Contract Logistics: la Logistica cambia volto nel ricordo di Gino Marchet
Il 7 novembre 2017 si è tenuto, presso l'aula magna dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, il convegno organizzato dall'Osservatorio Contract Logistics ormai giunto alla settima edizione. L'Osservatorio Contract Logistics della School of Management del Politecnico di Milano nasce nel 2011 con lo scopo di essere un gruppo di lavoro verticale all’interno degli Osservatori Digital Innovation, che analizza il settore della logistica conto terzi in Italia, avvalendosi del supporto di una ampia community specializzata sul tema e della collaborazione di Assologistica. In questa edizione, e lo sarà di certo anche nelle successive, il primo pensiero è stato per Gino Marchet, storico Professore del Politecnico di Milano e uno dei massimi esperti in Logistica nel mondo, che ci ha lasciati tragicamente quest’anno. Solitamente era Gino ad aprire il convegno, che con la sua grande professionalità e simpatia (chi scrive ha avuto la fortuna di averlo come professore e con orgoglio si definisce un suo “discepolo logistico”) introduceva i principali contenuti e messaggi della Ricerca del “Suo” Osservatorio, che da ora si chiamerà Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”.
Mezza giornata di convegno che ha mantenuto alto l’interesse dei partecipanti grazie alla consueta formula vincente, basata sull’alternanza di presentazioni dei risultati annuali e tavole rotonde con esponenti del mondo logistico che spaziano dai fornitori alla committenza. L'evento si è focalizzato principalmente sui seguenti argomenti:
- L’evoluzione del mercato della Contract Logistics con relativa tavola rotonda.
- La gestione dell’ultimo miglio fisico e contabile con relativa tavola rotonda.
- Omnicanalità: l’evoluzione del punto vendita e del ruolo dei fornitori di servizi logistici con relativa tavola rotonda.
Ad aprire il convegno il Direttore Scientifico dell'Osservatorio, il Prof. Marco Melacini, brillante docente del Politecnico di Milano presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e fidato collaboratore di Marchet che, oltre ai convenevoli di benvenuto, lancia il primo messaggio alla platea: "la logistica è in fase di cambiamento, un cambiamento che coinvolge gli attori della filiera e la tecnologia HW&SW". Successivamente è intervenuto il neo presidente di Assologistica, Andrea Gentile, che, oltre a spiegare l’importanza della collaborazione con l'Osservatorio, ha fatto il punto della situazione del sistema Logistica Italia, sottolineando che, pur avendo indicatori economici positivi, vi è preoccupazione circa il sensibile decremento del numero di fornitori presenti sul mercato.
Dopo l’intervento di Assologistica, il Direttore dell’Osservatore Damiano Frosi ha illustrato il lavoro svolto nell’ultimo anno descrivendo la metodologia dello studio e i risultati in termini numerici. Uno dei dati più significativi emersi dallo studio è che il mercato dell'outsourcing nell'anno 2015 (anno più recente per poter effettuare l'analisi) ha fatturato 44,6 miliardi di euro rispetto ai 66,2 dell'insourcing e 32,9 di outsourcing in sub-appalto. Del mercato outsourcing, circa l'80% è a livello commodity (ossia si terziarizza solamente una parte non strategica della logistica) e il restante 20% strategic (si affida tutta la logistica a una terza parte). Altra considerazione importante è che il fatturato della Contract Logistics prosegue la tendenza di crescita iniziata nel 2014. Tra i vari operatori positivi sono risultati i Corrieri, Corrieri Espressi e Operatori di Trasporto Ferroviario. Interessante anche l’analisi sulla durata media dei contratti, dove dal 2011 al 2017 si è passati da 2,9 a 3,4 anni medi di contratto per il settore logistico, e da 2,2 a 3,8 anni nel caso di Strategic Outsourcing.
Terminato l’intervento di Frosi, ha ripreso la parola il Prof. Melacini spiegando i principali trend per quanto riguarda l’evoluzione del mercato della Contract Logistics. Il primo forte segnale raccolto dal mercato riguarda l’interesse nelle attività di miglioramento continuo nel caso di Strategic Outsourcing. L’altro segnale importante riguarda il fronte green, dove da parte della committenza c’è sempre una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale anche per le attività logistiche. Le ultime tendenze in termini di green logistics dicono che vi è una forte espansione dei mezzi a propulsione alternativa (elettrico o CNG per veicoli commerciali e LNG per veicoli industriali) nel settore trasporti e, per quanto riguarda il magazzino, una continua crescita della flotta di carrelli con batterie al litio. Al termine di questa prima parte vi è stato un primo giro di tavola rotonda con importanti attori del panorama logistico nazionale, moderata dal Direttore Scientifico Andrea Fossa.
