Creare valore con l’automazione
Cassioli ha partecipato come Sponsor all'evento gratuito organizzato da LogisticaEfficiente a Milano il 29/11/2016
Introduzione
Siamo davvero entrati nella quarta rivoluzione industriale? È una domanda che negli ultimi tempi si stanno ponendo imprese, governi ed esperti, a partire dal 2011 quando il termine Industry 4.0 è entrato nel lessico socio economico. Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una crescente evoluzione globale del ruolo dell’automazione industriale all’interno dei network logistici, con la crescente necessità di nuove tecnologie e soluzioni.
La sua importanza ha portato i fornitori di soluzioni di material handling, quali CASSIOLI, ad una continua e attenta analisi dei dati volta ad un costante aumento in termini di sviluppo tecnologico ed informatico.
Molte imprese di successo sono riuscite a diventare uniche attraverso l’integrazione di know how diversi. Questo mix garantisce la riconoscibilità all’impresa. Crea “qualcosa” di non trasferibile verso altri paesi e concorrenti. Rende il modello di impresa difficilmente riproducibile da altri competitori almeno in tempi brevi. L’unicità della CASSIOLI, azienda internazionale leader nel settore della movimentazione e automazione industriale è data non solo dalla spiccata attitudine all’innovazione che l’ha contraddistinta sin dalla sua fondazione, ma il suo costante investimento nella ricerca di nuove tecnologie, nella qualità del know how e della sinergia tra i reparti volta al raggiungimento dell’obiettivo aziendale di customer satisfaction.
Ma quali sono ad oggi le dinamiche di funzionamento, i principali vantaggi, e gli ambiti di applicazione all’interno delle nuove realtà produttive industriali che stanno connotando la nuova era dell’Industria 4.0?
Il mercato sempre più evoluto e attento ha riscritto le regole del gioco, mettendo sempre più in rilievo il rapporto tra la competitività di mercato e requisiti quali l’accuratezza dell’ordine, la disponibilità, la velocità e la precisione della consegna.
Industria 4.0 : le nuove regole del gioco
Non esiste ancora una definizione esauriente del fenomeno, ma in estrema sintesi alcuni analisti tendono a descriverla come un processo che nel corso di pochi decenni vedrà il quasi totale stravolgimento del comparto produttivo industriale nel quale l’automazione e l’interconnessione diventeranno i requisiti essenziali per l’appartenenza al mercato.
Le nuove tecnologie digitali stanno avendo un impatto profondo nell'ambito delle attuali moderne direttrici di sviluppo. Sempre più necessaria diventa la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione attraverso l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività, con la diffusione dei concetti di big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing. Consequenzialmente stiamo assistendo alla nascita di un novo approccio valoriale dei dati raccolti, nonché ad una vera e propria ridefinizione della relazione tra uomo e macchina.
Alla ricerca di nuove opportunità
La ricerca di nuove complementarietà ha trovato ulteriore impulso con la diffusione della smart thecnology. Assistiamo alla nascita di nuove opportunità di business e nuovi fattori che migliorano e accelerano i processi di produzione e di sviluppo prodotto. Portando la teoria sul piano pratico basti pensare di come le sperimentazioni di utilizzo di big data nel comparto automobilistico stiano trasformando le autovetture sempre più in piattaforme tecnologicamente avanzate che integrano il prodotto ad una pluralità di servizi. Una automazione e rivoluzione volta ad un nuovo orientamento di mercato, un differente approccio al prodotto e al ruolo del cliente. Allo stesso tempo questo copioso flusso di informazioni proveniente dalla costante interconnettività dei prodotti permette un nuovo e più efficace monitoraggio delle prestazioni di ciascun componente e rende quindi possibile l’individuazione con precisione e tempestività quanto è opportuno modificare.
L’integrazione tra mondo fisico e digitale amplia il presidio del cliente finale.
L’individuazione in tempo reale di bisogni e esigenze dei singoli clienti è fonte di innovazione in quanto consente di creare, modellare e personalizzare prodotti e servizi. Un mercato sempre più globale e mutevole rende necessaria una nuova evoluzione del prodotto e quindi della connessa produzione. Parole d’ordine quali rapidità di adattamento, efficienza, ottimizzazione del tempo, controllo e interconnessione su tutto il ciclo produttivo diventano le leve competitive della una nuova Azienda 4.0.
Già da diverso tempo CASSIOLI ha intrapreso la strada dell’innovazione mettendo a punto sistemi intelligenti di stoccaggio e di movimentazione automatica per cui le macchine prodotte sono in grado di comunicare tra di loro, scambiando dati e garantendo un controllo totale ed in realtime del sistema. L’innovazione che CASSIOLI ha costantemente perseguito è stata un processo guidato dalle esigenze e bisogni dei clienti e dei loro prodotti relazionato alla evoluzione tecnologica. Nel settore dello stoccaggio automatizzato, quanto nei sistemi di movimentazione e picking, studia e propone costantemente soluzioni innovative realizzate su misura per rendere macchinari e servizi coerenti con le specificità dei prodotti dei clienti, per migliorare e valorizzare i loro processi e know how.
