La misurazione degli standard operativi per le attività logistiche
Quando si parla di efficientamento delle attività logistiche, si fa spesso riferimento agli “standard operativi”. Ma cosa sono e, soprattutto, qual è il miglior metodo per misurarli ed utilizzarli per aumentare le performance di un’Azienda?
Gli standard operativi sono un valore di riferimento a cui rapportarsi e, nel caso della logistica, siamo a conoscenza di benchmark per le singole attività operative: carico e scarico della merce, putaway, picking, approntamento degli ordini, ...
Tali benchmark ovviamente cambiano in base al tipo di Azienda e di prodotto in gestione.
In un approccio classico potremmo pertanto effettuare misurazioni delle singole attività nella “nostra” catena logistica, individuare valori di benchmark e calcolare i relativi scostamenti, per sapere se il nostro “sistema” è efficiente o ha bisogno di interventi per migliorare le proprie prestazioni.
Questo tipo di approccio ha tuttavia alcune controindicazioni, dovute principalmente al fatto che le reali condizioni operative dei poli logistici possono essere anche molto diverse tra loro, anche a parità di classe merceologica e prodotto gestito, soprattutto nel caso di attività “conto terzi”, dove nella stessa struttura convivono molti Clienti, ognuno con le proprie procedure, specificità e flussi contabili/fisici.
Troppe sono le variabili in gioco che concorrono a rendere i valori di benchmark poco affidabili e facilmente contestabili: differenti layout, mezzi di movimentazione, grado di automazione, tipologia di stoccaggio, livello di servizio, caratteristiche del WMS, gestione dell’ABC e skill del personale condizionano in maniera importante i tempi di gestione di un’attività.
Nella nostra lunga esperienza, abbiamo pertanto messo a punto un approccio basato su tecniche integrate di misurazione (Work Sampling, analisi Tempi e Metodi, …) che ci consentono di definire degli standard operativi “personalizzati”, perfettamente calati nella realtà analizzata e che costituiranno valori di riferimento affidabili, condivisibili e soprattutto utilizzabili per individuare le attività da efficientare, ottenendo vantaggi concreti in termini di riduzione degli sprechi e quindi dei costi di gestione.
La nostra metodologia, applicabile sia alle attività di magazzino che di distribuzione, si basa fondamentalmente sull’integrazione di tre metodi di analisi: l’osservazione “sul campo” dei processi, la misurazione dei tempi a livello di singola attività operativa e l’analisi dei dati sul lavoro giornaliero estratti dal sistema gestionale.
Le principali fasi del processo di analisi sono: una “mappatura” di tutti i processi operativi di handling, la creazione di “format di rilevazione”, una “verifica e condivisione sul campo” dei processi mappati, la definizione dei “driver” significativi per un determinato processo (per esempio: pallet in/giorno, pallet out/giorno, righe ordine/ora, …) e la “rilevazione quotidiana” delle attività per un periodo congruo al reperimento di dati significativi per la successiva determinazione degli “standard operativi” e delle insaturazioni.
Uno dei nostri ultimi interventi è stato condotto presso una Società di servizi logistici globali, avente tre diversi network di trasporto (terrestre, aereo e marittimo) e oltre 130 addetti operativi per le attività di movimentazione, che processa circa 500.000 spedizioni/anno per complessivi 3.800.000 colli out/anno. L’intervento ha permesso alla Società un recupero del 18% di ore di insaturazione ed il 15,5% dei costi operativi di handling.
NeT-LOG Consulting è una società di Consulenza Logistica con un elevata specializzazione operativa e tecnica sviluppata in oltre 40 anni di esperienza, oltre 1.400 progetti realizzati e più di 400 Clienti, molti dei quali continuativi.