La seconda parte, sempre tenuta dal Prof. Melacini, ha approfondito il tema della gestione dell’ultimo miglio sia dal punto di vista fisico sia digitale. Lo studio ha individuato una serie di nuovi servizi richiesti dal cliente come la consegna:
- “on demand” (ossia modificabile dal cliente finale anche durante la fase di attuazione)
- con fasce di consegna differenti dallo standard (più ampie, nei momenti di fuori picco, al sabato/domenica)
- con mezzi a temperatura controllata e green
- con servizi aggiuntivi alla normale consegna (come ad esempio l’installazione sul luogo di destino e l’addestramento all’utilizzo).
Per rispondere alle nuove esigenze del mercato, i fornitori di servizi logistici si stanno organizzando attraverso l’evoluzione del network logistico (basati sul concetto del decoupling point e dell’urban warehouse) e delle tecnologie (ITS, TMS e Logistics APP). Al termine di questa seconda parte si è tenuta una seconda tavola rotonda con altri importanti attori del mondo logistico, moderata da Damiano Frosi.
La terza e ultima parte, anch'essa presentata dal Prof. Melacini, ha analizzato il tema dell’omnicanalità in base all’evoluzione del punto vendita e del ruolo dei fornitori di servizi logistici. Prendendo spunto dal settore dell’abbigliamento, sono stati investigati i principali trend in atto. Tra i risultati più significativi possiamo citare:
- il punto vendita cambierà in nuovi concept incrementando le capacità di intrattenimento e logistiche
- si apre una nuova “opportunità” di mercato per gli operatori logistici dovuta alle rinnovate esigenze degli store
- il punto di vendita diventa sempre di più un punto di contatto con il cliente
- il centro distributivo assume un ruolo chiave nell’implementazione di una strategia omnicanale.
Come avvenuto per le prime due parti presentate, anche in quest'ultima è stata svolta una terza tavola rotonda moderata da Andrea Fossa.
Terminate le ultime discussioni, arriva il momento della grande commozione, dove tutto il team di lavoro dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” rende omaggio al suo fondatore recentemente scomparso, proiettando un video in suo ricordo e presentando una serie di iniziative promosse per non “perdere” i contributi, l’esperienza e la passione che Gino ci ha lasciato (per maggiori informazioni si veda il sito www.ginomarchet.com). Il culmine lo si raggiunge nel momento in cui parte uno straordinario applauso dalla platea, con quasi 1.000 persone commosse che si alzano in piedi ad abbracciare idealmente i famigliari di Gino presenti per l’occasione.
Proprio in quel momento affioravano dalla mia mente tutte le ore passate ad ascoltare le sue lezioni (grazie a lui ho scoperto la mia passione per la logistica), il suo modo di tenere l’aula (indiscutibilmente il migliore in questo), i suoi esempi sempre molto concreti (che al volo ti facevano capire gli argomenti appena spiegati), le battute che faceva per tenere alta l’attenzione (come solo lui sapeva fare), l’impegno per la nascita e la crescita della Sede di Piacenza del Politecnico (una grande opportunità per me e per i miei concittadini avere ingegneria a due passi da casa), l’onore di essere stato un suo tesista (le sue parole che avevano alleviato la tensione nel giorno della mia laurea), la grande umanità e l’allegria contagiosa di tutte le volte che lo incontravo sul passante ferroviario in direzione Politecnico (sempre con il sorriso e la battuta pronta) e gli incontri alla Contract (pur avendo svariate centinaia di persone da intrattenere si fermava sempre a salutarmi e a scambiare qualche battuta con me).
Potrei continuare ancora con i ricordi ma uscirei troppo dal seminato e quindi concludo dicendo che se mai mi troverò in una foresta, sorriderò e penserò “aveva proprio ragione Lei Prof, utilizzare i modelli previsionali basati sulle serie storiche, è come guidare una Jeep nella giungla guardando solo dietro”.