massimizzarne l'efficienza e abbatterne i costi (fissi per giunta).
- I processi --> l'ottimizzazione dei processi logistici, e in particolare quelli del magazzino, è la "sacra lotta" che ogni logistico deve portare avanti costantemente e con determinazione. Gli strumenti sono molteplici da quelli "quick win" come l'analisi del lavoro e più in generale tutte le tecniche di Labor Planning & Management, a quelli che richiedono maggiori investimenti, ma probabilmente anche i migliori risultati, come l'introduzione di software di gestione operativa (WMS) e l'automazione della movimentazione delle merci (miniload, trasloelevatori, rulliere con decision point, etc.)
- I trasporti --> ottenere un recupero di produttività in questo settore significa spedire camion più saturi, che percorrono meno chilometri e che arrivano prima a destinazione: un ottimo risultato per l'ambiente oltre che per il Conto Economico!
- Le persone --> solo puntando fortemente sulle persone si possono ottenere risultati eccellenti; sviluppare un ottimo clima aziendale, coinvolgere i collaboratori nei processi di cambiamento, investire in formazione (tecnica e manageriale)