Nasce iPallet: la robotica collaborativa per pallettizzare e identificare i prodotti
Le applicazioni della robotica collaborativa che si possono immaginare in ambito industriale sono potenzialmente infinite ma realizzarle e far sì che portino davvero un valore aggiunto alle aziende non sempre è facile.
Lo sanno bene Omron Industrial Automation, produttore di robot collaborativi e Alfacod, solution partner di Omron, che di applicazioni in ambito logistico e produttivo ne hanno realizzate già tante. L’ultima si chiama iPallet ed è stata presentata nelle scorse settimane in anteprima al RobotHeart 22, la rassegna dedicata alla robotica all’interno della fiera Bi.Mu.
Come funziona l’applicazione?
L’applicazione unisce le potenzialità della robotica collaborativa con quelle della tecnologia RFID. In particolare abbiamo tre elementi: un robot collaborativo antropomorfo, un robot collaborativo mobile e un portale RFID. Il robot collaborativo mobile trasporta un pallet (i cui elementi sono taggati in RFID) attraverso il portale che, rilevandone il senso di marcia, identifica la merce in entrata. Il pallet viene poi trasportato lungo una rulliera sulla quale è installato un robot collaborativo antropomorfo. Quest’ultimo scarica il pallet, prelevando automaticamente ognuno dei colli che lo compongono. Non solo, lo stesso robot collaborativo antropomorfo provvederà a ricaricare il pallet rimasto vuoto con nuovi prodotti questa volta destinati a lasciare la zona di allestimento pallet.
Il vantaggio di iPallet
I benefici che questa applicazione porta sono abbastanza evidenti. Rende totalmente automatica un’attività che normalmente sarebbe stata svolta da persone. Queste ultime sarebbero state distolte dalle mansioni a valore aggiunto, in cambio avrebbero dovuto svolgerne una molto pesante da un punto di vista fisico, esponendosi al rischio di infortuni. Senza considerare il vantaggio enorme in termini di velocità ed efficienza che si ottiene automatizzando questa fase di allestimento dei pallet e di inventario dei prodotti che li compongono. Naturalmente, questo beneficio si riflette su tutta la supply chain, riducendone i tempi e abbattendo la possibilità che si verifichino errori.