Chissà se tu ce l’hai un'idea di cosa sia suonare il R’n’R
Il rock italiano visto attraverso la storia di uno dei suoi gruppi più rappresentativi: i Rats.
Autore: Michele Maffini
Era il '93 quando Enrico Ruggeri, con il suo fidato chitarrista Luigi Schiavone, rigorosamente in pantaloni di pelle, vinceva il festival di Sanremo con una canzone dalla chiara impronta rock. Erano gli inizi degli anni '90 e il movimento riconducibile al rock italiano viveva il suo picco più alto in termini di passaggi in radio e vendite di dischi. In quel periodo erano sulla cresta dell'onda svariate band che univano la musica rock alla lingua italiana riscontrando un successo mai visto prima. Nella prima metà di quegli anni, tanto per citare alcuni esempi, i Litfiba raggiunsero l'apice del loro successo con gli album El diablo e Terremoto, Ligabue iniziò la sua gloriosa carriera cantando Ballando sul mondo, Vasco Rossi raggiunse la piena maturità con Gli spari sopra e i Timoria incisero il loro grande successo Senza vento.
Proprio in quel periodo, nel 92 precisamente, uscì per l'etichetta CGD un album dal titolo Indiani padani di un gruppo chiamato Rats, che grazie alla splendida Chiara si imposero al grande pubblico. I Rats avevano già una loro storia, fatta di tanti live per l'Italia e per l'Europa e di ben 5 (4 più uno mai pubblicato) album all'attivo. Prendendo spunto proprio dalla storia di questo gruppo proveremo a spiegare l'evoluzione del rock targato Italia.
Anni 60-70: La nascita del movimento
Ci sono diverse correnti di pensiero circa la nascita del rock italiano. Alcuni la attribuiscono al Quartetto Cetra con il primo R'n'R italiano nel 1956, alcuni con i gruppi Beat degli anni '60, altri con il primo festival rock and roll italiano del 1968 e altri ancora con la nascita di una vera e propria corrente italiana chiamata Rock Progressiv. Fatto sta' che l'unica cosa certa è che il rock italiano nasce qualche anno dopo l'esplosione avvenuta negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
Anni 80: La New Wave
Il rock italiano si trasforma e le sonorità diventano più cupe e tirate, con testi sempre più impegnati. Sono gli anni della new wave, gli anni dove nascono i Litfiba, i CCCP, i Diaframma, i Neon e appunto i Rats. Nel 1981 esce il loro primo disco, C'est Disco (disco diventato un vero proprio cult per gli amanti del genere e oggi molto ricercato dai collezionisti di vinile). Alla chitarra c'era un giovanissimo Wilko Zanni, che poi diventerà cantante e frontman del gruppo. Un anno dopo incisero Tenera è la notte ancora oggi inedito che segnò anche la fine dell'esperienza della prima cantante del gruppo; Claudia Lylloid. Nel 1986 i nostri cambiano marcia, con Wilko alla voce e chitarra, uscì l'EP L'ultimo guerriero contenente cinque pezzi di grande spessore, alcuni di questi molto amati dai fan di lunga data. I Rats non si fermano e pubblicano nell'87 l'omonimo Rats dove vi è inclusa La iena, canzone dal sound immediato e testo critico. In quegli anni i Rats girano l'Europa in lungo e in largo insieme alle migliori band della scena new wave italiana, i già citati Litfiba, Diaframma, CCCP etc. Proprio da quella tournée nacque il loro quinto disco "Vivo" nel quale si consolidano i "veri" Rats. Della vecchia formazione rimane solamente Wilko Zanni e a lui si aggiungono Romi Ferretti al basso e Lor Lunati alla batteria, creando di fatto il terzetto che tuttora forma la band. La differenza rispetto al passato è netta e si sente ai primi ascolti.
