Nuovo pigmento per alimenti identificabile al metal detector
Uno dei principali rischi ad avere un alimento a contatto diretto con la plastica consiste nell’eventuale migrazione di una scaglia di materiale all’interno del prodotto.
Per risolvere questo delicato argomento, Fami ha richiesto ed ottenuto la certificazione per alimenti relativamente al master rilevabile al metal-detector, che garantisce la possibilità di identificare una scaglia di plastica all’interno dell’alimento confezionato, precedentemente a contatto diretto nella cassetta, e quindi di scartare la confezione prima della sua spedizione.
Come in altri settori, anche nei metal detector introdotti nella filiera della plastica, l’antenna è provvista di un modulo trasmittente e di uno ricevente. Con il passaggio di corrente alternata nella bobina trasmittente, si crea un campo elettromagnetico temporaneo, che andrà a colpire l’oggetto metallico rilevato producendo al suo interno una corrente elettrica (corrente parassita), che a sua volta produrrà un campo elettromagnetico di intensità minore che sarà captato dalla bobina ricevente ritrasformandolo in una corrente di ritorno, per poi essere analizzata dai circuiti del metal-detector.
Bisogna precisare che ogni oggetto metallico può produrre un piccolo campo elettromagnetico, il quale può essere captato dalla bobina ricevente.
In questo caso il pigmento è costituito in parte da un elemento metallico nel suo complesso atossico e, grazie al grado di purezza garantito nel processo di sintesi, è conforme all’utilizzo in plastiche che prevedano contatto alimentare.
Concludendo, i pigmenti magnetizzabili hanno un cuore di metallo protetto dentro una struttura cristallina che non può essere decomposta o estratta e, per quanto siano in concentrazione bassa, l’attuale generazione di metal detector la riesce a individuare.