Droni leggeri per la lettura di tag RFID
La soluzione di un problema da 45 miliardi di dollari l’anno per i rivenditori è stata trovata: l’uso all’interno del magazzino droni leggeri dotati di lettore RFID
Accoppiando dei droni aerei con dei sistemi RFID più intelligenti, i ricercatori del MIT hanno sviluppato un sistema che consente a piccoli e sicuri apparecchi volanti di leggere i tag RFID in magazzini di grandi dimensioni, con l’obiettivo di rendere i colli mancanti una cosa del passato e far così risparmiare ai rivenditori i miliardi persi per errori inventariali.
A causa di inventari errati per via di pacchetti mancanti, merce rubata e merci restituite i rivenditori perdono ogni anno 45 miliardi di dollari.
Secondo Forbes nel 2013 Walmart ha perso fino a 3 miliardi a causa delle discrepanze tra le registrazioni di inventario e lo stock realmente disponibile.
Ora una tecnologia per il monitoraggio dei colli basato sui droni potrebbe finalmente aiutare a risolvere questo problema.
La nuova ricerca del MIT ha proposto dei droni leggeri che possono aiutare a monitorare e gestire l'inventario in ambienti di grandi dimensioni, consentendo la scansione passiva RFID a lungo raggio.
I tag RFID hanno da tempo fornito una potenziale soluzione al problema del monitoraggio efficace dei colli attraverso la catalogazione digitale permettendo una versione molto più sofisticata della scansione del codice a barre.
Tuttavia, l’implementazione della tecnologia RFID è stata limitata in quanto i tag RFID più comuni sono passivi e a corto raggio. I tag senza batterie non possono inviare un segnale prima di essere scansionati da un lettore.
Così, anche se i tag RFID sono molto più utili per individuare le scatole rispetto a quanto un codice a barre potrebbe mai esserlo, essi necessitano ancora di una scansione individuale entro un raggio di alcuni centimetri dal tag RFID. Non solo ciò è ingombrante e inefficiente, ma non tiene conto anche dei pacchetti che possono essere situati in luoghi inaspettati.
Come soluzione, i ricercatori del MIT propongono di usare i droni come ripetitori tra i tag RFID e un lettore RFID, allargando di molto il range di lettura RFID e permettendo al drone di eseguire la scansione di segnali che potrebbero persino nascondersi dietro gli altri oggetti.
I ricercatori del MIT hanno così creato RFly – un nuovo sistema che consente ai droni di rilevare e individuare senza fili i colli con tag RFID per catalogare e monitorare i colli in maniera più veloce e più intelligente.
La tecnologia RFly consente ad un drone di agire come ripetitore tra un tag RFID e il lettore che lo individua (come mostrato nell'immagine). Di conseguenza, il lettore può comunicare con il tag RFID ad una distanza molto maggiore di quanto era stato possibile in passato, aumentando il range da centimetri a più di 50 metri, anche quando le reti RFID vengono rilevate attraverso le pareti.
Sulla base di stress test fatti con il prototipo RFly, si è conseguito un miglioramento in termini di aumento del raggio di azione della tecnolgia RFID pari a un ordine di grandezza rispetto agli scenari senza il drone trasmettitore.
La tecnologia RFly consente a un piccolo e leggero drone di volare all’interno di un centro di evasione degli ordini e di raccogliere risposte wireless da ogni RFID lungo il suo percorso di volo. Combinando le risposte, RFly può determinare la posizione di ciascun collo. Utilizzando il drone come trasmettitore RFID, piuttosto che da puro lettore, consente alla tecnologia di lavorare con "un piccolo drone, che vola in maniera sicura all’interno di magazzini e fabbriche", secondo la ricerca del MIT.
Anche nella fase prototipale, la squadra del MIT ha potuto stabilire la posizione di un determinato pacchetto entro un raqgio di circa 19 centimetri. Distribuito su larga scala, la tecnologia potrebbe aiutare i magazzini a tracciare i colli mancanti fino a stabilire lo scaffale esatto in cui sono posizionati.
Per decenni gli ingegneri hanno pensato che i tag RFID sarebbero stati i successori ideali dei codici a barre, soprattutto quando il loro costo fosse diventato estremamente basso. Fino ad oggi i problemi di range di individuazione ed i "punti ciechi", tuttavia, hanno limitato l'uso dei tag RFID lungo la Supply Chain.
Inoltre i ricercatori hanno notato come nessuno dei lettori RFID oggi disponibili sul mercato potrebbe essere montato su droni di piccole dimensioni, richiedendo invece droni di dimensioni maggiori "che sono sicuri solo in caso di volo in ambienti esterni o lontani dagli esseri umani".
Sviluppando piccoli droni per l’individuare dei pacchetti mancanti, i rivenditori aumentano l'efficienza nei loro magazzini e recuperano una quota significativa delle loro perdite annue di inventario. Inoltre, questi droni possono essere più economici e in grado di rimanere in aria per più tempo rispetto ai droni più grandi.
DatE le loro portate e dimensioni, pochi saranno sorpresi se Amazon o qualche altro gigante logistico incorporerà RFly, o un’innovazione simile, nella sua strategia di logistica.
È palese ormai a tutti come Amazon abbia un certo interesse ad utilizzare i droni per le sue consegne Prime Now; inoltre gli osservatori più attenti ritengono che i suoi negozi automatici Amazon Go utilizzeranno la tecnologia RFID per tenere traccia del movimento delle merci.