Garantire il distanziamento tra lavoratori con la tecnologia RTLS
Il presupposto principale della cosiddetta Fase 2 è rappresentato senza dubbio dal distanziamento sociale, da tenere in qualsiasi situazione della nostra vita quotidiana e, naturalmente, sul posto di lavoro.
Ma come si fa a essere certi che tale “distanza di sicurezza” venga rispettata all’interno di ambienti di lavoro frenetici e spesso affollati come fabbriche, magazzini e aree logistiche? La risposta si chiama Real Time Locating System (RTLS).
Alfacod, da sempre attiva nella realizzazione e nell’installazione di tali soluzioni, ha effettuato un ulteriore upgrade del proprio sistema RTLS volto alla sicurezza sul lavoro, Eagle Safety, proprio per permettere che il distanziamento tra i lavoratori sia sempre garantito in questi ambienti. In pratica, il sistema si basa sulla tecnologia Ultra Wide Band (UWB). Tale tecnologia consente, attraverso l’installazione di ricevitori (ancore) di andare a ricevere il segnale proveniente dai tag UWB indossati dai lavoratori (un tag è grande quanto il quadrante di un orologio e pesa meno) e identificarne non sono la posizione ma ciascun movimento in tempo reale. Il sistema, tramite il software di localizzazione, Eagle Safety, restituisce una mappa sinottica dell’area da “coprire” mostrando in tempo reale i movimenti di tutte le persone taggate.
Nel momento in cui due tag si avvicinano troppo, ovvero violano la distanza prestabilita, il software invia un alert ai tag interessati (facendoli vibrare o emettere un suono particolare) avvisando le persone che li indossano che sono troppo vicine. Naturalmente, Eagle Safety fornisce anche uno storico di tutti i movimenti all’interno dell’area logistica o produttiva, così da consentire un’attività di analytics finalizzata a una migliore riorganizzazione dei flussi per evitare situazioni in cui la distanza sociale possa essere infranta.
Questo sistema bilancia l’esigenza di garantire la tutela della salute dei lavoratori con quella relativa alla loro privacy. Ciascun tag, infatti, non è nominale ma viene “pescato” casualmente all’inizio di ogni turno di lavoro così da non permettere a nessuno di sapere a quale persona è associato un determinato tag. Questo perché l’esigenza non è sapere chi ha infranto la distanza di sicurezza, bensì quella di evitare che due persone (chiunque esse siano) si avvicinino eccessivamente, mettendo a rischio la propria salute e quella dei loro colleghi.
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