Risparmia tempo e denaro con una pianificazione integrata della supply chain
Tradizionalmente, il riordino dei punti vendita e la gestione delle scorte nei centri di distribuzione erano processi separati, guidati da previsioni della domanda distinte.
In un recente sondaggio, abbiamo rilevato che il 16% dei grandi retailer statunitensi di generi alimentari calcolano le previsioni per il riordino dei magazzini centrali a partire dai dati storici delle spedizioni in uscita dai magazzini stessi. Pressapoco come guidare un’auto guardando nello specchietto retrovisore.
Secondo la stessa indagine, il 70% degli intervistati ha scelto l'approccio più lungimirante di basare il riordino del centro di distribuzione sulle previsioni della domanda dei negozi. Questa è sicuramente una strategia migliore rispetto alla precedente, tuttavia comporta alcuni svantaggi importanti. Solo per fare un esempio, in questo modo è impossibile pianificare l’aumento delle scorte a livello di magazzino necessario in preparazione di una promozione o all’inizio di una stagione.
L’approccio più avanzato consiste nel basare la previsione della domanda per il riordino nel centro di distribuzione sugli ordini previsti dei negozi, che riflettono sia la domanda dei consumatori (pull) sia i movimenti di magazzino (push). Solo il 14% dei rivenditori nordamericani che abbiamo intervistato sta utilizzando questo approccio.
In questo modo l'impatto delle modifiche pianificate nel riordino dei punti vendita si riflette automaticamente sulla previsione della domanda a livello del magazzino centrale. Ciò significa che non appena sono pianificate le promozioni e le relative scorte nei negozi, il loro impatto sarà automaticamente visibile nelle previsioni del centro di distribuzione nelle date giuste e nelle giuste quantità. Lo stesso, naturalmente, vale per la pianificazione stagionale, i cambiamenti di assortimento, e così via.
Per ottenere una perfetta integrazione della pianificazione del punto vendita e dei centri di distribuzione, il sistema di pianificazione deve essere in grado di calcolare gli ordini previsti dai punti vendita per prodotto, negozio e giorno con diversi mesi di anticipo. Questi calcoli, ovviamente, richiedono una capacità di elaborazione dei dati significativa, il che spiega perché questo approccio sia ad oggi scarsamente adottato.
Certamente, avere le giuste funzionalità e capacità di elaborazione dei dati nel proprio sistema di pianificazione è fondamentale, ma la vera sfida è far funzionare l'intera organizzazione in modo più proattivo. Per garantire che le decisioni siano prese abbastanza presto, ma non così presto da ridurre inutilmente la flessibilità richiesta dal mercato, è necessario che le diverse funzioni nell'organizzazione abbiano una conoscenza di base di come funziona la supply chain e dei tempi necessari per implementare eventuali modifiche.
Per saperne di più, potete leggere il blog " Are You Wasting Time and Money on a Poorly Integrated Supply Chain?" di Johanna Småros, co-fondatrice e CMO di RELEX.