Sguardo al futuro con il piano industriale 21-25. Dalla Rosa nuovo DG
Chiuso il 2020 con un fatturato consolidato di 70 mln, ora si guarda al futuro con “un piano di sviluppo ambizioso e concreto”.
L’assemblea ha confermato Riccardo Ferretto presidente e nominato nuovo consigliere e DG Otello Dalla Rosa
C’è il passato, con il 2020 chiuso con 70 milioni di fatturato nonostante l’emergenza COVID; c’è il presente, con il nuovo magazzino verticale che sta trovando ottimi riscontri sul mercato italiano ed estero; ma soprattutto c’è il futuro, con il ritorno di Otello Dalla Rosa nel ruolo di dg e un importante piano industriale. Ferretto Group guarda avanti e, con l’assemblea tenutasi nei giorni scorsi, traccia la rotta per riprendere la crescita che il Covid ha rallentato e per continuare a confermarsi tra i principali operatori italiani nel settore dei sistemi di magazzinaggio e della movimentazione di materiali.
Il piano industriale
Chiuso il 2020 con l’approvazione di un bilancio che segna un fatturato consolidato di 70 milioni di euro, un Ebitda positivo superiore ai 2 milioni e un incremento significativo del patrimonio netto, lo sguardo si sposta ora verso il futuro. Il piano industriale 2021-2025 sarà improntato sullo sviluppo e la crescita dei sistemi automatici, tra questi in particolare dei magazzini verticali con la nuova serie lanciata qualche mese fa, confermando così una vision del Gruppo che punta sulla capacità di fornire soluzioni complete per tutti i sistemi di magazzinaggio.
La spinta sull’automazione
Nello specifico, il piano prevede investimenti significativi nella Ricerca & Sviluppo e in nuove tecnologie produttive per un ammontare complessivo di circa 15 milioni. Altra novità sarà lo sviluppo di una innovativa piattaforma software, evoluzione dell’attuale sistema WMS basata su nuove tecnologie e con nuove funzionalità, a partire da sistemi IoT e algoritmi di intelligenza artificiale.
L’importanza del capitale umano
Il piano industriale prevede l’inserimento di diverse professionalità già a partire dalla seconda metà del 2021, in particolare nella sede storica di Vicenza e in quella di San Polo d’Enza (Reggio Emilia). Oltre a questi due siti, restano operativi gli uffici di Borgo San Dalmazzo (Cuneo) e Torino e gli stabilimenti produttivi in Bosnia e in India per la carpenteria e le scaffalature industriali.