09 Gen2015
LOGISTICS NETWORK DESIGN (Definizione della Rete Distributiva)
Un appropriato design e un'adeguata gestione della rete distributiva consente non solo di soddisfare le attese del cliente ma anche di garantire un'elevata qualità del servizio riducendo i costi logistici globali. L'obiettivo della rete distributiva è definire il livello di controllo sui flussi, collegamenti logistici fornitori/stabilimenti, stabilimenti/mercati e le eventuali le relazioni con le 3PL.
Quali sono gli elementi che condizionano la configurazione del network distributivo? Fondamentalmente sono quattro:
- gli attributi della merce (es Densità di peso e di valore, deperibilità, obsolescenza, etc.)
- le caratteristiche spazio-temporali della domanda (es localizzazione dei punti di origine e di consegna, stagionalità, etc.)
- il livello di servizio (es tempo di ciclo, disponibilità, frequenza di consegna, dimensioni dei lotti, puntualità, affidabilità, etc.)
- i costi logistici (trasporto,magazzini, manodopera, costo delle aree
I passi metodologici per la definizione del network distributivo sono:
- la dichiarazione degli obiettivi di servizio e la loro declinazione all'interno della supply chain
- la definizione delle politiche di gestione delle scorte
- il numero dei livelli della rete
- il numero di depositi per livello
- la localizzazione, tipologia e dimensione dei depositi
- l'allocazione scorte sicurezza
- le decisioni in-house vs. outsourcing
Le tipologie di costruzioni delle reti logistiche sono:
- Rete a un livello
Garantisce una buona copertura e completezza dello stock (l'ordine del cliente è soddisfatto a partire dallo stock presente nel Magazzino Centrale), minori costi di housing, di handling e dei sistemi informativi dovute alle "economie di scala". L'inevitabile lontananza del magazzino centrale da alcuni clienti però porta o a maggiori costi distributivi o a un decadimento del livello di servizio inteso come tempi di resa del trasporto.
- Rete a due livelli
Garantisce un elevato servizio dovuto ad un Lead-Time di consegna ristretto ma aumenta considerevolmente la difficoltà di previsione della domanda e di localizzazione delle scorte. Aver frazionato la merce su più magazzini periferici porta ad un costo maggiore di handling (doppia movimentazione), di stock (replicazione di alcuni codici), dei sistemi informativi e dei navettaggi (tra magazzino centrale e periferie). Basso costo della distribuzione secondaria (dovuto alla minor distanza dei magazzini periferici ai clienti). I depositi periferici consentono di razionalizzare i trasporti in ingresso dal livello superiore della rete (depositi centrali o fornitori) e di essere "vicini" ai punti di consegna. Nei depositi periferici sono presenti le scorte necessarie a far fronte alla domanda dei clienti finali di loro pertinenza geografica. Il ripristino dello stock può avvenire sia in modalità pull sia in modalità push dal deposito centrale.
- Reti miste
Le caratteristiche principali sono quelle della rete di "secondo livello". Inoltre vi possono essere collegamenti diretti fabbrica - cliente, collegamenti deposito centrale – cliente, l'utilizzo di Transit Point (piattaforme dove le merci provenienti dal magazzino centrale a carichi completi vengono smistate e trasferite su automezzi più piccoli per la consegna locale) e l'utilizzo delle logiche di Cross Docking (la richiesta del cliente è soddisfatta direttamente dal fornitore, il quale invia al magazzino centrale un ordine massivo, il magazzino poi si adopera a smistare il materiale "pre-allocato" ai diversi punti di consegna).