Primi anni 90: Il successo
Siamo negli anni in cui la musicassetta viene sostituita dal compact disc e il rock cambia di nuovo pelle: diventa più bello, pulito, preciso, diciamo anche più commerciale raggiungendo il grande pubblico. Alle radio passano brani rock in lingua italiana, le major si contendono le migliori band del panorama e nasce addirittura la nazionale italiana dei cantanti rock, chiamata Dinamo rock. Nel '92 esce, come definito da Red Ronnie, il "Gioiellino" Indiani Padani, uno dei migliori album di rock italiano, il quale contiene la mitica Chiara. Red Ronnie in una puntata del suo famoso Roxy Bar la introdusse con queste parole: "certe canzoni restano nel tempo, e questa è una di quelle, Chiara i Rats". Oltre a Chiara l'album contiene altri 11 brani tutti di gran livello, in pieno spirito rock di quel tempo, con anche la chicca Fuoritempo, cantata in un raro duetto con l'autore della canzone Luciano Ligabue. Un anno dopo i Rats si ripetono con "Belli e dannati", dove il gruppo esegue canzoni da un sound potente con bei riff di chitarra e assoli coniugati a testi che oggi suonano ancora attualissimi (uno su tutti quello della album track Belli e dannati). Due anni dopo i Rats escono con la terza meraviglia: La vertigine del mondo album, da molti ingiustamente sottovalutato, incentrato sul tema della droga. Un tema ricorrente in quegli anni, basti pensare a Proibito dei Litfiba e Sangue impazzito dei Timoria. Siamo ormai al '97 e il rock italiano inizia il suo declino, le radio privilegiano altri generi e gli spazi si restringono sempre di più.
fonte: www.ratsmusic.it
A cavallo degli anni duemila: Il rock passa di moda
In quegli anni le band che fino a quel momento avevano riscosso un gran successo iniziano una ad una a sciogliersi e i primi a dar vita a questo fenomeno sono proprio i Rats. Cominciano così gli anni del grande silenzio, dove il rock italiano viene rappresentato solamente a tratti da Vasco, Ligabue e Negrita. Diventano sempre meno gli artisti a proporre questo tipo di musica e soprattutto nuove leve all'orizzonte non se ne vedono, insomma la moda di inizio anni '90 è proprio finita. E i componenti dei Rats che fine hanno fatto dopo lo scioglimento? Progetto Megajam a parte, Wilko pubblica un singolo come solista e poi esce dalla scena musicale, Lor dopo aver partecipato al primo album dell'ex Timoria Francesco Renga intraprende altre strade e Romi si trasferisce in America aprendo una sua attività da designer.
I giorni nostri: L'era digitale con le etichette indipendenti
Nell'ultimo decennio la musica cambia radicalmente faccia, irrompe prepotentemente internet che con i video su youtube, le canzoni in mp3 e i social network porta ad una vera e propria rivoluzione nel promuovere, nel comprare e nell'ascoltare la musica. Grazie alla rete anche gruppi sconosciuti, con pochi o nulli mezzi promozionali, possono far ascoltare i loro brani a milioni di potenziali utenti ed in questo contesto si inseriscono in maniera perfetta le etichette indipendenti che danno la possibilità di incidere dischi anche ad artisti emergenti. Il rock italiano può esprimersi liberamente, senza più essere legato alla canzone "da tre minuti e mezzo che deve vendere per forza".
In tutto questo i Rats rinascono grazie proprio al tam tam dei social network (Wilko e Romi si ritrovano proprio grazie a myspace). Sboccia il progetto Rats2008 che porta alla reunion del 7 novembre 2008 al Vox di Nonantola con tanto di sold out. Dopo questo evento la band ricomincia la sua attività live e nel 2012 incide l'EP "Metafisico Equivoco" che fa' da apripista al nuovo album "Siete in attesa di essere collegati all'inferno desiderato" uscito nel 2013. Un album di rock duro e puro, senza nessun freno artistico dove i Rats confermano di non aver perso il proprio smalto sfornando canzoni di grandissimo livello (tra le quali Stai con me...fino alla fine e I mali che dici di avere).
fonte: www.ratsmusic.it
In questo articolo ho provato a spiegare la storia del rock italiano in modo insolito, omaggiando certo i Rats, ma cercando anche di definire dei periodi in cui classificare la sua evoluzione. Ora il rock italiano, pur non avendo più il successo degli anni migliori, si è evoluto in una forma forse più libera, senza più vincoli e paletti, dove la vera vena artistica riesce ad esprimersi pienamente. E non ha importanza che le radio e le tv non lo pubblicizzino più, grazie ai vari live e a internet siamo ancora in grado di farci un'idea di cosa sia suonare il rock and roll.