Come migliorare la produttività aziendale attraverso la "caccia agli sprechi"
Paul Robin Krugman, Professore di economia e relazioni internazionali all'Università di Princeton ed editorialista economico per il New York Times, dice: "la produttività non è tutto, ma a lungo andare è quasi tutto. La capacità di un paese di migliorare il suo standard di vita nel tempo dipende quasi interamente dalla sua capacità di aumentare la produzione per lavoratore".
L'Italia, come è noto, è tra i paesi industrializzati quello con i valori più bassi di crescita della produttività del lavoro, intesa come valore della produzione per ora lavorata (*).
Le Aziende italiane hanno la consapevolezza di dover recuperare rapidamente questo svantaggio, per poter tenere il passo in un mercato globale sempre più competitivo.
Per la sfida che abbiamo di fronte, i modelli tradizionali basati su una produzione per reparti e per "lotti e code", entrano profondamente in crisi. Il modello denominato "Lean Production", che i ricercatori James P. Womack e Daniel T. Jones hanno ben sintetizzato partendo dall'esperienza del Toyota Production System, risponde a questa esigenza di cambiamento delle imprese italiane.
Puntare ad una "produzione snella" vuol dire eliminare gli sprechi e le attività non a valore aggiunto presenti in un processo produttivo. Il processo produttivo ideale deve poter funzionare come un flusso continuo e bilanciato di attività (Value Stream), il più possibile sincronizzato con la domanda del cliente e del mercato (Takt Time), senza sprechi ed attività non a valore aggiunto.
In generale in un processo produttivo possiamo individuare i seguenti 7 sprechi capitali ("muda"), su cui focalizzare l'azione di miglioramento:
- produzione anticipata: presenza di consistenti lotti produttivi, realizzati in anticipo rispetto alla domanda del cliente
- tempi di attesa presenza di tempi improduttivi per mancanza o indisponibilità di materiali, mezzi o manodopera
- scorte: presenza di eccessive scorte interoperazionali per sopperire ad una mancanza di bilanciamento e sincronizzazione delle diverse fasi del processo
- movimenti: presenza di inutili movimenti e spostamenti del personale in seguito ad una non adeguata organizzazione del lavoro
- difetti: presenza di resi, scarti, rilavorazioni ed eccessivi controlli in seguito ad una non elevata difettosità del prodotto nelle diverse fasi del processo
- trasporti: presenza di inutili o eccessivi trasporti di materiali o attrezzature tra le fasi di un processo
- processi inefficienti: presenza di lavorazioni non necessarie e comunque non ottimizzate all'interno dei cicli di lavoro.
La Lean Production si basa su un importante principio: focalizzando la nostra attenzione sul tempo di attraversamento dei prodotti (Lead Time) ed effettuando una mappatura del flusso produttivo (Value Stream Mapping), emergeranno i principali sprechi e le attività non a valore aggiunto da eliminare. L'eliminazione di questi sprechi ed il relativo miglioramento dell'efficienza del flusso produttivo, porterà l'Azienda ad ottenere importanti miglioramenti di tutti gli indicatori del processo produttivo.
Gli obiettivi attesi dall'implementazione della Lean Production in Azienda riguardano infatti:
- aumento della produttività;
- miglioramento della qualità;
- miglioramento della flessibilità produttiva;
- miglioramento del livello di servizio e dei tempi di risposta al mercato;
- riduzione delle scorte e degli spazi occupati;
- riduzione dei costi di produzione.
La trasformazione ed il miglioramento del sistema produttivo secondo i principi della "produzione snella", deve avvenire attraverso dei kaizen events (progetti di miglioramento drastici e rapidi) in grado di rimuovere i vincoli ed eliminare gli sprechi emersi dalla iniziale mappatura del flussi produttivi. I progetti potranno riguardare: la riduzione di tempi di set-up degli impianti, il miglioramento delle qualità ed affidabilità dei processi, l'introduzione di sistemi pull/kanban nella gestione dei materiali, il miglioramento dell'organizzazione del posto di lavoro, ecc.
Un percorso completo di "lean transformation" deve anche gradualmente potersi estendere non solo al processo produttivo interno, ma ai processi produttivi esterni, coinvolgendo i principali Fornitori (Lean Supply Chain). Allo stesso modo diventerà essenziale integrare nel percorso di trasformazione anche il processo di sviluppo dei nuovi prodotti e gli altri principali processi di supporto alla produzione (Lean Office).
Tutto questo presuppone però una efficace regia ed guida forte del Top Management aziendale che dovrà garantire una elevata coerenza tra le azioni di cambiamento del sistema produttivo ed il modello organizzativo aziendale.
Man mano che la produzione snella si concretizza, anche l'organizzazione aziendale si dovrà adeguare. Diventa pertanto necessario passare da una organizzazione funzionale tradizionale ad una organizzazione per processi (flussi produttivi) orientati al cliente.
Questa nuova organizzazione richiede alle Funzioni di supporto alla Produzione (Gestione Materiali, Controllo Qualità, Servizi Tecnici, Manutenzione, ecc.) di focalizzarsi e di orientarsi maggiormente ai nuovi flussi produttivi in ottica di servizio e richiede inoltre a tutto il personale di contribuire efficacemente al miglioramento continuo del processo produttivo.
Per garantire il massimo coinvolgimento delle risorse e l'integrazione necessaria tra le funzioni aziendali, l'approccio prevede, oltre alle necessarie attività formative sui principi e sugli strumenti operativi di base (lean tools), anche una diffusa "gestione a vista" delle informazioni relative alla prestazioni, allo stato ed alla condizioni operative dei processi produttivi (Visual Management System).
In conclusione, la Lean Production rappresenta, sia per le aziende "di serie" che per le aziende "a commessa", un modello globale di miglioramento del sistema produttivo che integra le migliori best practices maturate negli anni precedenti attraverso le applicazioni dei modelli del TQM - Total Quality Management o del JIT - Just In Time.
La Lean Production è una grande opportunità nelle mani dei Managers e degli Imprenditori italiani per ridurre i costi di produzione senza intaccare il valore del prodotto e del servizio generato nei confronti dei propri clienti.
(*) vedi Factbook 2012 redatto da OECD - Organization for Economic Co-operation and Development