I sistemi di movimentazione intelligente.
Nella nuova idea di industria 4.0 gli impianti di movimentazione automatica rappresentano qualcosa di più che una semplice riduzione del costo del lavoro. L’aspetto più importante che coinvolge il progetto di impianti di movimentazione automatica è la limitazione del lavoro manuale e consequenzialmente dei suoi problemi correlati, permettendo di limitare le tempistiche e mantenendo costante lo standard qualitativo e di integrità del prodotto.
Magazzini automatici, linee di montaggio e di asservimento, sistemi di collaudo, veicoli automatici a guida laser o induttiva, carrelli automotori SLS, sistemi di picking ed isole robotizzate con sistemi di visione, una totale evoluzione del concetto, dello spazio della produzione e dei processi interni dell’azienda che CASSIOLI da anni analizza e innova in un costante lavoro di customizzazione della soluzione.
Il cervello del sistema: WMS e applicazioni interattive
La parola d’ordine diventa interconnettività.
Il WMS (Warehouse Management System) è un sistema software che ha il compito di supportare la gestione operativa dei flussi fisici che transitano per il magazzino, dal controllo della merce in ingresso in fase di accettazione alla preparazione delle spedizioni verso i clienti (ma, nel caso di magazzini interoperazionali, anche altri reparti. L'architettura software di un WMS è di tipo client-server (nelle soluzioni più recenti può essere anche di tipo web-server): il server WMS è collegato ad un host e, a un livello inferiore, a degli access point posti all'interno del magazzino per consentire alle informazioni di essere scambiate in tempo reale tramite dispositivi mobili (in radio frequenza – o, nelle applicazioni più recenti, in Wi-Fi – in grado di leggere barcode o tag RFID e che comunicano le informazioni per svolgere le attività via video e/o tramite tecnologia voice). L'ottimizzazione dei tempi di movimentazione delle merci (con la possibilità di gestire la merce con una determinata logica, identificata a priori, LIFO, FIFO, FEFO ...); la riduzione dei tempi di evasione degli ordini (grazie alla determinazione e il suggerimento all'operatore del giro di prelievo da effettuare); la razionalizzazione degli spazi, grazie alla possibilità di stoccare qualsiasi articolo in qualsiasi ubicazione senza pericolo di dimenticare dove la merce è stata stoccata; la riduzione dei supporti cartacei; l'aumento della produttività degli operatori e la riduzione degli errori dovuti alla gestione manuale; la disponibilità e possibilità di consultare i dati in real-time, sono solo alcuni dei fattori che stanno traghettando le tradizionali industrie ad investimenti significativi in termini di innovazione tecnologica.
L’industria 4.0 come valore produttivo. La Fabbrica “Intelligente”: la nuova era dello IoT & Real Time Analytics
La fabbrica digitale, o Internet Industriale, apre le porte a una ricchissima serie di modelli di business a livello di produzione, grazie all'integrazione digitale di tutti gli attori dei processi aziendali, come fornitori, partner, clienti, conducendo ad una revisione completa della catena del valore e a un nuovo concetto di produzione e di servizi. Lo IoT e l'Industrial IoT forniscono una enorme quantità di dati che, nel momento in cui vengono gestiti con strumenti di Real Time Analytics, possono aumentare la conoscenza di tutti i processi e permettono di definire delle logiche di intervento e di automazione sui processi stessi, semplificando la lettura del comportamento delle macchine dedicate alla produzione, direttamente nel loro ambiente, dando così modo di agire sui processi produttivi in tempo reale e non più in modo asincrono e ritardato come avveniva nel passato.
Progettazione, produzione, controllo di prodotto, manutenzione e relazione con i clienti si fondono in un unico ambiente gestito in Real Time con una innumerevole fonte di dati rappresentato dall'Industrial IoT, dallo IoT ambientale e, come vedremo, dall'intelligenza che anima i prodotti stessi, permettendo di attivare soluzioni per la pianificazione digitale del ciclo di vita del prodotto. La pianificazione del ciclo di vita è un valore nel momento in cui l'azienda dispone di strumenti che possono gestire il prodotto, seguirlo e controllarlo anche quando i processi di produzione si svolgono su più imprese diverse, in contesti diversi, con partner diversi. È qui che si manifesta il vero potenziale del concetto di interconnessione: disporre di una vera visione di insieme di tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, potervi intervenire e adattarle in tempo reale in base alle dinamiche produttive che si manifestano.
La nuova azienda 4.0 può disporre di maggiore efficienza, ridurre i costi, creare nuove forme di collaborazione tra produttori, fornitori e clienti e, all'interno delle imprese stesse, può far dialogare macchinari, attrezzature o mettere in connessione interi stabilimenti tra loro.
