Come ottimizzare il tempo a disposizione del pianificatore nelle moderne organizzazioni produttive
IN QUESTO ARTICOLO:
- Esperienza del singolo vs. strumenti dedicati
- Considerare il "nuovo" ruolo del pianificatore
- Gestire il tempo come risorsa a "capacità finita"
- Superare la legge di Pareto (80/20)
- Avere strumenti di supporto adeguati
- Recuperare marginalità e redditività
Nonostante i temi legati a innovazione e digitalizzazione siano discussi quotidianamente a tutti i livelli, molte realtà manifatturiere ancora oggi basano la propria pianificazione produttiva su elementi che possono determinare un grave spreco di tempo e risorse, soprattutto in figure chiave in ambito produttivo, come quella del pianificatore.
In questo nuovo insight abbiamo messo in evidenza alcuni principi secondo i quali, a parere del nostro team, è possibile superare alcuni limiti organizzativi, cercando di ottimizzare tempo, risorse e performance, attraverso l’utilizzo di strumenti adeguati e dedicati, con l’obiettivo finale di recuperare marginalità e redditività.
Esperienza del singolo vs. strumenti dedicati
In molte realtà aziendali la programmazione è gestita solamente in base alle capacità e all’esperienza dei singoli, quasi mai coadiuvate da strumenti e applicazioni software avanzate e dedicate.
Considerare il "nuovo" ruolo del pianificatore
In un mondo sempre "più frenetico" dove i clienti dettano i tempi e le altre funzioni aziendali si aspettano risposte immediate, la figura del pianificatore ha acquisito una posizione rilevante ma la complessità delle sue mansioni è aumentata esponenzialmente.
Gestire il tempo come risorsa a "capacità finita"
Per ottimizzare l’utilizzo del tempo, che rappresenta una risorsa “a capacità finita”, bisogna imparare a governarlo. La pianificazione è un mezzo non un fine, ovvero si pianifica per lavorare meglio e non si lavora per pianificare, anche perché gli imprevisti causati da fattori esterni (es. Covid-19) spesso non sono eliminabili.
Superare la legge di Pareto (80/20)
Molti pianificatori utilizzano gran parte del loro tempo per preparare dati ma relativamente poco per valutare, studiare e scegliere gli scenari e i piani produttivi migliori.
Avere strumenti di supporto adeguati
Con applicazioni software avanzate e dedicate si può ottimizzare il tempo a disposizione, eliminando la preparazione e l'elaborazione di dati alla ricerca di un programma di produzione accettabile e dedicandolo invece ad analisi a valore aggiunto, come ad esempio simulazioni what-if dei possibili scenari.
Recuperare marginalità e redditività
Con l'utilizzo di strumenti adeguati il pianificatore può percorrere il miglioramento continuo delle performance dell'azienda (dall’ottimizzazione del livello di servizio alla riduzione dello stock, dalla massimizzazione delle produttività degli impianti alla riduzione degli sprechi, ...); in sostanza recuperare marginalità e redditività.