Report sull’andamento del settore logistico nel 2017
I dati diffusi lo scorso 7 marzo dall'Ufficio Studi della confederazione del trasporto sull'andamento dei trasporti nel 2017 rilevano un aumento di volume e fatturato: nell’autotrasporto nazionale, il carico completo cresce del 6,1% e il collettame del 3,5%, mentre in quello internazionale il traffico nei valichi aumenta del 7,4%.
"Il nostro Paese ha agganciato saldamente la ripresa economica con una fase di accelerazione che è iniziata nel secondo semestre dell'anno", commenta il presidente di Confetra, Nereo Marcucci.
Inoltre, Confetra rileva un incremento del 6,5% dei volumi trasportati su strada oltre-frontiera, con un aumento del 6% del fatturato. Sempre su strada, i corrieri hanno aumentato i volumi del 6,9% e il fatturato del 6%, grazie soprattutto al commercio elettronico.
Nel trasporto marittimo, i risultati sono positivi: il traffico container, in teu, dei porti gateway mostra un aumento del 7,4% e quello ro-ro dell'8,1%. Tuttavia, nei container soffrono i due porti di transhipment di Gioia Tauro (-12,4%) e Cagliari (-38,7%). Calano anche le rinfuse solide del 4,7%, soprattutto per la crisi dell'Ilva che ha penalizzato il porto di Taranto.
Il trasporto ferroviario delle merci mostra un aumento in misura minore rispetto alle altre modalità del 1,5%.
Il trasporto aereo registra un incremento del 10% in peso, del 5% in numero di spedizioni e 6% in fatturato.
Infine, il settore delle spedizioni ha riportato un aumento del 4,2% su strada e del 5% nel fatturato, del 4,4% via mare (con +5,5% nel fatturato).
Confetra aggiunge che nel 2017 è migliorato anche il dato sui tempi medi d'incasso, pur rimanendo elevati: 77,7 giorni, contro 79,4 giorni dell'anno precedente.
Il Rapporto dell’Ufficio Studi di Confcommercio presentato in occasione del 3° Forum Internazionale di Conftrasporto-Confcommercio considera contestualmente i volumi trasportati e le distanze percorse (tonnellate-chilometro) dai quattro vettori negli spostamenti con origine e/o destinazione in Italia (traffico interno, import ed export) senza vincoli di contendibilità.
Il sistema logistico italiano utilizza principalmente il trasporto marittimo quale primario attrattore di traffico e quello stradale quale maggiore vettore di raccordo verso la destinazione finale della merce. Oltre il 95% dei percorsi svolti dalla merce (nel 2015 mare 58,2%, strada 36,9%) avvengono nelle due modalità.
Dall’analisi, risulta una generalizzata diminuzione dei volumi, salvo la tenuta del ferro e la crescita del trasporto aereo, che deriva in parte dalla forte contrazione del PIL e in parte, dalla terziarizzazione dell’economia. L’evoluzione del traffico merci in Italia è coerente con le dinamiche del PIL e dell’attività manifatturiera.
Inoltre, una lettura più approfondita evidenzia il ruolo strategico dei porti e la complementarietà del trasporto marittimo con quello terrestre smentendo il luogo comune della concentrazione del traffico sui camion sia per i trasporti interni che esterni.
Dal 2015 si manifestano segnali di ripresa del traffico merci, seppure su livelli molto distanti e le previsioni per il 2018 indicano, infatti, un consolidarsi della ripresa della mobilità delle merci fino ai 448 mld t-km.
Tuttavia, la delocalizzazione all’estero di molte imprese, soprattutto dell’autotrasporto, e l’espansione da parte di aziende e gruppi stranieri, che riversano all’estero la ricchezza prodotta in Italia rischiano di causare danni all’economia nazionale.