Il mercato on line B2C Italiano vale 54 miliardi di euro
Questo dato è stato comunicato durante la 23esima edizione dell’Osservatorio eCommerce B2C, tenutasi a Milano il 27 ottobre scorso, con titolo “L’eCommerce del futuro? Flessibile e sostenibile”; il convegno è stato promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale Italiano.
Il mercato dell’e-commerce in Italia è cresciuto del 13% durante il 2023, raggiungendo un valore di 54,2 miliardi di euro.
La crescita più importante si è avuta sulla parte di vendita dei servizi, con un aumento del 25%, mentre la quota dovuta alla vendita online dei prodotti è cresciuta “solo” di un 8%, arrivando ad un valore assoluto di 35 miliardi di euro.
La tendenza è ancora fortemente positiva, ma presenta segni di rallentamento se confrontata con quanto successo negli ultimi due anni: nel 2022 l’incremento complessivo era stato del 19%, mentre nel 2021 aveva raggiunto il 23%. Ma è anche vero che queste forti crescite erano influenzate dell’effetto della pandemia dovuta al Covid 19; se infatti guardiamo alla crescita tra 2019 e 2018, ovvero prima del Covid, il valore è molto simile: 14%.
Figura 1 - Gli acquisti e-commerce B2C in Italia
La crescita dell’e-commerce in Italia è in controtendenza rispetto alla media europea ma in linea con il trend globale. A livello mondiale, le vendite di prodotti online salgono del +8,9% (rispetto al +3,9% delle vendite retail complessive). In Cina e negli USA le vendite di prodotti online sono cresciute del +9%; il Regno Unito, primo paese europeo come penetrazione del B2C sulle vendite complessive, presenta incrementi trascurabili, la Germania ha avuto un incremento del 4%, Francia e Spagna del +5%.
Il numero di consumatori digitali italiani (e-shopper) si è stabilizzato intorno ai 33 milioni. Sono clienti sempre più esigenti, che vogliono un approccio sempre più “omnicanale”, ovvero senza distinzione di servizio tra vendite online e offline, e che chiedono un’offerta sempre più personalizzata su tutti i canali di vendita con cui interagiscono.
Secondo Valentin Pontiggia, Direttore Osservatorio eCommerce B2c e Innovazione Digitale nel Retail degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, “La sfida per i merchant è orientata alla flessibilità e alla sostenibilità. Flessibilità, per contrastare l’incertezza di contesto e per rispondere rapidamente ai cambiamenti. Sostenibilità, da un punto di vista economico, per migliorare i ricavi e soprattutto per contenere i costi, con obiettivi di breve, medio e lungo termine. Sostenibilità, anche nel senso più ampio e profondo del termine, per garantire il rispetto dei principi sociali e la salvaguardia dell’ambiente”.
Figura 2 - La penetrazione B2C sui consumi totali
Il tasso di penetrazione delle vendite online sui consumi totali (online + offline) è cresciuto nel 2023 di 1 punto percentuale; la quota parte delle vendite di prodotto è stabile all’11%, mentre le vendite di servizi sono cresciute di due punti, da 15% a 17%.
Figura 3 - Le vendite on-line per comparti merceologici
I comparti di prodotto più dinamici sono rappresentati dal Beauty (+11%), Informatica ed elettronica di consumo (+8%), Editoria (+8%) e Abbigliamento (+7%), Arredamento e home living (+7%). In lieve calo la quota del Food&Grocery (-0,5%).
Sempre secondo Valentina Pontiggia “Si rileva inoltre una crescente attenzione nello sviluppo di iniziative di sostenibilità sociale e ambientale. Nel primo ambito rientrano azioni di welfare aziendale, progetti per sostenere comunità locali o iniziative umanitarie e attività per supportare la diversity & inclusion. Nel secondo, si segnalano progetti soprattutto nella logistica, come l’adozione di packaging riciclato per le spedizioni, l’utilizzo di veicoli elettrici per le consegne ultimo miglio e l’ampliamento della rete di ‘PUDO’ (Pick Up/Drop Off)”.
Su questo tema, l’Osservatorio segnala alcuni interessanti progetti virtuosi. Tra questi, l’apertura di magazzini a basse emissioni (come quello di Rohlik Group a Praga), l’impiego di packaging riciclato (Walmart negli USA o Movopack in Italia), il passaggio ai veicoli elettrici o cargo-bike nel last-mile delivery (Sainsbury’s nel Regno Unito) e l’espansione della rete dei punti di ritiro.
Emergono, infine, modelli di business che propongono uno stile di consumo più consapevole, come il second-hand market che, soprattutto nelle categorie abbigliamento e arredamento e home Living, sta modificando la relazione tra brand e consumatore sia offline che online.
Esempi di “second-hand market” in ambito Fashion (Balenciaga e Jimmy Choo) o nel settore Arredamento e Home living (IKEA).