Automatizzare la logistica, l’esperienza delle aziende con i cobot Universal Robots
Secondo i dati raccolti dalla International Federation of Robotics (IFR) il numero di robot di servizio venduti in ambito logistico nel 2016 è aumentato del 34% rispetto al 2015, e la sua quota rispetto al totale è del 43% (unità) e del 21% (valore).
Nel 2017 sono stati installati 69.000 sistemi logistici, ovvero il 162 percento in più rispetto al numero di unità nel 2016 (26.300). La logistica si sta rivelando un campo di applicazione della robotica sempre più promettente. Soprattutto quando la robotica ha i connotati di un cobot, una soluzione di automazione in grado di operare al fianco degli addetti in maniera sicura e senza la necessità di integrare barriere e recinzioni di sicurezza.
I cobot possono automatizzare svariate attività dell’area logistica di un’azienda.
Attività come il packaging, la pallettizzazione, il labelling, il kitting: tutte applicazioni in cui la flessibilità e la precisione di un cobot sono in grado di fare la differenza rendendo i processi efficienti e maggiormente produttivi.
Vediamo qualche esempio applicativo.
I cobot nel packaging: come l’uovo di Colombo
Come la proverbiale soluzione adottata dal marinaio genovese, i cobot nella linea di packaging di Cascina Italia hanno fatto sembrare ovvia e semplice anche un’operazione decisamente delicata come la movimentazione e l’inscatolamento delle uova. L’adozione di un cobot UR5 ha permesso alla piccola azienda alimentare italiana di rispondere con flessibilità e velocità alle richieste di mercato, che vogliono imprese in grado di reagire subitamente alle commesse che ricevono.
L’introduzione del braccio robotico collaborativo ha inoltre permesso a Cascina Italia di riorganizzare le attività dei propri addetti in un’ottica di maggiore ergonomia, sollevando gli operatori dalle operazioni più ripetitive, noiose e usuranti, come appunto l’inscatolamento, la pallettizzazione e la preparazione dei bancali di uova da spedire.
Clearpack, pallettizzazione a prova di spazio
Clearpack, azienda da cinquecento addetti con sede a Singapore, stava sperimentando una difficoltà piuttosto comune per le imprese: una cronica mancanza di spazio che rende oltremodo difficile applicare soluzioni di automazione. L’automatizzazione delle procedure di pallettizzazione doveva quindi far fronte a un ostacolo non da poco.
La soluzione per Clearpack è arrivata con un UR10 integrato su un Liftkit, un asse lineare verticale che consente al cobot più grande della famiglia Universal Robot (10 kg di paylod, 1300 mm di sbraccio) di guadagnare 90 cm di capacità di azione in verticale. In questo modo l’azienda è stata in grado di pallettizzare sfruttando lo spazio in alto e risparmiando spazio prezioso nel già satura layout produttivo.
Packaging ed etichettatura flessibili in Atria
Atria, azienda alimentare svedese, ha implementato i cobot UR nella sua linea di confezionamento, un vero e proprio collo di bottiglia quando si trattava di procedere al packaging di prodotti via via diversi. Atria ha integrato un modello UR5 e un modello UR10 e ora la sua linea di packaging è in grado di gestire quasi 230 pezzi all’ora, garantendo all’azienda la flessibilità e produttività necessaria per conservare la propria competitività sul mercato.
Semplificare il kitting: la soluzione di Dynamic Group
L’azienda statunitense Dynamic Group (foto testata), attiva nel settore della lavorazione della plastica, ha implementato 3 cobot UR10 nelle sue linee produttive, procedendo ad una serie di applicazioni interconnesse. Il kitting era una fase molto critica dell’intera procedura, comportando l’impiego in pianta stabile di 7 addetti. L’incremento di produttività è stato tale che in appena due mesi Dynamic è ampiamente rientrata dell’investimento sostenuto.