Il cuore del magazzino automatico
Il magazzino automatico è un impianto automatizzato per lo stoccaggio di merci composto da elementi strutturali, da sistemi elettronici e da componenti software e può assumere diverse configurazioni sulla base delle caratteristiche e delle specifiche dei diversi elementi costitutivi.
Tra questi, l’automazione rappresenta il cuore del sistema automatico e, pertanto, necessita di particolare attenzione in fase di progetto. Lo sa bene LCS, specialista dell’intralogistica dal 1989, che progetta e realizza soluzioni chiavi in mano per magazzini automatici e material handling studiate nei minimi dettagli in tutte le loro componenti, sia hardware che software.
Automazione di magazzino: meccaniche, sistemi di convogliamento e postazioni di lavoro UdC
L’automazione è essenzialmente composta da un insieme di macchine di gestione delle unità di carico, che formano un sistema di stoccaggio della merce e della sua successiva estrazione.
Quanti più flussi merceologici bisogna soddisfare con questo insieme di elementi, tanto più il valore dell’automazione e il numero di elementi crescono influendo sul costo del magazzino automatico.
Essenzialmente, all’interno del magazzino automatizzato troviamo segmenti di automazione adibiti alla movimentazione delle unità di carico quali trasloelevatori o navette, che sono gli elementi più importanti in quanto costituiscono il cuore del sistema. Ogni elemento, oltre a garantire la gestione di un volume di stoccaggio, garantisce un flusso di movimentazione in ingresso o in uscita: maggiori saranno le movimentazioni richieste, maggiore sarà il numero di macchine all’interno del magazzino automatico.
Queste sono realizzate in un’ampia gamma di modelli, con portate da 20 a 3000 kg e oltre, con altezze da 3 a 40 m, con velocità fino a 360 m/min raggiungibili dalle macchine “miniload”. Le prestazioni meccaniche e cinematiche delle macchine influenzano il prezzo della macchina stessa.
Le macchine presenti all’interno del magazzino automatico sono alimentate dal sistema di convogliamento, che consente il flusso di materiali verso il deposito, che può essere composto da sistemi tradizionali quali trasportatori a nastri, rulli o catenarie o tramite sistemi di convogliamento ad automotore a terra o aereo, oppure tramite sistemi mobili quali carelli a guida laser o magnetica denominati comunemente AGV. Anche qui medesima logica, maggiori e più complicate sono le movimentazioni da effettuare, maggiore è l’influenza sul numero di item e quindi sul prezzo finale.
Altro elemento che influenza il prezzo è il numero e la tipologia di postazioni di lavoro dell’UdC, che possono essere automatiche o meno.
Le postazioni di lavoro UdC automatiche sono attrezzate con macchine operatrici che compiono trattamenti del materiale come pallettizzatori e depallettizzatori, macchine per la ritenzione del materiale come fasciatrici o reggiatrici, etichettatrici automatiche, sistemi di controllo, sistemi di identificazione ecc.
Le postazioni di lavoro Udc non automatiche si configurano come isole di lavoro dove l’operatore compie una determinata operazione manuale sul materiale, che non può essere realizzata in automatico per impossibilità tecnica o perché il processo risulterebbe troppo costoso.
Le stazioni di lavoro sono attrezzate nel modo da garantire l’ergonomia e la sicurezza fisica dell’operatore, nonché lo svolgimento delle operazioni a regola d’arte, allo scopo di determinare il più basso tasso possibile di errore.
Le stazioni di lavoro possono essere servite in automatico, tramite una linea di convogliamento, oppure mediante mezzi manuali. In particolare, le stazioni di picking o refilling vengono sempre servite in automatico, l’UdC, destinata al picking, viene convogliata di fronte all’operatore, il quale dispone degli strumenti necessari per effettuare le operazioni di prelievo parziale del carico in modo completamente guidato come videoterminali, lettori di identificazione della merce (barcode, rfid ecc,), bilance, stampanti, avvisatori acustici, pulsantiere e quant’altro necessario.
LCS si occupa di tutti gli aspetti legati all’automazione e lavora in partnership con il cliente al fine di individuare e progettare la migliore soluzione sulla base delle specifiche esigenze e dei dati condivisi e analizzati. In particolare, LCS si occupa dell’engineering globale progettando in fase commerciale l’intera soluzione: una volta consolidata, condivisa ed accettata dal cliente si passerà alla progettazione esecutiva di dettaglio del sistema, delle macchine e del software.
LCS segue poi la produzione delle componenti del magazzino automatico ed effettua i relativi test FAT (Factory Acceptance Test) al fine di assicurare la funzionalità dell’intero sistema al momento dell’installazione e della successiva messa in servizio.
Terminate queste ultime due fasi, LCS esegue insieme al cliente specifici test di performance del sistema per accettazione. Ad impianto installato LCS offre service completo per il ciclo di vita dell’impianto con manutenzione preventiva, assistenza 24/7 ed eventuali futuri interventi di revamping.
Le soluzioni di stoccaggio automatico che LCS progetta e realizza soddisfano le più diverse necessità progettuali: magazzini automatici per pallet e cassoni, per scatole e cassette, con trasloelevatori, miniload oppure shuttle/multi-shuttle, in singola, doppia o multi-profondità, autoportanti e da interno (per citarne alcune).
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