Il robot è il miglior amico del logista
Come tutte le attività di un’azienda, anche la logistica è soggetta a miglioramenti e innovazioni tecnologiche col fine ultimo di raggiungere i livelli massimi di efficienza.
I robot collaborativi sono un eccellente modo di perseguire tale obiettivo e, a differenza di quanto si possa pensare, senza stravolgere le logiche e le attività della logistica tradizionale.
Diverse aziende del settore hanno lanciato i propri robot da utilizzare in magazzino, tra questi spicca senz’altro il robot mobile della serie LD di Omron.
Si tratta di robottini in grado di muoversi agevolmente tra gli scaffali dell’area logistica e di trasportare pesi (variabili a seconda della configurazione) fino a circa 130 kg, il tutto in totale sicurezza (il robot evita gli ostacoli e si ferma se la propria traiettoria incrocia quella di una persona). Questi veicoli intelligenti autonomi risultano particolarmente utili nei processi di evasione degli ordini, nel trasporto di prodotti e piccoli pallet da un luogo all’altro come da uno scaffale a una baia di carico. Si tratta delle attività in cui, solitamente, si annidano le principali voci di costo evitabili e che attraverso l’uso dei robot si può andare ad abbattere.
Una delle maggiori resistenze all’utilizzo di robot in magazzino è legata alla leggenda metropolitana secondo la quale i robot, di fatto, sostituirebbero i lavoratori umani. In realtà è l’esatto opposto. I robot lavorano assieme alle persone che ne governano e decidono le logiche. Semmai, questi veicoli consentono ai lavoratori del magazzino di dedicarsi ad attività in cui è richiesto il proprio ragionamento logico piuttosto che alle azioni routinarie e ripetitive che ne rallentano la produttività. In sostanza il robot non va visto come un sostituto del logista, bensì come un amico.