Resilienza della Supply Chain: è possibile anticipare l'inaspettato?
Di recente KPMG, una delle principali società di consulenza a livello globale, ha condotto uno studio che mette in luce l'importanza di come l’anticipazione dell’inaspettato permette alle aziende di mantenere un vantaggio competitivo significativo nel contesto della sincronizzazione delle filiere rispetto alla produzione e alle esigenze dei consumatori. Secondo lo studio, le aziende che riescono a prevedere e affrontare le situazioni impreviste o di instabilità in modo tempestivo e appropriato, sono in grado di mantenere un vantaggio competitivo e di raggiungere una maggiore soddisfazione dei clienti.
Nel contesto delle filiere e della produzione, “anticipare l’inaspettato” può significare prevedere possibili interruzioni nella catena di approvvigionamento, cambiamenti improvvisi nella domanda dei consumatori, fluttuazioni dei prezzi delle materie prime o eventi imprevisti che possono influenzare la produzione e la distribuzione dei prodotti.
Prevedere il futuro si sa, non è possibile ma anticipare tali scenari consente alle aziende di adottare misure preventive o di pianificare scenari alternativi in tempi rapidi, riducendo al minimo l'impatto negativo sulla catena di approvvigionamento e garantendo un flusso regolare dei prodotti verso i consumatori. Ciò può comportare una maggiore efficienza operativa, una riduzione dei costi e una maggiore flessibilità per adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato.
La sincronizzazione delle filiere, in particolare, richiede una stretta collaborazione tra i diversi attori della catena di approvvigionamento, tra cui fornitori, produttori, distributori e rivenditori. L'anticipazione dell'inaspettato diventa quindi cruciale per mantenere la sincronia e garantire che tutti gli elementi della filiera funzionino in modo coordinato. Per migliorare la capacità di previsione, le aziende possono adottare diverse strategie. Una di queste è l'implementazione di tecnologie avanzate, come l'intelligenza artificiale, l’utilizzo di software previsionali, l'analisi dei dati e l'apprendimento automatico (machine learning), che possono aiutare a identificare modelli e tendenze nascoste nei dati e ad anticipare potenziali problemi.
Inoltre, la collaborazione e la comunicazione efficace tra i diversi attori della filiera sono fondamentali per rilevare e affrontare le sfide inaspettate in modo tempestivo. La condivisione di informazioni, la trasparenza e la flessibilità possono favorire una migliore risposta alle situazioni impreviste.
I fattori determinanti per garantire la resilienza della propria Supply Chain
Gli scenari futuri indicati dal KPMG Global Operations Excellence Center mettono in luce diversi fattori che le organizzazioni dovrebbero considerare per garantire la resilienza delle proprie Supply Chain. Di seguito elenchiamo alcuni di questi fattori che secondo noi saranno determinanti per avere un vantaggio competitivo e quali sono le azioni che potrebbero essere necessarie per affrontarli:
- Digitalizzazione e automazione: le tecnologie digitali e l'automazione svolgeranno un ruolo sempre più importante nella gestione delle Supply Chain. Le organizzazioni dovrebbero investire nella digitalizzazione dei processi chiave e nell'adozione di soluzioni tecnologiche avanzate come l'internet of things (IoT), l'intelligenza artificiale (AI) e il Machine Learning per migliorare l'efficienza, la visibilità e la gestione dei dati lungo l'intera catena di approvvigionamento.
- Collaborazione e partnership: la collaborazione stretta con i fornitori, i clienti e altri partner commerciali diventerà cruciale per affrontare le interruzioni delle filiere. Le organizzazioni dovrebbero lavorare alla creazione di reti di approvvigionamento resilienti, condividendo informazioni e conoscenze per prevedere e mitigare i rischi. Le partnership strategiche potrebbero includere la condivisione delle capacità produttive, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la pianificazione congiunta della domanda e dell'offerta.
- Diversificazione delle fonti di approvvigionamento: relying su una singola fonte di approvvigionamento può aumentare il rischio di interruzioni. Le organizzazioni dovrebbero considerare la diversificazione delle proprie fonti di approvvigionamento per ridurre la dipendenza da un singolo fornitore o da una singola regione geografica. Questo potrebbe implicare l'esplorazione di nuovi mercati, l'identificazione di fornitori alternativi e l'adozione di strategie di sourcing globale.
- Monitoraggio e analisi dei dati: la raccolta e l'analisi dei dati in tempo reale – focus on MES- saranno fondamentali per la gestione delle interruzioni delle filiere. Le organizzazioni dovrebbero investire in sistemi di monitoraggio avanzati che consentano di rilevare tempestivamente i segnali di potenziali problemi lungo la catena di approvvigionamento. L'uso di analisi predittive e modelli di machine learning può aiutare a identificare i pattern e le tendenze che potrebbero portare a interruzioni future.
- Agilità e flessibilità operativa: le aziende dovranno essere in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti nelle condizioni di mercato e alle interruzioni delle filiere. Ciò richiederà una maggiore flessibilità operativa, che potrebbe essere raggiunta attraverso la riduzione dei tempi di attrezzaggio, la diversificazione dei canali di distribuzione, l'implementazione di processi decisionali agili e la formazione del personale per affrontare situazioni impreviste.
- Gestione dei rischi e continuità aziendale: la gestione dei rischi e la pianificazione della continuità aziendale diventeranno parte integrante della strategia della Supply Chain. Le organizzazioni dovranno essere in grado di identificare i potenziali rischi, valutarne l'impatto e sviluppare piani di mitigazione specifici. Ciò potrebbe includere l'implementazione di programmi di gestione dei rischi, l'assicurazione delle filiere chiave e la creazione di piani di contingenza per affrontare gli imprevisti.
Questi sono solo alcuni dei fattori e delle azioni che le organizzazioni potrebbero considerare per garantire la resilienza delle proprie Supply Chain in scenari futuri incerti. È importante notare che ogni organizzazione avrà sfide e requisiti specifici, quindi sarà fondamentale adattare queste strategie in base alle proprie esigenze e alla propria industria.
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