Top 25 - La classifica delle migliori Supply Chain Internazionali
La classifica delle migliori Supply Chain è stata ottenuta a partire dalla selezione di circa 300 aziende, scelte da elenchi accessibili al pubblico (nello specifico, le classifiche annuali "Fortune Global 500 ranking" e "Forbes Global 2000 ranking"), sulla base di alcuni criteri quali la dimensione e il settore industriale. Ogni azienda di consulenza logistica così individuata ha poi ricevuto un punteggio, quale media pesata di alcuni voti (più o meno soggettivi, assegnati da un pool di esperti) e parametri oggettivi, come il valore del ROA (Return on Assets), la rotazione delle scorte e la crescita del fatturato.
La società di consulenza Gartner, leader mondiale nella ricerca e consulenza nel campo dell'ICT, ha pubblicato la sua classifica annuale sulle migliori Supply Chain a livello internazionale, con l'obiettivo di celebrare e condividere le migliori pratiche esistenti i nambito di consulenza Supply Chain, puntando ad alzare il livello delle prestazioni di tutti.
Come è stato determinato il punteggio delle Top 25 Supply Chain?

Il 50% del punteggio è stato quindi determinato da dati finanziari pubblici ed oggettivi; il 25% del punteggio è stato, invece, determinato da un gruppo di analisti esperti della società Gartner, mentre un altro 25% è stato assegnato da professionisti che si occupano di Consulenza Supply Chain in aziende manifatturiere, di distribuzione o retailer; sono stati esclusi, quindi, consulenti, fornitori o professionisti che svolgono altre attività, come Marketing o Finance.
Tutti i voti sono stati assegnati sulla base di un modello definito da Gartner (DDVN – Demand Driven Value Network), che prende in considerazione sette assi principali di valutazione:
- Strategy and organization
- Demand management
- Customer fulfillment
- Supply operations
- Supply Chain governance
- Supply network design
- Product lifecycle management
Per ogni asse, le aziende sono state valutate sulla base di cinque comportamenti:
- Orchestrare
- Collaborare
- Integrare
- Anticipare
- Reagire
Le aziende di consulenza Supply Chain leader hanno, quindi, raggiunto un grado di visibilità e coordinamento molto alto e sono dotate di processi ben definiti e affidabili: le loro Supply Chain sono progettate con l'obiettivo di creare valore per il Cliente, per poi tornare indietro nella catena attraverso strette collaborazioni con i Fornitori a monte.
Supply Chain, le 25 aziende migliori nel mondo
Al primo posto nelle Top 25 Supply Chain troviamo Amazon
Il primo posto della classifica è occupato dal colosso statunitense Amazon, da cinque anni ormai nella Top Five. Il gigante dell'e-commerce ha dimostrato la capacità di lanciare con successo nuovi servizi nella sua Supply Chain, come la consegna in giornata, ora disponibile in moltissime aree metropolitane. L'ultima trovata si chiama "Dash Button", ossia un bottone in plastica connesso in rete via Wi-Fi, che genera degli ordini per i prodotti casalinghi (sugo, carta igienica, pannolini, etc.) che stanno per terminare, facendoli recapitare a domicilio, risparmiando agli utenti la fatica di accendere PC, smartphone o tablet.
Al secondo posto McDonald
Il secondo posto è occupato da un altro nome noto, ovvero McDonald, che nell'ultimo periodo si trova ad affrontare turbolenze provenienti dalla nuova concorrenza dei ristoranti di specialità, dai prodotti innovativi dei player esistenti e dalle mutazioni del mercato del lavoro, in primis con l'aumento dei salari. La Supply Chain, sfruttando la collaborazione tra tutti i partner, è caratterizzata da processi decisionali guidati dai dati, con l'obiettivo di individuare ciò che riduce la redditività e incrementare la crescita.
Al terzo posto si è classificata Unilever. L'azienda ha lanciato nel 2010 un ampio programma di sostenibilità, attraverso il quale entro il 2020 avrebbe raddoppiato le entrate dimezzando l'impatto ambientale; all'interno dello stesso programma ci sarebbe anche l'obiettivo "zero waste" che riguarda l'invio dei rifiuti dalle fabbriche alle discariche, che proprio l'anno scorso è stato dichiarato raggiunto, un anno prima del previsto. Gran parte del successo di Unilever deriva dalle sue partnership con i fornitori, che consentono di rendere innovativi i processi di progettazione e produzione. Inoltre, l'azienda ha anche lanciato centri regionali di eccellenza (COE) per il servizio clienti e la logistica.
Quarta classificata è Intel, la cui Supply Chain è cresciuta rapidamente nel corso degli ultimi anni, in linea con il progresso tecnologico del settore di cui fa parte. La vision della sua Supply Chain prevede cinque elementi chiave che concorrono alla realizzazione del vantaggio competitivo: leadership tecnologica, scala di produzione, agilità, reattività e responsabilità sociale. Recentemente, Intel si è dimostrata capace di estendere il proprio ruolo anche in altri mercati in crescita (ad esempio quello dei tablet multimediali), costruendo nuovi "ecosistemi" che rappresentano senz'altro casi di successo.
Al quinto posto si è piazzato il gruppo spagnolo Inditex, proprietario di otto marchi di abbigliamento, tra i quali il più importante e noto è certamente Zara, che continua ad avere margini di crescita rilevanti, dimostrati anche dalle continue aperture di nuovi punti vendita e dall'ampliamento del servizio di e-commerce. Ultimamente, Inditex ha lanciato un sistema di tracciamento RFID per ciascun capo venduto nei propri negozi Zara, che oltre a garantire efficienza durante le operazioni di inventario e precisione durante l'allestimento degli ordini, permette anche di offrire un migliore servizio al cliente durante la ricerca di un articolo, sia in negozio che online. Inoltre, la sua Supply Chain continua a privilegiare la responsabilità sociale, tanto che recentemente Inditex è stata premiata dalla "Dutch Association of Investors for Sustainable Development".