DDMRP metriche
I fabbisogni nella gestione della produzione e nella gestione del magazzino con il Demand Driven MRP: gli alert
Il seguente articolo è la terza parte di una serie di articoli riguardanti uno degli aspetti più interessanti della metodologia Demand Driven MRP a supporto della gestione della produzione e della gestione del magazzino, ovvero l'execution.
Se ti sei perso i precedenti articoli protrai trovare un'introduzione alle metriche principali del Demand Driven MRP e capire i tratti fondamentali del cambio di paradigma e delle logiche tradizionali al seguente link (articolo 1). La prima metrica del DDMRP, ovvero il "Current on-hand" descrivendone le caratteristiche principali è invece possibile consultarla al seguente link.
In questo articolo spiegheremo nel dettaglio la seconda metrica appartenente alla macro-categoria riguardanti lo stato dei buffer, ovvero il Project On-Hand.
Qual'è la differenza tra il Current On-Hand e il Project On-Hand?
Mentre il primo allerta i planner (o responsabili della produzione o buyers) dei problemi relativi allo stato attuale dei buffer, il secondo è progettato per avvisare in anticipo il personale addetto alla produzione ed evitare problemi relativi alla carenza di materiale nel momento in cui bisognerà soddisfare la domanda.
La metrica non necessita di elementi complessi, ma solamente della domanda, degli ordini in arrivo e della giacenza (on-hand).
Vedendo l'equazione potrebbe sembrare quella del flusso netto, ma la sostanziale differenza è che l'output non sarà la proposta di un nuovo ordine, ma verificherà se c'è bisogno di intervenire su quelli esistenti (Se non ti ricordi cos'è la Net Flow Equation clicca qui).
Il project on-hand alert prende in considerazione la giacenza odierna e definisce quella prevista nei giorni a seguire, considerando il dato maggiore tra l'ADU (average daily usage) o la quantità della domanda giornaliera conosciuta all'interno dell'Order Spike Horizon e la quantità e le tempistiche degli ordini che dovremo ricevere.
Prima di vedere un esempio numerico è importante notare come qui cambi completamente il paradigma rispetto all'MRP o alla Lean: la due date è importante, ma all'interno delle logiche di “protezione del buffer”. Questa può sempre essere considerata una previsione e quindi avere un margine di errore, però la si fa con i dati migliori che abbiamo in possesso, ovvero:
- la domanda conosciuta o l'ADU in caso non si conosca la domanda;
- gli ordini di fornitura già emessi;
- la giacenza di magazzino che conosciamo;
Veniamo ora all’esempio numerico:
Nella Figura 1 sottostante, potrete vedere una schermata base alla quale il Responsabile della Produzione può fare riferimento per poi prendere facilmente delle decisioni importanti nell’ambito dei fabbisogni dei materiali.
Per quanto riguarda i componenti di acquisto che prendiamo in esempio 401P, 402P, 404P, possiamo subito notare che tra due giorni avremo uno stockout del componente 401P.
Fig. 1
Ptak, C. A., & Smith, C. (2016). Demand Driven Material Requirements Planning (DDMRP).
Industrial Press, Incorporated.
In Figura 2 invece la colonna Projected On Hand rappresenta la quantità di materiale del codice in questione, dopo che l'ordine è stato aggiunto o sottratto.
Questo ci dà la possibilità di iniziare di investigare e poter agire anticipatamente sul codice materiale.
Fig. 2
Ptak, C. A., & Smith, C. (2016). Demand Driven Material Requirements Planning (DDMRP).
Industrial Press, Incorporated.
Grazie a questa metrica potremo andare a vedere gli ordini relativi a quel componente e notare che lo stockout è stato causato da un ritardo dell'ordine PO61325 che doveva essere consegnato in data odierna (3 Maggio) e l'ordine di produzione MO2574 causa lo stockout del componente.
A questo punto il Buyer cosa può fare dato l'imprevisto causato dal fornitore?
Non avendo potere decisionale sugli ordini di produzione dovrà contattare il responsabile della produzione per vedere qual'è la migliore soluzione da adottare per evitare lo stockout.
Questa situazione non si verifica spesso perché il pianificatore in tutto questo, non sarà estraneo e agirà in anticipo avvisato della possibile situazione di ritardo di lead time grazie alla metrica "Material Synchronization Alert", che affronteremo nel prossimo articolo sugli alert per la gestione dei fabbisogni nella gestione della produzione e nella gestione del magazzino.
Paolo Albertin e Alessandro Marin
Per capire di più riguardo il Project On Hand Alert
Scarica un esempio applicativo
Paolo Albertin
È APICS CPIM, CSCP e SCOR-P. Esperto sui sistemi di controllo SAP. Consulente di pianificazione della produzione, sui sistemi logistici, sulla gestione del magazzino e sull'impostazione dei KPI relativi al modello SCOR.
Alessandro Marin
È ricercatore presso Università Ca'Foscari Venezia e DDMRP and Blockchain Architect for Supply Chain Management in Qantica
Qantica
si occupa di DDMRP dal 2016 per l’applicazione della metodologia in aziende con l’ERP / SAP. Grazie ai plugin in SAP ECC e in SAP4HANA la metodologia DDMRP ha a disposizione efficaci soluzioni informative per l’implementazione delle soluzioni progettuali definite.
Obiettivo di Operations e Supply Chain Manager è garantire i più alti livelli di servizio al cliente con il minimo investimento in working capital.
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