Altro aspetto da non tralasciare è la capacità dell’impianto “intelligente” di dialogare costantemente anche con il produttore; un prodotto che gestisce la propria manutenzione in una logica di "Gestione del Servizio da remoto"; è un prodotto che manda informazioni sul rilevamento di guasti, sull'usura dei componenti e che programma la propria manutenzione. Così come nella produzione erano coinvolte più fabbriche, così anche nella manutenzione, l'integrazione dell'Industry 4.0 permette di gestire una manutenzione che coinvolga più attori sulla base di una piattaforma comune.
L’integrazione uomo/macchina come valore aggiunto
Il tema dell’industria ad alto tasso di automazione è un esempio di come politica industriale e politica del lavoro non possano viaggiare su binari paralleli o peggio divergenti, poiché troppi aspetti sono tra loro interconnessi. Le conseguenze sul mondo del lavoro sono di due ordini, tra loro profondamente connessi. Il primo è di tipo pratico, e riguarda le mansioni, gli orari, i luoghi di lavoro e le competenze del lavoratore. Il secondo, più a lungo termine ma già in atto, riguarda un vero e proprio cambiamento della visione del lavoro. Non è possibile pensare di avviare un processo di trasformazione produttività di questa portata, senza il coinvolgimento partecipe e responsabile dei lavoratori.
L’industria di ieri, di oggi e quella di domani sarà ancora fatta di persone, e più elevato è l’apporto cognitivo che a queste viene richiesto nella partecipazione dei processi produttivi e più elevato dovrà essere il grado di coinvolgimento professionale ed emozionale. Di fronte a una tale situazione, non è semplice prevedere come sarà il mondo del lavoro nel 2030, o calcolare modelli di business che non sono ancora stati vagliati. L’unica certezza sembra essere rappresentata dal fatto che l’Industria 4.0 implica fattori le cui potenzialità per l’occupazione sono ancora tutte da esplorare. Basti pensare ai cambiamenti che una produzione industriale più efficiente potrebbe generare, o ai possibili risultati e ai salti qualitativi che nuove interazioni tra uomo e macchina potrebbero comportare. Certamente, dal punto di vista del tipo di mansioni, delle soft skills e della flessibilità, il panorama è destinato a mutare, se non a stravolgersi completamente. E, del resto, questo è quanto è già accaduto anche in passato, ogniqualvolta si sono state importanti rivoluzioni tecnologiche. Anche dal punto di vista contrattuale, come ipotizza lo studio di Adapt University Press dal titolo "Lavoro e relazioni industriali in Industry 4.0", si manifesteranno in una minore verticalizzazione del rapporto di lavoro, a favore di rapporti di collaborazione con professionisti altamente qualificati. Orari e luoghi di lavoro potrebbero diventare più elastici, assecondando la tendenza già in atto alla valorizzazione del lavoro da remoto. E questi sono solo alcuni dei possibili scenari che, tuttavia, ci fanno riflettere sul potenziale delle nuove possibilità che l’Industria 4.0 sarà in grado di aprire, senza necessariamente favorire la precarizzazione del lavoro.
Il contributo umano in questa grande rivoluzione, è e sarà sempre indispensabile, insostituibile, e qualitativamente sarà portato ad evolvere, emerge naturale quindi la necessità di una sempre più serrata collaborazione su più livelli tra il mondo produttivo e il mondo della formazione per riuscire ad anticipare le richieste del mercato e preparare per tempo i professionisti di domani. Vieni ad imporsi dunque una nuova spinta evolutiva in cui ricerca e fabbrica, formazione e lavoro, vanno sinergicamente di pari passo sin dalla scuola.
All’operaio 4.0 saranno richieste capacità d’analisi e previsione, monitoraggio di big data e aggiornamenti costanti. La produzione potrà essere controllata anche mediante devices mobili, portando così lo smart manifacturing ad un livello altamente competitivo.
Il passo obbligatorio che dobbiamo compiere è prima di tutto culturale, è necessario approcciare all’industria smart con una mentalità diversa, sviluppando idee di network, nuova fisionomia del lavoro, innovazione e formazione continua, prima e dopo l’età scolare, per poter volgere l’evoluzione tecnologica in un’altrettanto significativa rivoluzione sociale e culturale.
Quali sono le prospettive future dell’automazione nelll’industria 4.0.
Con la domanda generata dall’innovazione e dalla crescita di nuovi consumatori nei paesi emergenti, le industrie di produzione globali avranno nuove opportunità, ed i sistemi di automazione innovativi saranno al centro di questa crescita. Più informazioni, più conoscenza, meno materiale impiegato per creare prodotti e servizi più efficienti, dove le conoscenze informatiche e tecnologiche delle aziende specializzate nell’problem solving produttivo come CASSIOLI diventeranno elemento decisivo nell’acquisizione di posizioni strategiche di mercato.