La sostenibilità arriva alla porta(ta) delle PMI
Per costruire in Italia una strategia di sviluppo economico sostenibile, non si può non affrontare il tema delle oltre 4 milioni di piccole-medie imprese che sono attive nel nostro territorio e che non riescono più a mantenere un vantaggio competitivo.
Le piccole e medie imprese percepiscono uno stress da tutti i fronti: da un lato, la pressione normativa e la burocrazia di processo, dall'altro il passaggio generazionale e la difficoltà nel reperire capitali per la digitalizzazione ed innovazioni di processo. A tutto questo si aggiungono anche richieste dal basso dei consumatori sempre più esigenti in termini di trasparenza ed etica, e dall'alto dei grossi brand che stanno iniziando a selezionare solo fornitori con determinate performance ambientali e sociali.
Purtroppo sul termine sostenibilità vige ancora molta paura da parte delle PMI, le quali hanno bisogno di servizi e strumenti snelli, puntuali, semplici da utilizzare e non costosi. Ma una cosa è certa, chi sceglie di effettuare la transizione ad un modello di business sostenibile godrà di numerosi benefici a medio, lungo termine: per elencarne alcuni la diminuzione dei costi di gestione, la diminuzione del rischio di sanzioni, l'accesso a nuovi mercati, la maggiore attrattiva per investitori, migliore reputazione del brand e molto altro.
Oggi però, stanno nascendo alcune piattaforme che potrebbero abbattere le barriere di accesso alla sostenibilità: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per esempio è una startup innovativa che ha sviluppato un algoritmo in crowdsourcing che effettua una analisi della PMI, ne rileva le criticità e propone delle soluzioni di miglioramento su misura, basate su oltre 60 standards di sviluppo sostenibile, accompagnando le aziende in un processo di crescita e generando allo stesso tempo un impatto ambientale e sociale positivo.