Il caso Bomi
Bomi è un gruppo internazionale che opera nella logistica e nella gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute. Potendo vantare un ampio portafoglio di Clienti nel settore biomedicale, fra i quali spiccano, ad esempio, tutti i principali player mondiali nel campo della cura di pazienti dializzati, Bomi è in grado di presidiare ed ottimizzare la supply chain dei propri Clienti, con la più profonda ed estesa expertise di segmento e secondo i più elevati standard qualitativi: dalla diagnostica in vitro alla grande apparecchiatura per immagine, dallo strumentario chirurgico ortopedico ai kit diagnostici, dal dispositivo per patologie croniche alla nanotecnologia, coprendo ogni necessità di servizio per ogni dispositivo medico di mercato.
Il network Bomi è in grado di gestire la distribuzione presso i destinatari professionali (ospedali, laboratori diagnostici, ecc...), così come presso il domicilio del paziente, in modo sicuro, personalizzato e coerente alle esigenze di conservazione del prodotto.
Nello studio e la realizzazione dell'attrezzatura di magazzino dei propri impianti di Grezzago (MI), Nogarole Rocca (VR) e Pozzo d'Adda (MI), per oltre 20.000 posti pallet complessivi, Bomi Italia si è avvalsa della collaborazione di SACMA, azienda italiana leader nel settore, che da oltre sessant'anni progetta, produce ed installa scaffalature metalliche e sistemi per lo stoccaggio a magazzino di merci e prodotti delle più diverse nature. Per l'analisi logistica e la creazione delle scaffalature del suo nuovo centro distributivo di Truccazzano (MI), avente una superficie di oltre 6.500 metri quadrati, Bomi Italia si è nuovamente affidata a SACMA.
Per una porzione chiave del magazzino, dedicata all'Officina Meccanica di un importantissimo Cliente, l'obiettivo di Bomi Italia era quello di mettere a dimora una moltitudine di differenti unità di carico, fra le quali alcune aventi una profondità molto al di fuori degli abituali standard di sagoma, pur garantendo alle scaffalature la flessibilità, la riconfigurabilità e l'economicità tipiche delle strutture porta pallet tradizionali.
Sacma ha risolto il problema ottimizzando la classica scaffalatura porta pallet mediante l'aggiunta di un terzo montante in profondità, rendendola versatile a sufficienza per accogliere sia europallet con profondità di mm 1.200 sia bancali di strumenti e macchinari scientifici con profondità fino a mm 1.600. Inoltre, nel caso di variazione futura della tipologia di merce da stoccare, il terzo montante aggiunto alla scaffalatura potrà essere smontato e riutilizzato per la costruzione di nuove scaffalature, ad ulteriore incremento della capacità di stoccaggio dell'impianto, che già raggiunge l'interessante valore di 8.000 posti pallet.